Da Cesi a Monte Torre Maggiore 22/05/2022.

Partiamo da Cesi e seguiamo la strada che porta alle rovine della chiesa di Sant'Onofrio, dove inizia l'escursione vera e propria; poco dopo, il sentiero conduce ad un cunicolo, un antico acquedotto che attraversa un tratto di montagna da una parte all'altra che regala all'escursione un pizzico di avventura. Il cunicolo è abbastanza lungo da richiedere obbligatoriamente l'uso della frontale o quanto meno di una torcia, dato anche che cambia più volte direzione, impedendo alla luce esterna di illuminarlo. Attraversato il tunnel, ci troviamo su un sentiero che fiancheggia la Rocchetta di Cesi in lieve e costante salita; passata la Fonte dell'Acquaviva, si cambia direzione e si sale nel bosco in maniera più decisa, fino ad uscire su una larga sterrata nei pressi dell'Eremo di Sant'Erasmo, che si raggiunge in pochi minuti. Noi abbiamo continuato sulla dorsale, fino ad incontrare dei ruderi, probabilmente ciò che resta di un antico agglomerato chiamato Clusiolum. Ritorniamo fino alla larga sterrata che lasciamo poco dopo per attraversare la Troscia di Sant'Erasmo, per poi, con un ultimo strappo, salire sul Monte Torre Maggiore, dove rimangono le fondamenta di due templi romani sorti sulle rovine di un antico santuario umbro, enormi blocchi di pietra sovrapposti tra di loro. Dopo una breve pausa prendiamo la via del ritorno dove ripercorriamo per un tratto la stessa via per poi seguire la facile sterrata che lasciamo in prossimità di Sant'Erasmo. Scendiamo in maniera più diretta fino ad incontrare altre fortificazioni, consistenti in due torri di avvistamento, poste in posizione strategica. Poi ancora discesa a ritrovare la strada che conduce alla vecchia chiesa di Sant'Onofrio dove avevamo parcheggiato all'inizio.