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Croda Rossa d'Ampezzo - Hohe Gaisl: Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes e discesa per la Via Grohmann

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Photo ofCroda Rossa d'Ampezzo - Hohe Gaisl: Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes e discesa per la Via Grohmann Photo ofCroda Rossa d'Ampezzo - Hohe Gaisl: Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes e discesa per la Via Grohmann Photo ofCroda Rossa d'Ampezzo - Hohe Gaisl: Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes e discesa per la Via Grohmann

Author

Trail stats

Distance
12.53 mi
Elevation gain
5,830 ft
Technical difficulty
Experts only
Elevation loss
5,830 ft
Max elevation
10,119 ft
TrailRank 
71 5
Min elevation
4,960 ft
Trail type
Loop
Time
16 hours 48 minutes
Coordinates
12326
Uploaded
August 3, 2020
Recorded
August 2020
  • Rating

  •   5 1 review

near Cimabanche, Veneto (Italia)

Viewed 2955 times, downloaded 51 times

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Photo ofCroda Rossa d'Ampezzo - Hohe Gaisl: Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes e discesa per la Via Grohmann Photo ofCroda Rossa d'Ampezzo - Hohe Gaisl: Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes e discesa per la Via Grohmann Photo ofCroda Rossa d'Ampezzo - Hohe Gaisl: Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes e discesa per la Via Grohmann

Itinerary description

Escursione GRANDIOSA sulla vetta della montagna più “colorata” delle Dolomiti, forse la più difficile, forse la più bella, di sicuro uno “sballo totale”.
In realtà, il programma prevedeva salita e discesa per la stessa via, vale a dire la normale che sale dalle Grave di Valbónes.
Poi in vetta ho incontrato e conosciuto altri 4 escursionisti-alpinisti che erano saliti per la Via Innerkofler, e che mi hanno offerto di scendere con loro per la Via Grohmann.
Io, prevedendo di stare sulla normale sud-ovest, non avevo l’attrezzatura indispensabile per la necessaria serie di calate in corda doppia per la Grohmann, ma … dagli zaini di 4 alpinisti esce di tutto e si trova anche come sistemare il quinto della compagnia.
Dunque, un ringraziamento particolare va – in ordine rigorosamente alfabetico – a Giada, Michele, Paolo e Paolo.
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Le due guide che ho preso come riferimento per la Via Normale da Sud-Ovest (e che descrivono pure la Via Grohmann) sono:
  • Dolomiti Croda Rossa d’Ampezzo di Paolo Beltrame
  • 3000 delle Dolomiti – Le vie normali di Roberto Ciri, Alberto Bernardi e Roby Magnaguagno
Le descrizioni sono dettagliate, molto dettagliata quella di Paolo Beltrame e, salendo, ho seguito quest’ultima riservandomi di guardare anche l’altra se avessi avuto problemi.
Le descrizioni sono comunque più o meno “sullo stesso tono”, anche se i due libri partono da una diversa impostazione di base: “3000 delle Dolomiti” descrive tutte le vie normali (sia alpinistiche che escursionistiche), mentre Paolo Beltrame ha scritto una guida (di altissimo livello) solo escursionistica in cui, ad esempio, non compare la Via Innerkofler della Croda Rossa d’Ampezzo → dunque la Via Grohmann è considerata ancora all’interno dell’escursionismo.
Non farò una mia descrizione dettagliata, perché su un percorso così complesso dovrei fare copia-incolla di quella di Paolo Beltrame che l’ha messa giù quasi come le note di un rally automobilistico (sia per la salita che per la discesa), curva per curva e metro per metro.
Dei due libri, mi limito a riportare – all’interno dei due waypoint di vetta – come gli autori hanno inquadrato l’ambiente unico e selvaggio della Croda Rossa d’Ampezzo.
Quasi sempre, nei libri-guida le note di presentazione sono (o almeno sembrano) fredde e distaccate, ma per questa montagna gli autori (specialmente Beltrame) mi sono sembrati più coinvolti del solito.
Io indicherò qualche differenza nei riferimenti tecnici e di orientamento che, evidentemente, sono intervenuti dopo la stampa dei libri.
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È un giro lungo e non si può correre.
Io ho perso poco più di un’ora per essere partito troppo presto e per un errore di percorso, ma non cambia molto: ci vuole tempo.
Da Forcella Lerosa alla vetta, nei libri (immagino considerando di non conoscerla) sono indicate 6 ore: io ci ho messo circa 6 ore e 40 compreso un errore di percorso, e quindi va bene.
Per la discesa lungo la stessa via di salita – comprendendo una obbligatoria “lunga pausa di bellezza” in vetta – io terrei conto 5 ore abbondanti (ed è quello che mi hanno detto due “Scoiattoli di Cortina” che scendevano mentre ero nel finale di salita).
Poi bisogna aggiungere andata e ritorno per Forcella Lerosa e un paio di altre non lunghe pause che non siano fisiologiche, e si arriva a una base di 14 ore → SENZA EVIDENTI ERRORI DI PERCORSO.
Ci vuole anche tempo-meteo: tutti gli autori concordano che con la pioggia questa montagna è una trappola, una trappola di quelle brutte.
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Il GPS oggi ha avuto due momenti evidenti di difficoltà.
Stranamente il primo all’andata sulla stradetta per Forcella Lerosa dove ha perso il segnale per più di 5 minuti, e si nota una lunga linea diritta nella traccia: forse un problema temporaneo a un satellite, perché la zona è aperta e non dovrebbe succedere.
Chiaramente il terminale “ha dato di matto” nella strettoia alta della Via Grohmann: qui ho raddrizzato un po’ le linee a mano, ma in quel tratto il GPS è solo un peso senza alcuna utilità.
Poi è chiaro che nella larga parete di salita della Via Normale Sud-Ovest ci sono in maggioranza canalini poco profondi e basse fasce rocciose che lasciano buona visuale verso il cielo, ma creano rimbalzi di segnale che diminuiscono la precisione delle registrazioni.

Avvicinamento all’attacco della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes
Per prima cosa bisogna andare a Forcella Lerosa e, per questa escursione, sono partito dal Lago Bianco.
Arrivando dal Lago Bianco bisognerebbe uscire dalla stradetta verso destra puntando in direzione di alcuni vecchi ruderi di guerra, ma io sono arrivato troppo presto con il buio, e ho tagliato un po’ a occhio alle prime luci nel facile avvallamento che si trova prima di iniziare la salita verso le grave, senza curarmi di cercare i ruderi.
Comunque ho ben presto ritrovato la traccia di sentierino che, con vari ometti nella seconda parte, conduce al grande anfiteatro delle Grave di Valbónes.
Il dislivello da salire nelle ghiaie è di poco meno di 250 metri con un’accortezza che non ho avuto.
Bisogna puntare verso delle caratteristiche macchie nere a base parete (sotto la verticale di un evidentissimo pinnacolo di cresta), dove si intuisce che c’è una specie di cengia alla base.
Appena a sinistra (direzione salita) c’è un grande fossato da frana, e bisogna stare a destra anche se all’inizio sembra più agevole salire a sinistra, perché poi attraversare il fossato non è per niente banale.
Arrivati sotto le macchie nere, si tralascia la cengia e si continua a salire in diagonale sinistra, verso la punta della lingua di ghiaia, finché si trova un’altra cengetta che scorre sopra la precedente: è quella buona e oggi si vedeva anche un ometto seppure un po’ lontano dall’attacco.

Salita alla Croda Rossa d’Ampezzo per la Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes
Dopo il primo breve tratto, la cengia iniziale va a finire dentro l’attraversamento di un canalino e poi si arriva alla base di un canale non difficile come pendenze (qualche isolato I° grado) ma che comincia a rendere l’idea della costante difficoltà che si incontra in questa salita per il terreno franoso e friabile.
In testata di questo primo canale, c’è (a mio giudizio) il passaggio chiave della salita: un traverso-cengia in uscita verso destra che in tutte e due le guide è definito “1° delicato”.
È MOLTO delicato, e non a caso ho trovato in uscita un bel cordino (non segnalato nelle guide) su masso incastrato per assicurare un’eventuale discesa, che evidentemente va fatta diritta senza ripassare per la cengia instabile.
Se mai ritornerò qui per fare salita e discesa, mi porterò senz’altro la corda per lasciarla a questa sosta e ritrovarla in discesa: più in alto non serve “per i parametri di questa montagna” e per la grande difficoltà di individuare punti di assicurazione validi.
Poi si entra in un altro largo canale più franoso ma meno pendente, da cui si esce presto verso destra appena sotto uno spuntone – ci sono un paio di ometti posti sul punto di attraversamento del fianco del canale.
Si entra in un canale quasi parallelo che si segue fin sotto uno stretto canalino-intaglio con bollo rosso all’imbocco.
Sopra di questo si sale il largo pendio fin sotto una fascia rocciosa che si segue verso sinistra fino al termine.
Allo spigolo di fine fascia c’è una freccia rossa che indica la direzione dell’eventuale discesa, e c’è il bivio tra la via originaria della guida Berti e una variante più facile indicata da tutte e due le guide di giornata.
Lungo la via originaria della guida Berti è segnalata una paretina di 6 metri di II° grado su roccia buona – ma siccome, fino a questo punto, di buono avevo visto ben poco ho preferito la variante.
Però nella variante, a parte un primo ometto, non ho più visto altri segnavia e mi sono un po’ perso nella parete in mezzo a una selva di canalini e traversi.
Dopo aver perso una buona mezz’oretta ho deciso di ritraversare liberamente all’indietro in un tratto abbastanza agevole, e sono finito in un punto a metà strada tra un ometto e due bolli rossi della via originaria.
Di conseguenza, nonostante qualche modifica manuale, la traccia GPS tra i waypoint 15 e 16 non è la migliore possibile.
Da questo punto cambia molto lo “schema segnavia”: grande frequenza ed evidenza di segni rossi brillanti e qualche ometto in meno, ed ho deciso di rimanere sulla via originaria anche al bivio successivo tra varianti.
Anche qui sulla via originaria è segnalato qualche breve II° grado su roccia buona, ed effettivamente è buona e si passa agevolmente.
Sembra quasi che, su questa via, sia stato deciso di fare tutti i primi gradi franosi e i secondi buoni: meglio i secondi buoni.
Da qui, e fino all’arrivo sulla cresta poco prima dell’incontro con la Via Grohmann, è un percorso assai contorto, ma molto ben indicato dai numerosi segni rossi e qualche ometto: è inutile descrivere tutte le svolte in mezzo alla parete.
Con un ultimo intaglio si arriva alla prima vista del gran pendio dell’anticima della Croda Rossa d’Ampezzo, e con un paio di discesette ripidine, con risalita in mezzo, si giunge alla forcella da cui arriva la Via Grohmann.
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I segnavia della seconda parte sono evidentemente più freschi di quelli della prima parte, e sono più ravvicinati.
La guida “3000 delle Dolomiti”, considera la parte bassa più labirintica e difficile come orientamento: a mio giudizio, con i segnavia nello stato attuale, la differenza è data … solo dai segnavia.
Poi è vero che la parte bassa è mediamente più franosa.
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Subito dopo il ricongiungimento con la Via Grohmann, ci sono due cenge una sopra l’altra con ometto su tutte e due: è scritto che si ricongiungono più avanti ma che è meglio andare su quella alta – per curiosità, prima sono andato a vedere cosa c’è dopo l’ometto di quella bassa, e c’è una breve discesa ripida con chiodo e moschettone per eventualmente assicurare la discesa: salendo verso la cengia più alta non si incontrano situazioni simili.
Passata la breve cengia, si traversa tutto il pendio dell’anticima della Croda Rossa d’Ampezzo: all’andata ero contro sole, e non ho ben individuato la linea migliore segnata da pochi ometti e qualche segnavia a mo’ di cerchio rosso che al ritorno erano ben più visibili.
All’aggiramento del largo costone finale di questo pendio si vede finalmente l’inizio del gruppo roccioso sommitale.
Dalla base si sale qualche roccetta, poi una facile placca che porta sotto un paio di brevi canaletti terrosi che introducono in un bel tratto di cresta frastagliata dove c’è un passo esposto in spaccata su roccia ottima.
Infine si arriva al famoso camino che dà accesso al piano di vetta: 9 metri belli diritti con un paio di passi di II° grado su roccia ottima con buoni appigli, buoni sia in salita che in discesa senza preoccupazioni per chi è arrivato fin qui da qualsiasi via (comunque c’è un chiodo per eventuale calata sulla sinistra direzione discesa).

Discesa dalla Croda Rossa d’Ampezzo per la Via Grohmann
Per questa descrizione, che … non avrei dovuto scrivere visto che la Via Grohmann non era nel mio programma, mi limiterò a riportare quanto abbiamo osservato a riguardo delle soste presenti per le calate in corda doppia.
A leggere le relazioni delle varie guide consultate, da me e dai 4 amici che mi hanno coinvolto nella discesa, non ce ne sono due che si somigliano.
Dunque, mi viene da pensare che la situazione soste sia sempre in evoluzione, con due certezze:
  • Qui viene giù di tutto
  • È uno dei posti più impressionanti che ci siano per bellezza, per “aspra bellezza”, veramente unico: potrebbe starci benissimo in una puntata di Star Trek, durante una «missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà» ecc. (altre forme di vita osservate oggi: cervi, camosci e marmotte 😊)
L’obiettivo è capire se e come è possibile fare tutta la parte scabrosa in corda doppia.
I miei 4 amici avevano due corde da 50, ed abbiamo superato tutto con 4 calate dove mediamente i 50 metri servivano per avere un buon margine.
Delle 4 soste, prima, terza e quarta avevano un’alternativa molto vicina, ma non della stessa qualità.
Chi si è occupato, di calata in calata, di scendere per primo per individuare le soste successive, non ha visto niente di buono tra l’una e l’altra (o coppia di altre) successive.
Ripeto: qui viene giù tanta roba, serve tanta attenzione.
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Dalla base della quarta calata, oggi abbiamo in parte sfruttato una lunga lingua di neve per arrivare al fondo della Val Montesela.
Dall’uscita della valle, verso sinistra si attraversa un lungo fianco per lo più di ghiaie e pietre (con ometti a far compagnia), e infine i prati finali nuovamente verso Forcella Lerosa passando per il Cason de Lerosa.

Il sesto senso estetico di Paul Grohmann
Oggi ho realizzato che “Mr. Paul Grohmann”, oltre ad essere un grande alpinista, doveva avere un innato sesto senso estetico.
Almeno per quello che rimane – vicino al limite – entro il livello escursionistico degli anni 2000, andava a ficcarsi in posti di rara bellezza.
I due percorsi non sono paragonabili come difficoltà e neanche come colpo d’occhio, ma tra questa Via Grohmann e la Cengia di Grohmann sul Pelmo … siamo a livelli estetici da altro mondo!
(Per la Cengia di Grohmann vedi → Dolomiti Gruppo del Pelmo: Cengia di Giacin-Cesaletti, Monte Pelmo e Cengia di Grohmann.)

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 4,966 ft
Photo of01 - Parcheggio in località Lago Bianco

01 - Parcheggio in località Lago Bianco

PictographWaypoint Altitude 6,625 ft
Photo of02 - Uscita da stradetta poco prima di Forcella Lerósa in direzione delle Grave di Valbónes

02 - Uscita da stradetta poco prima di Forcella Lerósa in direzione delle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 7,045 ft
Photo of03 - Punto foto salendo verso le Grave di Valbónes Photo of03 - Punto foto salendo verso le Grave di Valbónes

03 - Punto foto salendo verso le Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 7,258 ft
Photo of04 - Punto foto salendo verso le Grave di Valbónes Photo of04 - Punto foto salendo verso le Grave di Valbónes

04 - Punto foto salendo verso le Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 7,329 ft
Photo of05 - Punto foto salendo verso le Grave di Valbónes

05 - Punto foto salendo verso le Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 7,455 ft
Photo of06- Punto foto all'inizio delle Grave di Valbónes

06- Punto foto all'inizio delle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 7,916 ft
Photo of07 - Punto foto nel finale di salita delle Grave di Valbónes Photo of07 - Punto foto nel finale di salita delle Grave di Valbónes

07 - Punto foto nel finale di salita delle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 8,226 ft
Photo of08 - Inizio della Via Normale Sud-Ovest per la Croda Rossa d'Ampezzo

08 - Inizio della Via Normale Sud-Ovest per la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 8,241 ft
Photo of09 - Inizio canale seguito da un traverso infido in testata salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

09 - Inizio canale seguito da un traverso infido in testata salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 8,374 ft
Photo of10 - Cordino per eventuale calata in discesa all'aggiramento di una costola salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo Photo of10 - Cordino per eventuale calata in discesa all'aggiramento di una costola salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo Photo of10 - Cordino per eventuale calata in discesa all'aggiramento di una costola salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

10 - Cordino per eventuale calata in discesa all'aggiramento di una costola salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 8,450 ft
Photo of11 - Arrivo su costa divisoria per cambio canale di salita salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo Photo of11 - Arrivo su costa divisoria per cambio canale di salita salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

11 - Arrivo su costa divisoria per cambio canale di salita salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 8,738 ft
Photo of12 - Arrivo a canalino-intaglio non difficile salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

12 - Arrivo a canalino-intaglio non difficile salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 8,788 ft
Photo of13 - Segnavia al punto di diramazione di due varianti salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo Photo of13 - Segnavia al punto di diramazione di due varianti salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

13 - Segnavia al punto di diramazione di due varianti salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 8,925 ft
Photo of14 - Punto foto lungo la prima variante bassa salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo Photo of14 - Punto foto lungo la prima variante bassa salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

14 - Punto foto lungo la prima variante bassa salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 8,899 ft
Photo of15 - Punto foto alla risalita verso la prima variante alta salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

15 - Punto foto alla risalita verso la prima variante alta salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 9,116 ft
Photo of16 - Punto foto al rientro sul percorso originario indicato nella guida Berti salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo Photo of16 - Punto foto al rientro sul percorso originario indicato nella guida Berti salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

16 - Punto foto al rientro sul percorso originario indicato nella guida Berti salendo verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 9,233 ft
Photo of17 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

17 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 9,352 ft
Photo of18 - Punto foto alla grande macchia rossa nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes Photo of18 - Punto foto alla grande macchia rossa nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

18 - Punto foto alla grande macchia rossa nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 9,428 ft
Photo of19 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes Photo of19 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

19 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 9,475 ft
Photo of20 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes Photo of20 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

20 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 9,492 ft
Photo of21 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

21 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 9,525 ft
Photo of22 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes Photo of22 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

22 - Punto foto nella seconda parte della Via Normale Sud-Ovest dalle Grave di Valbónes

PictographWaypoint Altitude 9,585 ft
Photo of23 - Aggiramento spigolo poco prima del tratto finale comune con la Via Grohman Photo of23 - Aggiramento spigolo poco prima del tratto finale comune con la Via Grohman Photo of23 - Aggiramento spigolo poco prima del tratto finale comune con la Via Grohman

23 - Aggiramento spigolo poco prima del tratto finale comune con la Via Grohman

PictographWaypoint Altitude 9,817 ft
Photo of24 - Punto foto verso la fine del gran traverso sotto l'anticima della Croda Rossa d'Ampezzo Photo of24 - Punto foto verso la fine del gran traverso sotto l'anticima della Croda Rossa d'Ampezzo

24 - Punto foto verso la fine del gran traverso sotto l'anticima della Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 9,865 ft
Photo of25 - Prima vista (dal finale di salita) verso le elevazioni di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo

25 - Prima vista (dal finale di salita) verso le elevazioni di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 9,864 ft
Photo of26 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo

26 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 9,876 ft
Photo of27 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo

27 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 9,913 ft
Photo of28 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo Photo of28 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo Photo of28 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo

28 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 10,043 ft
Photo of29 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo

29 - Punto foto nel finale di salita verso la Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 10,075 ft
Photo of30 - Arrivo al camino che dà accesso alla vetta della Croda Rossa d'Ampezzo Photo of30 - Arrivo al camino che dà accesso alla vetta della Croda Rossa d'Ampezzo Photo of30 - Arrivo al camino che dà accesso alla vetta della Croda Rossa d'Ampezzo

30 - Arrivo al camino che dà accesso alla vetta della Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 10,111 ft
Photo of31 - Croce di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo - waypoint 1 Photo of31 - Croce di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo - waypoint 1 Photo of31 - Croce di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo - waypoint 1

31 - Croce di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo - waypoint 1

Introduzione di Paolo Beltrame alla Via Normale da Sud-Ovest e alla Via Grohmann nel suo libro “Dolomiti Croda Rossa d’Ampezzo”
È la vetta più alta del gruppo, dalla quale si ammira un panorama immenso a 360 gradi. La stupenda cima è rettangolare ed in leggera pendenza con, sul punto più alto, una possente croce di legno ben ancorata e dotata di parafulmine; il libro è custodito in una cassetta ad essa ancorata. La Croda Rossa impone un costoso biglietto di andata fino alla forcellina a 2962 m, poi si concede lasciandosi vincere senza più opporre difficoltà; sarà anzi Lei a regalare altri due passaggi impegnativi ma su roccia eccellente, in modo particolare quel camino finale che porta in vetta. Lì, di sé stessa, ha voluto offrire il più grande regalo: 10 m verticali che si superano senza la preoccupazione di dove allungare mani e piedi, qualsiasi appiglio o appoggio si rivelerà privo di subdole insidie. Quando sarete giunti sulla sua ampia e imparagonabile vetta, non stringetevi le mani poiché il prezzo del biglietto di ritorno sarà molto più caro di quello dell’andata; stringetevele calorosamente solamente quando, in discesa, avrete raggiunto le confortanti Grave di Valbónes o i ghiaioni della Val Montesela perché solo lì, della vostra vita, avrete compiuto una delle avventure massime che vi rimarrà nel cuore, per sempre. A causa della sua grandezza ambientale, la Croda Rossa va salita solo in condizioni meteorologiche estremamente stabili: non esistono vie di fuga! Le due vie comuni fino alla forcellina di 2962 m sarebbero impercorribili in caso di acquazzone o temporale, essendo morfologicamente formate da impluvi che si tramuterebbero in torrenti con ingenti scariche di sassi. Entrambe le vie comuni qui descritte richiedono, causa i circa 1500 m di dislivello totali, un alto livello di allenamento dovuto alla mancanza di punti di appoggio intermedi quali rifugi o bivacchi.
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Chiusura di Paolo Beltrame alla descrizione della Via Normale da Sud-Ovest alla Croda Rossa d’Ampezzo
Questa via, svolgendosi principalmente lungo il versante Sud, è percorribile durante tutto il periodo estivo e nella prima metà dell’autunno, salvo abbondanti nevicate. È in assoluto la massima via descritta in questa guida, forse la massima via escursionistica di tutte le Dolomiti. È la via per eccellenza che consacra con un 110 e lode l’escursionista più temerario che la compie.

PictographWaypoint Altitude 10,111 ft
Photo of32 - Croce di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo - waypoint 2 Photo of32 - Croce di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo - waypoint 2 Photo of32 - Croce di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo - waypoint 2

32 - Croce di vetta della Croda Rossa d'Ampezzo - waypoint 2

Introduzione dal libro “3000 delle Dolomiti” alla Via Normale da Sud-Ovest
La via normale dal versante sud ovest è tecnicamente facile, con molti passaggi di I e II grado discontinui, ma è decisamente molto delicata e di difficile orientamento. Il percorso è piuttosto labirintico, segnato solo da qualche ometto e da qualche segno rosso, la roccia è molto friabile e franosa, con solo alcuni brevi tratti in cui è buona, a tratti esposta. Non sono presenti né chiodi, né punti di assicurazione già predisposti, né ancoraggi di calata. La morfologia del terreno in cui si alternano continuamente cenge, canalini, cornici e conche di ghiaie rende difficile l’assicurazione a corda e la possibilità di calate in doppia in discesa. Inoltre richiede intuito, un’ottima capacità di orientamento e di memorizzazione del percorso durante la salita, nonché allenamento e resistenza per la lunghezza della via che non lascia mai un momento di tregua. Decisamente una via normale riservata a pochi escursionisti esperti e pratici di percorsi selvaggi in ambiente aspro e severo, assolutamente da non sottovalutare.
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Introduzione dal libro “3000 delle Dolomiti” alla Via Grohmann
La Croda Rossa d’Ampezzo è notoriamente una montagna estremamente impervia, dalla roccia friabile e difficile da salire. Di tutti i 3000 delle Dolomiti è decisamente la cima più impegnativa e rischiosa. La via normale da nord ovest, originariamente tentata da Grohmann che mancò di poco la vetta, è quella di più facile orientamento e di minori difficoltà tecniche, ma si svolge lungo una ripidissima, scivolosa e franosa conca di argilla e roccette rossastre, spesso bagnata o con vetrato e con frequenti scariche di sassi in caso di maltempo, che rendono la salita e la discesa estremamente precarie e rischiose. L’assoluta friabilità del terreno e della roccia, fino a raggiungere la forcella sulla cresta ovest nella parte alta del percorso, suggeriscono di valutare molto attentamente se effettuare la salita da questo versante.

PictographWaypoint Altitude 9,607 ft
Photo of33 - Punto foto alle Grave di Valbónes in discesa dalla vetta della Croda Rossa d'Ampezzo Photo of33 - Punto foto alle Grave di Valbónes in discesa dalla vetta della Croda Rossa d'Ampezzo

33 - Punto foto alle Grave di Valbónes in discesa dalla vetta della Croda Rossa d'Ampezzo

PictographWaypoint Altitude 9,556 ft
Photo of34 - Inizio discesa per la Via Grohmann Photo of34 - Inizio discesa per la Via Grohmann

34 - Inizio discesa per la Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 9,436 ft
Photo of35 - Sosta per seconda calata in corda doppia lungo la Via Grohmann Photo of35 - Sosta per seconda calata in corda doppia lungo la Via Grohmann

35 - Sosta per seconda calata in corda doppia lungo la Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 9,314 ft
Photo of36 - Sosta per terza calata in corda doppia lungo la Via Grohmann Photo of36 - Sosta per terza calata in corda doppia lungo la Via Grohmann Photo of36 - Sosta per terza calata in corda doppia lungo la Via Grohmann

36 - Sosta per terza calata in corda doppia lungo la Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 9,201 ft
Photo of37 - Sosta per quarta calata in corda doppia lungo la Via Grohmann Photo of37 - Sosta per quarta calata in corda doppia lungo la Via Grohmann Photo of37 - Sosta per quarta calata in corda doppia lungo la Via Grohmann

37 - Sosta per quarta calata in corda doppia lungo la Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 9,099 ft
Photo of38 - Base quarta e ultima calata in corda doppia lungo la Via Grohmann Photo of38 - Base quarta e ultima calata in corda doppia lungo la Via Grohmann Photo of38 - Base quarta e ultima calata in corda doppia lungo la Via Grohmann

38 - Base quarta e ultima calata in corda doppia lungo la Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 8,968 ft
Photo of39 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann Photo of39 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann

39 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 8,943 ft
Photo of40 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann Photo of40 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann

40 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 8,411 ft
Photo of41 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann Photo of41 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann

41 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 8,162 ft
Photo of42 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann Photo of42 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann

42 - Punto foto nel tratto di discesa libera della Via Grohmann

PictographWaypoint Altitude 7,905 ft
Photo of43 - Punto foto in arrivo ai piani verdi della Val Montesela Photo of43 - Punto foto in arrivo ai piani verdi della Val Montesela

43 - Punto foto in arrivo ai piani verdi della Val Montesela

PictographWaypoint Altitude 7,685 ft
Photo of44 - Arrivo ai piani verdi della Val Montesela Photo of44 - Arrivo ai piani verdi della Val Montesela Photo of44 - Arrivo ai piani verdi della Val Montesela

44 - Arrivo ai piani verdi della Val Montesela

PictographWaypoint Altitude 7,403 ft
Photo of45 - Arrivo all'inizio del gran traverso di ghiaie e pietre in uscita dalla Val Montesela

45 - Arrivo all'inizio del gran traverso di ghiaie e pietre in uscita dalla Val Montesela

PictographWaypoint Altitude 6,836 ft
Photo of46 - Arrivo al Casón de Lerósa Photo of46 - Arrivo al Casón de Lerósa

46 - Arrivo al Casón de Lerósa

Comments  (7)

  • Photo of L2-Ruwenzori
    L2-Ruwenzori Aug 10, 2020

    Quando ho letto "la montagna più colorata delle Dolomiti" già qualcosina immaginavo ...
    È INCREDIBILE la variegata scala di colori e sfumature che questa roccia esibisce.

    Molto solari e maestosi gli "scatti" che hai interpretato in questo ambiente spettacolare: sui vari canali di risalita, varianti, forcelle, piani e camino sommitali, cime, anticime, Grave di Valbónes, ...

    Come si riesca a mantenere alta la concentrazione in questo riverbero di luci e colori, rimane per me un mistero!
    Pensa che anche io mi sono rilassata sui verdi della Val Monteséla.

    Bellissima la foto con i cervi in processione di salita: tenerissimo l'ultimo cervo che si è fermato a guardarti!
    Quanto a quello che tu e i tuoi amici avete potuto godere dall'alto della Croda Rossa d'Ampezzo (e in discesa sulla Via Grohmann), mi viene in mente il monologo di Rutger Hauer (volato in cielo qualche anno fa) in uno dei miei film preferiti (Blade Runner): «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: ...»
    Bravo Zio Mario – e bravi Giada, Michele, Paolo e Paolo.

  • federico.michielli Mar 30, 2021

    Ciao, sono lo "Scoiattolo di Cortina" della foto. Ci siamo visti in discesa. Ottima relazione! L'ho trovata per caso oggi.
    Federico

  • Photo of ZioMario
    ZioMario Mar 30, 2021

    Che sorpresa!
    Sono felice di risentirti e mi hai fatto ricordare una splendida giornata.
    Prima di allora non avevo mai messo piede sulla Croda Rossa d’Ampezzo, e mi è piaciuta così tanto che poi a settembre sono andato anche sulla Cengia Sud-Est: meravigliosa anche quella.
    Magari ci rivediamo da qualche parte – per l’estate in arrivo non mi farò mancare qualche giro in zona Cortina.
    Ciao e buone escursioni.

  • Hate92 Jul 20, 2022

    Ciao Zio Mario, è possibile contattarti su Instagram (se lo hai) o tramite mail? Devo chiederti delle cose su questa vetta

  • Photo of ZioMario
    ZioMario Jul 21, 2022

    Ciao Hate92,
    visto che non hai abilitato i messaggi privati su Wikiloc puoi scrivermi all’indirizzo email admin@simplylog.it – è un mio indirizzo di servizio che uso poco, poi ti risponderò dalla mia email privata.

  • Mario Valastro Aug 24, 2022

    I have followed this trail  verified  View more

    Sono salito ieri sulla Croda Rossa seguendo questo percorso. Ti ringrazio davvero tantissimo, perché soprattutto nella prima parte dopo le Grave di Valbónes la traccia mi è stata utilissima per evitare di perdermi.

    Sempre perfetta, è una vera manna per chi intraprende questa pericolosa ascesa.

    Concordo anche con la descrizione fatta e con l’indicare nel traverso iniziale il tratto chiave della salita.

    Grazie!

  • Photo of ZioMario
    ZioMario Aug 25, 2022

    Ciao Mario,
    sono molto felice della tua conferma alla validità di quanto ho pubblicato.
    Per gli itinerari di questa difficoltà – e «oggettivamente un po’ pericolosi» – più opinioni e conferme sono importantissime per avere una rappresentazione il più possibile affidabile e aggiornamenti su eventuali cambiamenti dello stato della via.
    Grazie ancora e buon cammino! 😉

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