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Da Rodì a Milici

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Trail stats

Distance
5.5 mi
Elevation gain
656 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
656 ft
Max elevation
847 ft
TrailRank 
32
Min elevation
847 ft
Trail type
Loop
Moving time
one hour 32 minutes
Time
one hour 44 minutes
Coordinates
1479
Uploaded
November 12, 2020
Recorded
November 2020
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near Rodì, Sicilia (Italia)

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Itinerary description

Le origini di Milici sono molto antiche, Il nome deriva con molta probabilità dal greco Meilichios  proprio l’origine del nome lascia pensare che anche l’abitato di Milici fu abitato dai greci.
Le sue origini sono antichissime come testimoniano alcuni reperti archeologici ritrovati in zona, avvalendo le tesi che il territorio circostante  fu abitato dal  XVIII a.C..
Si cominciano ad avere notizie più certe di Milici nel 1211,  quando  Hermannus  de  Striberg, camerario regio ed imperiale di Federico II di Svevia, cede ai Cavalieri di S. Giovanni Gerosolimitano il casale di Milici; in seguito tale donazione viene confermata anche dallo stesso imperatore l’anno successivo.
Questa donazione apportò al feudo di Milici grandi mutamenti dal punto di vista amministrativo, questo divenne infatti gestione totale dell’ordine Gerosolimitano, portando all’introduzione di nuovi coloni.
Dagli atti del cabreo del 1687 risulta nel periodo risalente al feudo un’importante produzione agricola basata principalmente  sull’ulivo e sul gelso,  incentivata dall’opera dei Cavalieri, inoltre Vito Amico lascia intendere che i Cavalieri avevano permesso l’immigrazione nel territorio di persone bisognose di lavoro e sostentamento.
Il feudo di Milici dura molto a lungo come del resto avviene in tutta la Sicilia che vede scomparire la feudalità nel 1811, abolita a Napoli nel 1806 e che vede proibita la promiscuità negli ex-feudi ancora più tardi rispetto al regno di Napoli.
Ai Cavalieri di Malta, in quanto contraddistinto dallo stemma raffigurante la croce ottagona  appartiene anche un lavatoio poco distante dal Palazzo , ad esso le donne si recavano ad attingere l’acqua, mentre i contadini portavano ad abbeverare gli animali da soma.
Altra fontana lavatoio è presente in loco con targa in marmo che ricorda il periodo del regno di Filippo  IV Re di Sicilia e di Spagna recante incisa la data del 1631 
Anche la chiesa di San Rocco (XVII sec.)  porta sopra il portale d'ingresso la croce ottagona dell’ordine dei Cavalieri di  Malta, al suo interno il prezioso  altare in stile barocco dove trova posto la bella statua del Santo . La Chiesa oggi chiusa al culto dopo anni di incuria e abbandono è in questo momento oggetto di messa in sicurezza .
Degna di nota nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie e San Giovanni Battista , attigua al Palazzo dei Cavalieri di Malta è la statua della Madonna dell’Alloro, opera di scuola Gaginiana (XVI sec.) festeggiata il Lunedì dell'Angelo con un rito molto antico , il rito si conclude con la distribuzione di foglie di alloro . Sempre in detta chiesa trovano posto tele di autori minori o ignoti ma non per questo meno importanti . 
 

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