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Da Poppletum a Pitinum, sulle tracce dell'antica 'Via Poplica Campana', ritorno sulla vecchia ferrovia L'Aquila-Capitignano

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Author

Trail stats

Distance
4.39 mi
Elevation gain
190 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
190 ft
Max elevation
2,204 ft
TrailRank 
64
Min elevation
2,204 ft
Trail type
Loop
Moving time
one hour 53 minutes
Time
2 hours 23 minutes
Coordinates
1248
Uploaded
April 29, 2023
Recorded
April 2023
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near Coppito, Abruzzo (Italia)

Viewed 246 times, downloaded 15 times

Trail photos

Photo ofDa Poppletum a Pitinum, sulle tracce dell'antica 'Via Poplica Campana', ritorno sulla vecchia ferrovia L'Aquila-Capitignano Photo ofDa Poppletum a Pitinum, sulle tracce dell'antica 'Via Poplica Campana', ritorno sulla vecchia ferrovia L'Aquila-Capitignano Photo ofDa Poppletum a Pitinum, sulle tracce dell'antica 'Via Poplica Campana', ritorno sulla vecchia ferrovia L'Aquila-Capitignano

Itinerary description

Spronato da Antonino, compagno di diversi percorsi con Archeoclub L'Aquila, abbiamo provato a tracciare quella che in antico doveva essere una importante strada (o una breve diramazione) tra Coppito e Pettino: la "Via Poplica Campana".

L'antichissima e importante Via, proveniente da Roma, passava per Rieti (Reate) e Antrodoco, intersecava Poppletum (o Poppleto, oggi Coppito) e attraversava il fiume Aterno sul ponte di Coppito stesso, continuando probabilmente per l'attuale tracciato di "Via Paolo Borsellino", fino ad incrociare l'odierno percorso dell'attuale SS 80, intersecando un'altra antica strada che proveniva da Amiternum.
Dall'incrocio (denominato in passato capocroce) continuava verso L'Aquila, fino alla vicinissima Pitinum e poi verso Pile, raggiungendo Aveja (l'attuale Fossa)....

(Probabilmente, questo antichissimo tracciato (sicuramente antecedente al periodo repubblicano) venne in seguito utilizzato e rinnovato nel 47 D.C. dall'imperatore Claudio, assumendo così la denominazione di "Via Claudia Nova").

Quella che abbiamo provato a tracciare oggi, era forse una breve e semplice diramazione(?) parallela al tracciato principale, che subito dopo il ponte romano di Coppito, si biforcava (*) e procedeva sul pianoro e sulle "alture" verso SUD sopra il Lago di Vetoio (oggi appunto Via Vetoio) conducendo fino al tempietto della Dea Feronia, e poi comunque fino a Pile e oltre...
(* vedi più avanti e nota finale).
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L'inizio dell'anello è dalla Piazza di Coppito (ma potrete scegliere qualsiasi altro punto a voi più comodo) da cui si ridiscende brevemente per Via Bartolomeo, fino ad incrociare la chiesetta della Madonna della Neve (ora chiusa per i danni del sisma 2009) e l'antico ponte romano.

Attraversato il ponte romano, al bivio (* qui forse era collocato il cippo miliare ritrovato molti anni fa) si prende a destra e si intercetta subito l'antico fontanile di Coppito (Fonte Vecchia) sottostante all'attuale Via Vetoio e perfettamente conservato (molto interessante e facilmente visitabile!).
Si continua risalendo e costeggiando l'ospedale S. Salvatore sul versante SUD. Qui siamo ancora esattamente sovrapposti all'antica traccia della "Via Poplica Campana" (o come detto una breve diramazione di essa) in uno scenario ovviamente stravolto dall'odierna urbanistica.

In prossimità dell'altura sul Lago di Vetoio (Ultimi Parcheggi esterni a SUD dell'ospedale), la vecchia Via continuava sulla cresta e sui campi, ancora oggi lavorati, nel punto più alto (in direzione EST), andando in linea retta verso il "Delubrum Feroniae" (Tempietto della Dea Feronia) e poi continuando verso Pile e poi L'Aquila.

(Attenzione, da questo punto non è più possibile continuare l'antico percorso, per la presenza di campi lavorati e soprattutto per l'intersezione con il moderno tracciato e viadotto autostradale dell'A24 Roma - L'Aquila).

Si ridiscende quindi obbligatoriamente costeggiando il lago di Vetoio(!) e il muro di contenimento stradale dell'ospedale, per un breve tratto di piacevole strada erbosa, per poi arrivare a intersecare e toccare il tracciato della vecchia linea ferroviaria (oramai da tanti anni dismessa) che da L'Aquila portava a Capitignano.

Al termine del vecchio tracciato ferroviario si devia a destra (in discesa e in direzione SUD-EST) per giungere in pochissimo tempo nell'oasi del fiume Vetoio (cartellonistica su totem in legno). Qui la "strada" continua sorretta da un ponte romano che permetteva (come oggi!) di attraversare il fiume stesso e il "moderno" canale, fino a risalire e poi ricongiungersi appunto con la breve diramazione della "Via Poplica Campana" e "Poppletum" (l'attuale Coppito).

È questa, probabilmente, l'antichissima strada (o come detto diramazione di essa) che più brevemente metteva in comunicazione Pitinum e Poppletum (ora non più percorribile per la presenza di un poderoso cancello che interrompe (aggressivamente) la strada stessa, poco più avanti del ponte romano). Sic!

Il ritorno verso Coppito avviene percorrendo un lungo e bellissimo tratto breccioso, quasi rettilineo, dell'antica ferrovia (che da L'Aquila portava a Capitignano) fino ad incrociare Via Poppleto (poco prima della caserma della Guardia di Finanza) e risalire a sinistra verso il crocevia "della Madonnella".

Si giunge a questa antica e importante "cappelletta di campagna" (che segnava l'inizio di un'altra antica strada verso Amiternum e S. Vittorino) e si prosegue poi lungo "Via della Madonnella", in discesa e poi in comoda pianura, in direzione dell'abitato di Coppito, fino a ricongiungerci all'antica chiesetta della "Madonna della Neve" e al punto in cui abbiamo iniziato questo facile anello.

(Percorso fattibile e adatto anche in mountain bike).

PS
(Provare a riscoprire questi antichi tracciati, cercando di capire la sovrapposizione con la viabilità attuale, mette in moto delle sensazioni davvero costruttive, che cercano di comprendere come ipoteticamente si muovevano i nostri avi in questo bellissimo territorio. Sicuramente cercavano il miglior percorso possibile, seguendo i corsi d'acqua (il fiume Aterno e il Vetoio) e cercando di mantenere una quota altimetrica "costante" e possibilmente agevole, per non accusare troppa fatica nei loro lunghi e continui spostamenti).
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* Queste ipotesi nascono dal ritrovamento di un'antichissima pietra o cippo miliare, forse di epoca repubblicana, avvenuto tanti anni fa presso la Chiesa di S. Pietro di Coppito, proveniente forse (?) dal bivio subito dopo il ponte romano qui vicino e sopra descritto. Tanti studiosi hanno provato a riscoprire e schematizzare queste antiche vie di comunicazione e molto spesso i loro studi sono risultati discordanti fra di loro, sia sulla toponomastica (denominazione delle strade) che sull'andamento di tali tracciati. Le uniche prove certe (davvero poche) ci sono pervenute dagli esigui ritrovamenti epigrafi (cippi miliari con testi scolpiti) gli unici elementi che possano davvero testimoniare la storia di queste antichissime vie. Oltre i cippi miliari, possono ovviamente essere di aiuto i pochi ponti rimasti e comunque qualche segmento di antico percorso, ritrovato in tempi passati, ancora lastricato (per esempio il breve tratto della Via Caecilia accanto all'anfiteatro ad Amiternum). Per il resto, come dicevo, non è sempre facile ipotizzare con esattezza l'andamento di queste antiche vie di comunicazione.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 2,124 ft
Photo ofPartenza dalla Piazza di Coppito prendendo in discesa Via Bartolomeo Photo ofPartenza dalla Piazza di Coppito prendendo in discesa Via Bartolomeo

Partenza dalla Piazza di Coppito prendendo in discesa Via Bartolomeo

PictographBridge Altitude 2,087 ft
Photo ofPonte romano di Coppito Photo ofPonte romano di Coppito Photo ofPonte romano di Coppito

Ponte romano di Coppito

L'antico ponte, ora inglobato nell'ampliamento della nuova strada, è tutt'ora in opera. Composto da due arcate a tutto sesto, era ben visibile nella sua monumentalita' fino a circa quaranta anni fa, quando furono attuati i lavori per la moderna viabilità.

PictographFountain Altitude 2,050 ft
Photo ofLa Fonte Vecchia di Coppito Photo ofLa Fonte Vecchia di Coppito Photo ofLa Fonte Vecchia di Coppito

La Fonte Vecchia di Coppito

Questo Fontanile (che attualmente si trova ad un livello molto inferiore rispetto all'attuale Via Vetoio) ha origini antichissime...probabilmente era a ridosso e vicino all'antica Via Poplica Campana, che proseguiva verso Pitinum e Pile, lambendo o attraversando in seguito il colle su cui fu edificata "Aquila" nel 1254... per poi continuare verso Forconium e Aveja... (La foto in bianco e nero è stata tratta dal sito web su Fb: "L'Aquila de 'na 'ote")

PictographLake Altitude 2,096 ft
Photo ofLago di Vetoio Photo ofLago di Vetoio

Lago di Vetoio

Il preziosissimo Lago di Vetoio è una riserva naturale a tutti gli effetti. Le abbondanti e limpide sorgenti sommerse dal livello del Lago stesso, alimentano continuamente questo piccolo bacino e confluiscono dopo poco distanza nel fiume Aterno. Diverse specie di volatili, in alcuni periodi dell'anno, si ristorano in questa oasi naturale, prima di riprendere il loro lungo volo di emigrazione. La stessa identica cosa (per la fauna volatile) avviene nelle sorgenti del fiume "Vera", distanti da qui pochi chilometri (in direzione EST sono a circa 7,5 Km in linea d'aria) e precisamente nel paese di Tempera (vicino a Paganica). Storicamente, l'antica "Pitinum" era probabilmente edificata intorno alle colline del lago stesso. Ovviamente dobbiamo pensare non ad un vero e proprio centro urbano, ma piuttosto a vari edifici sparsi (ville rustiche e piccole dimore pastorali che controllavano il territorio) intorno a questa ricchezza di acqua.

PictographWaypoint Altitude 2,078 ft
Photo ofVecchia ferrovia L'Aquila-Capitignano Photo ofVecchia ferrovia L'Aquila-Capitignano Photo ofVecchia ferrovia L'Aquila-Capitignano

Vecchia ferrovia L'Aquila-Capitignano

La vecchia linea ferroviaria, oggi non più esistente, era a binario unico ed univa la stazione dell'Aquila con Capitignano, passando per Coppito, S.Vittorino, località Cermone, Pizzoli, Barete, Cagnano, Marana e Montereale. La linea fu inaugurata nel lontano 1922 e fu poi dismessa totalmente nel 1935. Per la storia di questa linea ferroviaria, oramai dismessa da tantissimi anni, segnalo il seguente link su Wikipedia: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_L%27Aquila-Capitignano

PictographBridge Altitude 2,038 ft
Photo ofAntico ponte romano sul fiume Vetoio Photo ofAntico ponte romano sul fiume Vetoio Photo ofAntico ponte romano sul fiume Vetoio

Antico ponte romano sul fiume Vetoio

Proprio in questo luogo, in tempi antichi (ma anche fino a pochi decenni fa) passava la comoda strada che da Pitinum scendeva e superava l'antico ponte, ancora oggi esistente, sul fiume Vetoio, esattamente in questo punto. Il ponticello, di epoca romana, è oramai nascosto dalle abbondanti erbacce, ma ancora sostiene la "Via", facendo comunque ancora scorrere l'abbondante acqua che arriva dal lago di Vetoio (ma anche da sorgenti sparse qui vicino). Pochi anni fa, è stato purtroppo sbarrato l'accesso a tale "Via", proprio poco più avanti del ponticello... e non è più possibile proseguire la risalita verso il crinale....(Sic!!). In pratica questo segmento di antica strada, intercettava in alto proprio la "Via Poplica Campana", consentendo di proseguire a sinistra verso il vicinissimo "Delubrum della Dea Feroniae" (Il rudere del piccolo Tempio è ancora esistente (!!) ma oggi, essendo immediatamente a fianco dell'autostrada A24 e ricadendo su un terreno privato non è piu visitabile. Anche perché, il terreno di questo piccolo colle, su cui sorgono queste antiche vestigia, è purtroppo recintato). Andando invece verso destra, si poteva facilmente giungere a Poppletum o Amiternum...

PictographWaypoint Altitude 2,081 ft
Photo ofSottopasso Photo ofSottopasso

Sottopasso

PictographProvisioning Altitude 2,087 ft
Photo ofPausa ristoro

Pausa ristoro

Qui potrete fare una breve sosta per un caffè... ; )

PictographWaypoint Altitude 2,132 ft
Photo ofIncrocio

Incrocio

PictographWaypoint Altitude 2,104 ft
Photo ofSi lascia la strada brecciosa per risalire sul marciapiede della strada asfaltata Photo ofSi lascia la strada brecciosa per risalire sul marciapiede della strada asfaltata

Si lascia la strada brecciosa per risalire sul marciapiede della strada asfaltata

PictographBridge Altitude 2,100 ft
Photo ofPonte sul fiume Aterno

Ponte sul fiume Aterno

PictographIntersection Altitude 2,107 ft
Photo ofA sinistra per Via di Poppleto in leggera salita Photo ofA sinistra per Via di Poppleto in leggera salita Photo ofA sinistra per Via di Poppleto in leggera salita

A sinistra per Via di Poppleto in leggera salita

PictographReligious site Altitude 2,168 ft
Photo ofLa Madonnella (incrocio) si continua per Via della Madonnella Photo ofLa Madonnella (incrocio) si continua per Via della Madonnella Photo ofLa Madonnella (incrocio) si continua per Via della Madonnella

La Madonnella (incrocio) si continua per Via della Madonnella

Un crocevia molto importante, infatti questo era il punto di snodo per gli abitanti di questa zona, vicinissima al centro storico di Coppito. Da qui infatti si poteva scendere in breve tempo ai tanti terreni coltivati lungo il generoso fiume Aterno. Oppure si poteva proseguire verso San Vittorino ed Amiternum e oltre.

PictographPhoto Altitude 2,096 ft
Photo ofVista su Coppito Photo ofVista su Coppito

Vista su Coppito

PictographWaypoint Altitude 2,101 ft
Photo ofAntica fornace (?) Photo ofAntica fornace (?) Photo ofAntica fornace (?)

Antica fornace (?)

PictographReligious site Altitude 2,110 ft
Photo ofLa graziosa chiesetta della Madonna della Neve Photo ofLa graziosa chiesetta della Madonna della Neve Photo ofLa graziosa chiesetta della Madonna della Neve

La graziosa chiesetta della Madonna della Neve

L'antica chiesetta della Madonna della Neve, vicino al Ponte romano di Coppito sul fiume Aterno, attende pazientemente l'opera di restauro dopo il violento sisma del 6 aprile 2009...prima che sia troppo tardi. Sono entrato una sola volta, da ragazzino in questa piccola chiesa e ne conservo un ricordo indelebile: era in occasione di una festività locale ed i "coppitani" (gli orgogliosi e tenaci abitanti di Coppito) mostravano a tutti la celeste statua della Madonna delle Grazie, completamente ricoperta di ex voto e donazioni in oro (!!) Questa chiesa non può attendere ancora per un suo consolidamento e ripristino... Nell'immagine d'epoca in bianco e nero, è fotografata la semplice facciata ed il più che grazioso campanile a vela, oramai completamente avvolto dall'edera e dagli arbusti...nell'altra foto d'epoca, si vede l'antica Fonte Vecchia (oggi non più esistente perchè ricoperta dall'attuale strada per l'Ospedale Regionale) e il ponte romano a due arcate, prima dell'attuale ampliamento sovrastante. (La foto in bianco e nero è stata tratta dal sito web su Fb: "L'Aquila de 'na 'ote").

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