Da Lubiara a Forte San Marco
near Lubiara, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Dalla piazza della frazione di Lubiara (Caprino Veronese), lasciata l'auto negli stalli lungo la strada, è possibile salire con una breve passeggiata di mezzora sulla cima dello sperone roccioso incuneato tra la Val d'Adige e il territorio di Caprino. Dal suggestivo punto panoramico del forte è possibile ammirare la Lessinia, la Val d’Adige, il Lago di Garda e il complesso dei forti di Rivoli che dominano la Chiusa di Ceraino.
Il forte si trova in una posizione sovrastante l'inizio della chiusa, a quota 451 m. su una propaggine meridionale del Monte Cordespino.
La costruzione del forte è stata iniziata nel 1888 allo scopo di completare la linea di difesa con il confine con l'Austria-Ungheria (posto, circa, dove ora c'è il confine regionale tra Veneto e Trentino-Alto Adige, all'epoca territorio austriaco).
Completato nel 1913, durante la prima guerra mondiale fu pesantemente armato, ma venne utilizzato quasi esclusivamente per l'acquartieramento di truppe. Non partecipò, infatti, ad alcun combattimento. Vennero soltanto sparati alcuni colpi contro gli aerei austriaci che volavano verso Verona allo scopo di bombardarla.
Il forte è costruito utilizzando conci di pietra locale, estratta nelle vicine cave di Lubiara (in particolare in rosso ammonitico). Gli archivolti sono invece costruiti in cotto. Il modello costruttivo segue la scuola del Generale del genio militare italiano Enrico Rocchi, anche se segue alcuni modelli derivati dallo stile prussiano. La pianta è sostanzialmente rettangolare, anche se presenta delle irregolarità dovute all'obbligo di adattarsi alle asperità del terreno. Dal forte si può tornare a Lubiara percorrendo per un breve tratto un sentiero che viaggia lungo la cresta del Cordespino, che però a un certo punto si fa più esposto e pericoloso.
Successivamente ci si ricongiunge con l'ultimo tratto del sentiero dell'andata e si ritorna alla partenza.
Il forte si trova in una posizione sovrastante l'inizio della chiusa, a quota 451 m. su una propaggine meridionale del Monte Cordespino.
La costruzione del forte è stata iniziata nel 1888 allo scopo di completare la linea di difesa con il confine con l'Austria-Ungheria (posto, circa, dove ora c'è il confine regionale tra Veneto e Trentino-Alto Adige, all'epoca territorio austriaco).
Completato nel 1913, durante la prima guerra mondiale fu pesantemente armato, ma venne utilizzato quasi esclusivamente per l'acquartieramento di truppe. Non partecipò, infatti, ad alcun combattimento. Vennero soltanto sparati alcuni colpi contro gli aerei austriaci che volavano verso Verona allo scopo di bombardarla.
Il forte è costruito utilizzando conci di pietra locale, estratta nelle vicine cave di Lubiara (in particolare in rosso ammonitico). Gli archivolti sono invece costruiti in cotto. Il modello costruttivo segue la scuola del Generale del genio militare italiano Enrico Rocchi, anche se segue alcuni modelli derivati dallo stile prussiano. La pianta è sostanzialmente rettangolare, anche se presenta delle irregolarità dovute all'obbligo di adattarsi alle asperità del terreno. Dal forte si può tornare a Lubiara percorrendo per un breve tratto un sentiero che viaggia lungo la cresta del Cordespino, che però a un certo punto si fa più esposto e pericoloso.
Successivamente ci si ricongiunge con l'ultimo tratto del sentiero dell'andata e si ritorna alla partenza.
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Very interesting and helpful