Costone Orientale e rifugio Sebastiani dalla miniera di Bauxite -invernale- Massiccio Velino-Sirente

EX MINIERA DI BAUXITE > RIFUGIO DEL PUZZILLO > RIFUGIO CUSTODITO VINCENZO SEBASTIANI > COSTONE ORIENTALE E VICEVERSA. EAI 17-20-2024

*** ESCURSIONE EFFETTUATA IN AMBIENTI INNEVATI CON NEVE DAI 5 > 40 CM ADATTA AD ESCURSIONISTI ESPERTI ED ALLENATI CON ADEGUATO EQUIPAGGIAMENTO (DIFFICILE DAL SEBASTIANI ALLA VETTA DEL COSTONE 2.271 S.L.M CON TRATTI IN FUORI SENTIERO) ***

---ALLA RICERCA DELLA NEVE …--
Le nevicate sono sempre più un ricordo per cui come ho notizia dell’evento, compatibilmente con gli impegni, mi precipito per beneficiare della situazione.
Il Gruppo Velino-Sirente sono le montagne che preferisco se poi esce anche una bella giornata è il massimo. In questa escursione le cose sono coincise.
Si parte con l’amico SCR65 dalla ex miniera di Bauxite con una temperatura mite per il periodo, in assenza di vento e con cielo limpido. Piacevole sorpresa della giornata è stata la compagnia dell'amico a quattro zampe Brix che ci ha seguiti dall'inizio della strada bianca fino al Sebastiani. ATTENZIONE, la strada che dalle vicinanze del rifugio Alantino conduce alla miniera è una carrareccia con buche, sassi affioranti ed è quasi tutta sconnessa per cui sarebbe opportuno, se si vuole parcheggiare alla Miniera, munirsi di fuoristrada o Suv.
Dal parcheggio si segue una carrareccia e dopo poco la stessa è sbarrata alle auto non autorizzate, si passa ai lati e si segue il sentiero che con poca neve e un po’ di ghiaccio ci conduce, in leggera ascesa, fuori dal bosco. Il panorama si apre e davanti a noi la vallata innevata del Puzzillo (Way:1) trasforma l’aspetto paesaggistico di colpo. Senza alcun problema, la neve è ancora poca, raggiungiamo il rifugio non gestito Puzzillo e decidiamo di seguire il sentiero alla Sx abbandonando la carrareccia che poi faremo al rientro.
In lontananza si vede in posizione centrale il grande Costone, la neve supera i 10 cm, ai lati della vallata imbiancati spiccano a Dx il Puzzillo, sella del Puzzillo e cima Nord del Puzzillo mentre a Sx le cimate di Pezza e del Puzzillo, noi risaliamo la valle spostati verso Est. Si fa un po’ di fatica poiché la neve aumenta di altezza e per non bagnarsi indossiamo le ghette mentre i ramponi ed altra attrezzatura resta ancora nello zaino. Cerchiamo di seguire il sentiero, ma con la neve non sempre si riesce, comunque si vedono le bandiere del rifugio siamo arrivati al Sebastiani (Way:2). Il rifugio permette un panorama verso Est (piana di Campo Felice con dietro il Gran Sasso) e verso Sud (piani di Pezza con dietro il Sirente e la Maiella) il Costone Orientale di fronte e le punte di Trieste e Trento sulla Dx. Il rifugio, una bella struttura, è custodito, si può pernottare e consumare pasti sia all’interno sia sui tavolini all’esterno.
Dopo una pausa e un caffè decidiamo di munirci dell’occorrente e iniziamo l’ascesa, impegnativa sia per la neve sia per la pendenza lungo la direttissima, senza seguire il sentiero, fino a raggiungere un passaggio per superare il cornicione di qualche metro di neve accumulata dal vento che ha formato sotto la croce di vetta una opera d’arte (Way: 3)
Giunti in vetta (Way:4) ci siamo goduti per una buona ora, con un sole fine primavera, il meraviglioso panorama su tutte le vette degli appennini Centrali, in particolare sul Velino, il Costone, la val di Teve etc.
Per la discesa abbiamo optato seguire più o meno il sentiero allargando la traiettoria in modo da attenuare la calata e raggiungere nuovamente il Sebastiano per altra pausa.
Per il rientro, anche per fare un percorso diverso decidiamo di seguire il sentiero (carrareccia nei mesi estivi) che con un giro più largo ci riporta prima al rifugio del Puzzillo e di lì intercettato il sentiero fatto al mattino si rientra al parcheggio soddisfatti e abbronzati.