Cresta delle Malecoste: 6 vette over 2000
near San Pietro della Ienca, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Cresta della Malecoste: da Monte Giovanni Paolo II fino a Monte Morrone.
L'escursione di Sabato, è stata molto difficile e faticosa. Il racconto della giornata sarà un po lungo, dovendo spiegare cosa è successo in oltre 10 ore di escursione.
L'obiettivo, era toccare 6 vette over 2000 della parte occidentale del Gran Sasso, meno conosciuta ma altrettanto bella.
Parcheggiata l'auto lungo la strada provinciale 86, che da Assergi porta verso Pizzoli, si imbocca un sentiero incerto, dai segnali sbiaditi che in breve porta ad un fontanile. Da qui, il sentiero 117 che dovrebbe portare fino alla Sella della Malecoste, sparisce, o noi non siamo riusciti a trovarlo, ed iniza una lunga e faticosa salita praticamente a vista verso l'alto.
Per percorrere il terzo, quarto e quinto chilometro di escursione, abbiamo impiegato rispettivamente: 66, 71 e 50 minuti! Ad un certo punto, ci siamo dovuti arrampicare sulla roccia per circa 5-6 metri per poter passare oltre.
Arrivati faticosamente alla Sella della Malecoste, andiamo a sinistra e in leggera salita tocchiamo Cima delle Malecoste a 2444 metri, il primo 2000 di giornata.
Proseguiamo oltre, prima scendendo e poi risalendo di nuovo, per andare a Cima Giovanni Paolo II a 2424 metri.
A questo punto, ritorniamo indietro, scaliamo per la seconda volta Cima delle Malecoste e torniamo alla Sella, direzione Cima Iaccio del Vaduccio a 2282 metri.
Proseguiamo, prima di cresta su un sentiero scomodo di rocce e tratti esposti, poi saliamo repentinamente fino a Pizzo di Camarda a 2332 metri.
Vediamo in lontananza il Morrone e Cima Ienca, le ultime due vette di giornata, ma sembrano lontanissime.
Scendiamo seguendo un sentierino fino ad arrivare ad un laghetto e poi risaliamo fino a Monte Morrone a 2067 metri.
Torniamo indietro e scaliamo dritti per dritti il Monte Ienca fino a 2208 metri, l'ultima vetta di giornata.
Siamo molto stanchi e la strada provinciale è mille metri di dislivello più in basso.
Scendiamo a vista, intercettando di tanto in tanto sentieirini scavati nel terreno dal passaggio delle mucche.
Dopo due ore sbuchiamo sulla provinciale ad un chilometro dall'auto parcheggiata la mattina.
Abbiamo chiuso un faticoso anello di 20 chilometri, dopo 10 ore di cammino, con 2000 metri di dislivello e 6 vette over 2000 che sommate alle altre 132, mi fanno arrivare a 138 vette diverse over 2000 dell'Appennino
Buone avventure!
Per video e foto, pagina "escursionando" di Facebook
L'escursione di Sabato, è stata molto difficile e faticosa. Il racconto della giornata sarà un po lungo, dovendo spiegare cosa è successo in oltre 10 ore di escursione.
L'obiettivo, era toccare 6 vette over 2000 della parte occidentale del Gran Sasso, meno conosciuta ma altrettanto bella.
Parcheggiata l'auto lungo la strada provinciale 86, che da Assergi porta verso Pizzoli, si imbocca un sentiero incerto, dai segnali sbiaditi che in breve porta ad un fontanile. Da qui, il sentiero 117 che dovrebbe portare fino alla Sella della Malecoste, sparisce, o noi non siamo riusciti a trovarlo, ed iniza una lunga e faticosa salita praticamente a vista verso l'alto.
Per percorrere il terzo, quarto e quinto chilometro di escursione, abbiamo impiegato rispettivamente: 66, 71 e 50 minuti! Ad un certo punto, ci siamo dovuti arrampicare sulla roccia per circa 5-6 metri per poter passare oltre.
Arrivati faticosamente alla Sella della Malecoste, andiamo a sinistra e in leggera salita tocchiamo Cima delle Malecoste a 2444 metri, il primo 2000 di giornata.
Proseguiamo oltre, prima scendendo e poi risalendo di nuovo, per andare a Cima Giovanni Paolo II a 2424 metri.
A questo punto, ritorniamo indietro, scaliamo per la seconda volta Cima delle Malecoste e torniamo alla Sella, direzione Cima Iaccio del Vaduccio a 2282 metri.
Proseguiamo, prima di cresta su un sentiero scomodo di rocce e tratti esposti, poi saliamo repentinamente fino a Pizzo di Camarda a 2332 metri.
Vediamo in lontananza il Morrone e Cima Ienca, le ultime due vette di giornata, ma sembrano lontanissime.
Scendiamo seguendo un sentierino fino ad arrivare ad un laghetto e poi risaliamo fino a Monte Morrone a 2067 metri.
Torniamo indietro e scaliamo dritti per dritti il Monte Ienca fino a 2208 metri, l'ultima vetta di giornata.
Siamo molto stanchi e la strada provinciale è mille metri di dislivello più in basso.
Scendiamo a vista, intercettando di tanto in tanto sentieirini scavati nel terreno dal passaggio delle mucche.
Dopo due ore sbuchiamo sulla provinciale ad un chilometro dall'auto parcheggiata la mattina.
Abbiamo chiuso un faticoso anello di 20 chilometri, dopo 10 ore di cammino, con 2000 metri di dislivello e 6 vette over 2000 che sommate alle altre 132, mi fanno arrivare a 138 vette diverse over 2000 dell'Appennino
Buone avventure!
Per video e foto, pagina "escursionando" di Facebook
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