Costa di Pino - Monte Alpe - Creto - Cartagenova
near Pino Soprano, Liguria (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Questo tracciato percorre tutto il crinale sopra la valle del Geirato, collegando prima la frazione di Costa di Pino a Creto, per poi terminare nei pressi di Cartagenova. E' possibile raggiungere i punti di partenza e di arrivo con i mezzi pubblici, permettendo di percorrere il tragitto come un percorso ad anello.
La partenza si trova in corrispondenza del capolinea della linea 481, che parte da Molassana. Una volta scesi al capolinea, percorrere pochi metri tornando in direzione della galleria per poter imboccare la salita che porta alla fermata "Pino" del trenino di Casella. Seguendo la mattonata si arriva ad attraversare i binari della ferrovia. La ferrovia è un altro modo per iniziare questo percorso, permettendo di raggiungere Pino direttamente dal centro città tramite la fermata a Manin.
Continuando verso il crinale si raggiunge una cappelletta, da cui si inizia a godere della vista della Val Bisagno. Alla vostra destra arrivano 2 strade: quella più in basso proviene dalla frazione di Pino Soprano (e a uno spiazzo al di la della galleria che divide la Val Polcevera dalla Val Bisagno, dove è possibile parcheggiare la macchina), mentre quella più in alto (e meglio asfaltata) collega Costa di Pino con la Baita del Diamante, nonchè l'imbocco del sentiero che porta al Diamante o al Parco del Peralto.
Per proseguire il nostro percorso invece ci giriamo a sinistra, dove notiamo due strade sterrate che si dividono: quella sulla destra meglio asfaltata continua lungo la costa del monte guardando la Val Bisagno, mentre dietro la cappelletta ne parte una più sterrata che continua lungo la costa guardando la Val Polcevera. Il nostro sentiero invece inizia a metà tra le due. E' probabilmente poco visibile per via degli arbusti, ma è più facile tenere come riferimento i pali giallo/arancioni del metanodotto che percorre tutto il crinale, e ci indica la via anche meglio delle paline di legno tipiche dei sentieri di montagna.
Una volta superata la prima salita, è facile vedere come il sentiero segue il crinale in un susseguirsi di sali e scendi mai troppo impegnativi, se non per l’ultima salita che porta sul monte Alpe. Lungo questa porzione di percorso è possibile ammirare di una vista a 360 gradi che copre gli Appennini della Liguria, il mar Ligure, la costa di ponente della Liguria, le Alpi Marittime fino alle montagne della Val d’Aosta.
Terminata la salita che porta al monte Alpe, incrociamo una strada cementata e la palina dell’Alta Via dei Monti Liguri. Abbiamo proseguito per qualche centinaia di metri in direzione Nord per trovare un piano coperto dal vento dove pranzare al sacco. Da li siamo tornati indietro e abbiamo proseguito in direzione Creto seguendo il crinale e quindi l’AVML, invece che la strada cementata.
In corrispondenza di una roulotte abbiamo incrociato il sentiero AQ2: le indicazioni ci dicono che se preso scendendo a destra ci avrebbe portato nella valle del Geirato. Invece abbiamo proseguito seguendo le indicazioni verso sinistra, ossia in direzione Creto, Monte Croce, Castelluzzo e Terre Rosse. Seguendo la strada asfaltata Via ai Villini di Creto abbiamo incontrato un tornante a sinistra, dove al suo esterno abbiamo trovato la segnalazione del sentiero per Molassana. Dopo una veloce deviazione per prendere un caffè al Barcabà sul Colle di Creto, abbiamo imboccato il sentiero per Molassana, che prosegue in costa scendendo verso Cartagenova sempre ben visibile e segnalato. Si iniziano dopo poco a trovare muretti a secco e le prime abitazioni. Una volta raggiunto un bivio in corrispondenza di un laghetto abbiamo proseguito verso destra, per raggiungere dopo poche centinaia di metri via San Felice e l’abitato di Cartagenova.
Da qui è possibile rientrare a Molassana scendendo lungo via San Felice (e mulattiere che la attraversano), tramite varie mulattiere e sentieri che scendono nella valle del Geirato, oppure tramite il 477 che fa capolinea proprio a Cartagenova e poi a Molassana.
La partenza si trova in corrispondenza del capolinea della linea 481, che parte da Molassana. Una volta scesi al capolinea, percorrere pochi metri tornando in direzione della galleria per poter imboccare la salita che porta alla fermata "Pino" del trenino di Casella. Seguendo la mattonata si arriva ad attraversare i binari della ferrovia. La ferrovia è un altro modo per iniziare questo percorso, permettendo di raggiungere Pino direttamente dal centro città tramite la fermata a Manin.
Continuando verso il crinale si raggiunge una cappelletta, da cui si inizia a godere della vista della Val Bisagno. Alla vostra destra arrivano 2 strade: quella più in basso proviene dalla frazione di Pino Soprano (e a uno spiazzo al di la della galleria che divide la Val Polcevera dalla Val Bisagno, dove è possibile parcheggiare la macchina), mentre quella più in alto (e meglio asfaltata) collega Costa di Pino con la Baita del Diamante, nonchè l'imbocco del sentiero che porta al Diamante o al Parco del Peralto.
Per proseguire il nostro percorso invece ci giriamo a sinistra, dove notiamo due strade sterrate che si dividono: quella sulla destra meglio asfaltata continua lungo la costa del monte guardando la Val Bisagno, mentre dietro la cappelletta ne parte una più sterrata che continua lungo la costa guardando la Val Polcevera. Il nostro sentiero invece inizia a metà tra le due. E' probabilmente poco visibile per via degli arbusti, ma è più facile tenere come riferimento i pali giallo/arancioni del metanodotto che percorre tutto il crinale, e ci indica la via anche meglio delle paline di legno tipiche dei sentieri di montagna.
Una volta superata la prima salita, è facile vedere come il sentiero segue il crinale in un susseguirsi di sali e scendi mai troppo impegnativi, se non per l’ultima salita che porta sul monte Alpe. Lungo questa porzione di percorso è possibile ammirare di una vista a 360 gradi che copre gli Appennini della Liguria, il mar Ligure, la costa di ponente della Liguria, le Alpi Marittime fino alle montagne della Val d’Aosta.
Terminata la salita che porta al monte Alpe, incrociamo una strada cementata e la palina dell’Alta Via dei Monti Liguri. Abbiamo proseguito per qualche centinaia di metri in direzione Nord per trovare un piano coperto dal vento dove pranzare al sacco. Da li siamo tornati indietro e abbiamo proseguito in direzione Creto seguendo il crinale e quindi l’AVML, invece che la strada cementata.
In corrispondenza di una roulotte abbiamo incrociato il sentiero AQ2: le indicazioni ci dicono che se preso scendendo a destra ci avrebbe portato nella valle del Geirato. Invece abbiamo proseguito seguendo le indicazioni verso sinistra, ossia in direzione Creto, Monte Croce, Castelluzzo e Terre Rosse. Seguendo la strada asfaltata Via ai Villini di Creto abbiamo incontrato un tornante a sinistra, dove al suo esterno abbiamo trovato la segnalazione del sentiero per Molassana. Dopo una veloce deviazione per prendere un caffè al Barcabà sul Colle di Creto, abbiamo imboccato il sentiero per Molassana, che prosegue in costa scendendo verso Cartagenova sempre ben visibile e segnalato. Si iniziano dopo poco a trovare muretti a secco e le prime abitazioni. Una volta raggiunto un bivio in corrispondenza di un laghetto abbiamo proseguito verso destra, per raggiungere dopo poche centinaia di metri via San Felice e l’abitato di Cartagenova.
Da qui è possibile rientrare a Molassana scendendo lungo via San Felice (e mulattiere che la attraversano), tramite varie mulattiere e sentieri che scendono nella valle del Geirato, oppure tramite il 477 che fa capolinea proprio a Cartagenova e poi a Molassana.
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