Da Pergola-Marsico Nuovo al lago di Mandranello. Sulle tracce delle brigantesse
near Manca Cozzaro, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Durante il nostro cammino avremo toccato le zone di Fontana del Carpine, Piana Barrese, Belvedere Cuozz’ Vaccar’, Casone Mandranello, Iazz’ V’rnil’, Vadda C’rasa (zona della cattura di Maria Rosa Marinelli), Cuozz’ o’ Lago, Parch’tiedd’, Vadda Fazzatora (ingresso faggeta), valico Vadda Vavuso
Waypoints
001INIZIO E FINE ESCURSIONE
Lunghezza ca. 18 km Ascesa totale ca. 399 m Tempo percorrenza ca. 6 h (escluse le soste e le sorprese) Difficoltà T-E (Turistico-Escursionistica) Coordinate punto di partenza N 40° 25.140’ E 015° 41.215’ Quota massima 1.248 m Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche e/o tratti esposti. Alla partenza non sono presenti fontane e sorgenti.
2 SORGENTE
Una escursione evento rivolta in particolare alle donne. Il tema di quest’anno: “le brigantesse”. In particolare Maria Rosa Marinelli e Filomena Cianciarulo, che hanno vissuto tra le montagne, le strade ed i boschi della zona di Marsico Nuovo . Calpesteremo le loro tracce cercando un pezzo di identità, che sicuramente ci appartiene come donne lucane: “il coraggio di essere libere, la forza di resistere, l’entusiasmo di migliorare il mondo”. Club Alpino Italiano Sezione di Potenza
3 LAGO MADRANELLO
La tenuta Mandranello è ora di proprietà comunale: si potrà, quindi, iniziare a lavorare per il recupero dell’ex polveriera di Padula, al centro dell’attenzione per lo stato di incuria e degrado in cui versa ormai da anni. “Dopo un percorso di accreditamento presso il Demanio e il Ministero della Difesa, abbiamo ottenuto da pochi giorni il decreto di trasferimento della tenuta Mandranello al Comune di Padula. Dobbiamo, entro 120 giorni, convocare il consiglio comunale per la reale immissione in possesso”, dichiara il sindaco Paolo Imparato. Altro progetto di cui parla il primo cittadino di Padula è quello relativo all’acquedotto Sant’Andrea: “Abbiamo candidato al bando dell’accelerazione il progetto dell’acquedotto per 3 milioni di euro – sottolinea – Si potrà risolvere così un altro grave problema, che da anni affligge la zona a sud di Padula: non possiamo più consentire che, durante il periodo estivo, ci siano nostri concittadini che non abbiano acqua nelle loro case”.
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Nella storia del brigantaggio post-unitario, che coinvolse pure la Basilicata attraverso vari ed importanti episodi, suscita grande sorpresa la presenza di un considerevole numero di donne nelle bande dei briganti.
Brigantesse lucane
Tra esse spiccano Giuseppina Vitale, Filomena Pennacchio e Maria Giovanna Tito della banda di Crocco, rispettivamente compagne dei briganti Schiavone, Sacchetiello e Crocco.
Seguono, tra le più note, Maria Lucia Di Nella, diciottenne compagna di Ninco Nanco, condannata a venti anni di carcere; Maria Angela Consiglio e Filomena Di Pote, Lucia Pagana, Reginalda Cariello, Arcangela Cotugno, Michelina De Cesare.
Di moltissime altre non ci sono pervenuti i nomi, probabilmente per la riservatezza che la condizione di donna e, spesso, di donna di un brigante, richiedeva. Di molte ci sono pervenuti persino i connotati fisici, attraverso significative fotografie d’epoca, che le ritraggono da sole o in gruppo, in costume locale o con eleganti abiti e cappelli cittadini, sempre in atteggiamento di sfida ed imbracciando minacciose un fucile o con la pistola infilata sotto il corpetto.
Queste donne pare che non costituissero delle bande autonome, solo alcune ebbero il coraggio di assurgere a capo di bande, tutte dovettero assumere compiti ardui e rischiosi, ponendosi sullo stesso piano degli uomini: cavalcarono con la stessa disinvoltura, condivisero i medesimi disagi e le peripezie, violente e feroci, coraggiose ad accoltellare e ad uccidere, se necessario.
Tutte seppero dare un valido contributo alle imprese delle bande: messaggere di fiducia, capaci di affrontare la dura vita dei boschi e di appostarsi nei punti strategici per deviare il corso dei soldati, pronte anche a subire l’emarginazione nella società del tempo per le loro scelte di vita discordanti dai canoni del tempo.
Non furono infrequenti gli episodi di amore e di gelosia tra queste brigantesse e i corrispettivi loro compagni: il Pani Rossi ci racconta di Rosa Giuliani, favorita di Schiavone che, vedendosi sostituita da Filomena Pennacchio, denunzia l’amato; questi però, prima di essere fucilato, va a trovarla, le si inginocchia davanti e le bacia i capelli e le mani, chiedendole perdono con un ultimo bacio d’amore.