CORNO GRANDE - Gran Sasso- --da Campo Imperatore--
near Fonte Cerreto-(Base Funivia), Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La stagione autunnale è iniziata da qualche giorno, ma le belle giornate e le alte temperature, anche a quote elevate, ci hanno permesso di godere una escursione praticamente estiva. Sul massiccio del Gran Sasso è sempre un piacere ritornarci, poi con nuovi amici è ancora più stimolante e, comunque, le emozioni sono diverse e sempre avvincenti.
La giornata è magnifica, ideale per fare l’escursione e godersi il palcoscenico di alta montagna che si apre con l’altopiano di Campo Imperatore e prosegue, allargandosi sempre di più man mano che si sale di quota, con le cime vicine e lontane. Io con Lupo del Raparo e Cammino, abbiamo deciso di percorrere la Via Normale per raggiungere il Corno Grande 2.912 mt. S.l.m.. Seguiamo il sentiero nr. 101 che da Campo Imperatore costeggia l’orto botanico e l’osservatorio per poi intercettare il sentiero 100D per il rifugio Duca degli Abruzzi. Il panorama che si schiude è fantastico, nonostante la foschia. La parete Sud del Corno Grande si staglia imperiosa nel cielo azzurro con il sole che l’illumina, con il monte Aquila sulla destra, Campo Pericoli ricoperto dal manto erboso color ruggine, Pizzo Cefalone, Pizzo Intermesoli, la sterminata vallata di Campo Imperatore e, verso sud, il Monte Brancastello, Prena e Camicia. Percorriamo la cresta e superiamo la vetta Confalonieri (Way nr. 4) per giungere alla sella del Monte Aquila e da qui, tenendoci sulla sinistra, il sentiero nr. 103 per la sella del Brecciaio. Qest’ultimo tratto (Way: 8), da percorrere su ghiaione e in sostenuta salita è stato il primo assaggio.
Alla Sella del Brecciaio, 2.506 m, ci manteniamo a destra, comunque la direzione per seguire la via Normale è ben segnalata (waypoint: 9), mentre una targa segnala che a sinistra ha inizio la ferrata Brizio, adatta agli Escursionisti Esperti con adeguata Attrezzatura. Approdati alla “Conca degli Invalidi”, superato il percorso per le Creste, davanti ai nostri occhi si apre uno scenario incantevole con una moltitudine di escursionisti in fila a formare un lungo serpentone come se andassero in “processione” a rendere omaggio alla Croce posta in VETTA. Apprezziamo il panorama mozzafiato sul Corno Piccolo, la vista della val Maone e la ripida parete che porta prima al Calderone e in seguito al Corno Grande. Man mano l’ascesa, e in seguito la discesa, diventa sempre più impegnativa e dai 2.750 in poi il percorso diviene difficile (alpinistico) con tratti esposti e arrampicate su rocce e all’interno di canalini, per cui è necessario un adeguato allenamento e calzature idonee all’ambiente da attraversare. Arrivati al belvedere sul ghiacciaio del Calderone gli entusiasmi sono contrastanti. Da una parte le pareti a strapiombo sul ghiacciaio sono straordinarie come anche la veduta sul versante del teramano, dall’altra il Calderone (Way:15), a differenza di 3 anni addietro (in occasione della prima registrazione su Wikiloc in data 29-08-2018), è arretrato a vista d’occhio.
Arrivati in cima al TETTO degli appennini con lo sguardo che, nonostante la foschia, spazia ovunque generando la sensazione di volare in libertà, sia sulle limitrofe cime più basse sia sulla piana di Campo Imperatore, mentre la fatica è solo un lontano ricordo ampiamente ripagata dai pochi minuti che siamo riusciti a sostare nei pressi della croce, rilassarci e scrutando il mondo circostante dalla sommità.
La giornata è stata appagante per le bellezze naturali vissute e le emozioni provate, il motto da me adottato: “Raggiungere la cima è facoltativo, ritornare indietro è obbligatorio” è tassativo, per cui invito tutti a trovare il limite; poiché l’escursionismo possa essere uno sport rispettoso, sia della natura sia di se stessi.
Waypoints
Waypoint
La partenza è da Campo Imperatore con il trio: Briganteeolo, Lupo del Raparo e Sentiero.-
Intersezione
Decidiamo di seguire il sentiero 100D per il rifugio Duca degli Abruzzi per una prima sosta e gustare un caffè sulla terrazza.
Rifugio
Rifugio custodito Duca degli Abruzzi. Dalla terrazza si può ammirare la valle di Campo Imperatore, Campo Pericoli, il Gran Sasso, e le cime occidentali.
valico
Sella Monte Aquila 2.335 mt., intercettiamo il sentiero (normale) nr 103 per la vetta del Corno Occidentale.
Intersezione
Sulla sx ha inizio la diramazione per il Rifugio Garibaldi e poi val Maone e la Portella.
Intersezione
Si continua sul 103, sulla sx il sentiero conduce al Rifugio Garibaldi. Da qui a poco c'è un primo assaggio di impegnativa salita
Waypoint
Il sentiero nr 103 della c.d. via Normale che sale ripidamente verso la vetta.
Waypoint
Il panorama dai 2800 mt evidenzia una impegnativa salita/discesa con arrampicata
Ghiacciaio del Calderone
Il Calderone, Il ghiacciaio ( o meglio quel che una volta era un ghiacciaio) più a Sud d'Europa.
Corno Grande m 2.912
IL Corno Grande o vetta Occidentale è la cima più alta del massiccio montuoso del Gran Sasso monti della Laga, viene denominato tetto degli Appennini.
intersezione
Alla sella del Monte Aquila intercettiamo il sentiero sulla nostra sx per CAmpo Imperatore.
Comments (12)
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Ritornare sulla "CIMA" è sempre un piacere che genera nuove emozioni.
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Scenery
Difficult
Entusiasmante percorso!
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Difficult
OTTIMO PERCORSO.
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Difficult
Veramente un piccolo Tibet. Fantastico!
Buona montagna a tutti!
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Scenery
Very difficult
Bellissimo percorso impegnativo e gratificante. Grazie per la condivisione
@escursionisti pacati, grazie per la recensione. Buona montagna.
Ciao, l'hai classificata difficile, secondo te un escursionista normale troverebbe difficoltà?
Ho fatto il Vettore da Forca di Presta, potrebbe essere simile?
Cordiali saluti
Enzo
@enzo biancucci, l'escursione l'ho classificata difficile specificando poi nel report che: "solo dai 2.750 in poi il percorso diviene difficile (alpinistico) con tratti esposti, arrampicate su rocce e all’interno di canalini, per cui è necessario un adeguato allenamento ..." Francamente se è andato sul Vettore va anche sul Corno Grande (dislivello e distanza sono all'incirca uguali) con un po' di attenzione per i 300 mt finali, (le foto sono più significative delle parole) anche se, a mio parere, il Vettore 2.476 mt è simile al M. Velino 2.486 mt, sia come altitudine sia come morfologia del terreno. Buona montagna.
Bel percorso ben dettagliato e ottimamente documentato.io l'ho fatto al contrario ovvero scende ndo dalla vetta.per salire ho utilizzato la direttissima,se non soffri di vertigini ti consiglio di farlo con qualcuno che conosce bene il percorso.e' fattibile bisogna stare molto attenti e ti dà una scarica di adrenalina insuperabile.
@massimiliano, grazie della recensione. Salire sulla cima dalla Direttissima era in programma già dallo scorso mese, ma causa imprevisti e condizioni meteo non ottimali ho dovuto rimandare. Buona montagna.
Tutte bellissime foto. Ma con e quella in vetrina, non ne ho trovar e altre