Costa Longa e Busa Scalona

Pedeguarda – Via Marzolle – Sentiero degli Alpini – Via Costa – sentiero 1030 - Costa Longa - Croce della Brustolina – Via Marzolle – Busa Scalona - Pedeguarda

Un anello di facile impegno per conoscere valli e coste secondarie a cavallo tra i territori comunali di Follina e Cison di Valmarino. Il percorso ha inizio in Via San Nicolò, a Pedeguarda di Follina, nei pressi del comodo parcheggio antistante la piccola chiesa omonima. Tornati in direzione della provinciale SP4, si svolta a destra superando l’edifico dell’antica filanda Serica 1870 fino al successivo incrocio con Via Marzolle (Osteria al Capolinea), dove si svolta nuovamente a destra. Si cammina tra ripide colline caratterizzate da vistose cordonate di conglomerato. Qui, come nell’area del Cartizze, per secoli si svolse l’estrazione delle macine da mulino, come nella storica Busa Scalona, che riprenderemo più avanti. Si prosegue lungo la strada asfaltata che costeggia il torrente Marzola, superando prima la fontana dei Longobardi, poi quella degli zatteri. Dopo circa 1,3 km dalla partenza, in prossimità del cartello che indica il B&B La casa di Emmanuel, si svolta a sinistra seguendo l’indicazione Sentiero degli Alpini. Affiancato il limite di una proprietà privata si prosegue su strada bianca che entra nel bosco e sale con pendenza sempre più sostenuta fino a diventare un comodo sentiero che costeggia il torrente Pissotol. Ignorata la deviazione panoramica si giunge ad un largo tornante in prossimità di una piccola area pic-nic. Da qui, con una svolta a “S”, si sale tra i vigneti fino a intercettare Via Costa, che si percorre interamente tra le abitazioni fino alla SP152 (Strada del Prosecco). In questo tratto appena percorso la vista si apre su Col Franchin, le colline di Rolle, quelle di Arfanta e la linea di corda della Perentana, che anticipa la dorsale delle Prealpi Trevigiane. Dalla provinciale si prosegue a destra sul ciglio della strada per circa 1,2 km fino a intercettare, prima di una curva, la strada di campagna che svolta in direzione sud. Superati i due edifici si prosegue per altri 300 metri, per poi scendere a destra verso l’evidente promontorio della Costa Longa (casolare e vigneto su nuovo impianto). A circa metà dorsale si incontra la croce della Brustolina. Secondo la leggenda, è una delle sette croci che furono erette su altrettante cime circostanti come voto contro la grandine. Ripreso il cammino, in breve ci si innesta con il percorso dell’andata, raggiungendo un costone che anticipa la discesa in Via Marzolle. Nella strada di ritorno è d’obbligo una deviazione alla Busa Scalona, raro esempio di cava di pietra molare a sviluppo verticale dove, per l’estrazione, si usavano grandi scale (da cui l’appellativo). Uno scenario incantevole, una sorta di cattedrale di pietra che produsse, a partire dal ‘600, centinaia di macine. L’accesso avviene tramite una salita di circa 300 m agevolata da un caratteristico tratto iniziale di 62 gradini. Il sentiero che si inerpica nel bosco è individuabile in prossimità del civico 10-12. Da qui nuovamente al punto di partenza.