Da Lourdes a Santiago [2021] - Tappa 1 (GR 78): Lourdes - Asson
near Lourdes, Occitanie (France)
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Trail photos
Itinerary description
Prima tappa del mio cammino da Lourdes a Santiago passando per il Col du Somport e per il cammino Aragonese.
L'arrivo a Lourders, ieri sera, è stato piuttosto complesso dato che abbiamo dovuto cambiare aereo per un guasto e siamo partiti con più di 3 ore di ritardo. Fortunatamente, all'uscita dall'aeroporto, nonostante sia passata più di un'ora dall'orario previsto, troviamo ad attenderci il bus per il centro città e questo mi permette di arrivare in hotel intorno alla mezzanotte. Sono l'unico ospite di questo piccolo albergo che sembra fermo agli anni 70, ma la gentilezza del gestore e la gioia di essere nuovamente a Lourdes scaccia via ogni pensiero negativo.
La prima tappa la inizio facendomi apporre il timbro all'ufficio per pellegrini di San Giacomo e poi, quasi senza rendermene conto, sono per via, all'inseguimento dei segnavia bianchi e rossi del GR78. Attraverso un bosco magnifico, ma anche lunghissimi tratti d'asfalto. A San Piè de Bigorre riesco, per un soffio, a farmi timbrare la credenziale da una quasi incredula impiegata dell'OT.
Altro asfalto, ma la cornice in cui cammino è spettacolare. In lontananza si intravedono i Pirenei e sono entusiasta per essere riuscito ad iniziare questo cammino. Arrivo ad Asson, ma, prima di recarmi al Gite dove ho prenotato, faccio tappa in farmacia a recuperare betadine e garze; sarà il caldo, sarà il peso dello zaino, sarà che non cammino da due anni, ma i piedi cominciano da subito a darmi problemi. L'accoglienza ad Asson è di quelle che non ti aspetti. Sono solo in questa enorme casa che i due gentilissimi gestori condividono con i pellegrini, dedicando loro un'intero piano. Durante la cena, squisita, mi raccontano del loro progetto di solidarietà verso il popolo Dogon e scopro che tutto il ricavato del mio soggiorno (10 euro la cena, 10 il pernotto e 5 la colazione) verrà utilizzato per la costruzione di una scuola in Mali.
L'arrivo a Lourders, ieri sera, è stato piuttosto complesso dato che abbiamo dovuto cambiare aereo per un guasto e siamo partiti con più di 3 ore di ritardo. Fortunatamente, all'uscita dall'aeroporto, nonostante sia passata più di un'ora dall'orario previsto, troviamo ad attenderci il bus per il centro città e questo mi permette di arrivare in hotel intorno alla mezzanotte. Sono l'unico ospite di questo piccolo albergo che sembra fermo agli anni 70, ma la gentilezza del gestore e la gioia di essere nuovamente a Lourdes scaccia via ogni pensiero negativo.
La prima tappa la inizio facendomi apporre il timbro all'ufficio per pellegrini di San Giacomo e poi, quasi senza rendermene conto, sono per via, all'inseguimento dei segnavia bianchi e rossi del GR78. Attraverso un bosco magnifico, ma anche lunghissimi tratti d'asfalto. A San Piè de Bigorre riesco, per un soffio, a farmi timbrare la credenziale da una quasi incredula impiegata dell'OT.
Altro asfalto, ma la cornice in cui cammino è spettacolare. In lontananza si intravedono i Pirenei e sono entusiasta per essere riuscito ad iniziare questo cammino. Arrivo ad Asson, ma, prima di recarmi al Gite dove ho prenotato, faccio tappa in farmacia a recuperare betadine e garze; sarà il caldo, sarà il peso dello zaino, sarà che non cammino da due anni, ma i piedi cominciano da subito a darmi problemi. L'accoglienza ad Asson è di quelle che non ti aspetti. Sono solo in questa enorme casa che i due gentilissimi gestori condividono con i pellegrini, dedicando loro un'intero piano. Durante la cena, squisita, mi raccontano del loro progetto di solidarietà verso il popolo Dogon e scopro che tutto il ricavato del mio soggiorno (10 euro la cena, 10 il pernotto e 5 la colazione) verrà utilizzato per la costruzione di una scuola in Mali.
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