Collesano -Gratteri - grotta grattara - abbazia San Giorgio
near Collesano, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Collesano -Gratteri - grotta grattara - abbazia San Giorgio
l'abbazioa di San Giorgio, di epoca normanna, comprendente la canonia e la chiesa. La fondazione è attribuita al pontificato di Innocenzo II (1130 al 1142 e riconosciuto in Sicilia come papa legittimo solo nel 1139), probabilmente negli anni tra il 1140 e il 1142. L'abbazia sembra tuttavia già esistente, se ad essa si riferisce una bolla del 1115, in cui il re Guglielmo I, detto il Malo, concede "alla venerabile e sacra mansione di San Giorgio dei Crateri" alcune terre di Petralia. Secondo alcuni studiosi, inoltre, i resti dell'edificio potrebbero essere attribuiti al secolo precedente.
Una bolla del 1182, di papa Lucio III riconfermava alla canonia i beni e i privilegi acquisiti all'atto della sua fondazione ed elenca le chiese a quel tempo incorporate al priorato di San Giorgio (San Leonardo d'Isnello, San Nicola di Gratteri, San Cataldo di Partinico e San Pietro in Prato di Gangi. Un diploma del 1191 con cui Tancredi d'Altavilla concede all'abbazia numerosi privilegi in memoria del padre.
quando l'abbiamo vista c'erano presenti macchine da cantiere.
Alla Grotta Grattara si accede dal pianoro di San Nicola, lungo un sentiero sinuoso, ma abbastanza praticabile. Si passa in mezzo a una pineta, fino al piccolo massiccio denominato “lazzu di vuoi” e da lì, lungo un piccolo tratto pianeggiante, si arriva alla grotta.
Questo luogo è parte integrante della storia e del folklore di Gratteri, perché nella leggenda è qui che risiede la befana: si narra che “a vecchia strina” scenda dai comignoli delle case dei gratteresi una volta l’anno, a riempire le calze di doni.
l'abbazioa di San Giorgio, di epoca normanna, comprendente la canonia e la chiesa. La fondazione è attribuita al pontificato di Innocenzo II (1130 al 1142 e riconosciuto in Sicilia come papa legittimo solo nel 1139), probabilmente negli anni tra il 1140 e il 1142. L'abbazia sembra tuttavia già esistente, se ad essa si riferisce una bolla del 1115, in cui il re Guglielmo I, detto il Malo, concede "alla venerabile e sacra mansione di San Giorgio dei Crateri" alcune terre di Petralia. Secondo alcuni studiosi, inoltre, i resti dell'edificio potrebbero essere attribuiti al secolo precedente.
Una bolla del 1182, di papa Lucio III riconfermava alla canonia i beni e i privilegi acquisiti all'atto della sua fondazione ed elenca le chiese a quel tempo incorporate al priorato di San Giorgio (San Leonardo d'Isnello, San Nicola di Gratteri, San Cataldo di Partinico e San Pietro in Prato di Gangi. Un diploma del 1191 con cui Tancredi d'Altavilla concede all'abbazia numerosi privilegi in memoria del padre.
quando l'abbiamo vista c'erano presenti macchine da cantiere.
Alla Grotta Grattara si accede dal pianoro di San Nicola, lungo un sentiero sinuoso, ma abbastanza praticabile. Si passa in mezzo a una pineta, fino al piccolo massiccio denominato “lazzu di vuoi” e da lì, lungo un piccolo tratto pianeggiante, si arriva alla grotta.
Questo luogo è parte integrante della storia e del folklore di Gratteri, perché nella leggenda è qui che risiede la befana: si narra che “a vecchia strina” scenda dai comignoli delle case dei gratteresi una volta l’anno, a riempire le calze di doni.
Waypoints
Cave
2,620 ft
Grotta grattara
Alla Grotta Grattara si accede dal pianoro di San Nicola, lungo un sentiero sinuoso, ma abbastanza praticabile. Si passa in mezzo a una pineta, fino al piccolo massiccio denominato “lazzu di vuoi” e da lì, lungo un piccolo tratto pianeggiante, si arriva alla grotta. Questo luogo è parte integrante della storia e del folklore di Gratteri, perché nella leggenda è qui che risiede la befana: si narra che “a vecchia strina” scenda dai comignoli delle case dei gratteresi una volta l’anno, a riempire le calze di doni.
Comments (2)
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Salve, l'abbeveratio in foto ha acqua potabile?
Non mi pare