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Colle Tamburo (1982 mt) dal Rifugio Guado La Melfa (1300 mt). Matese molisano.

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Trail stats

Distance
5.9 mi
Elevation gain
2,316 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,316 ft
Max elevation
6,671 ft
TrailRank 
21
Min elevation
4,397 ft
Trail type
Loop
Moving time
46 minutes
Time
6 hours 35 minutes
Coordinates
1058
Uploaded
June 19, 2022
Recorded
June 2022
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2 comments
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near Roccamandolfi, Molise (Italia)

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Itinerary description

Inizialmente si percorre una sterrata che dopo alcune centinaia di metri raggiunge e lambisce il bello e vasto pianoro chiamato Campitello di Roccamandolfi. La sterrata prosegue in leggera salita ed attraversa una fascia di bosco. Indi sbuca su un secondo pianoro meno vasto del precedente. Fino a qui avevo seguito i segnavia bianco-rossi senza problemi. Visto che però tali segnali (molti dei quali oramai stinti) sembravano puntare verso una zona di bosco che è stata oggetto di taglio, ho preferito deviare sulla mia sinistra in ripida, sassosa ma breve salita. Ho così subito incrociato una traccia proveniente da sinistra. Seguendo per pochi metri tale traccia verso destra, sono sbucato un po' più in alto di un ulteriore suggestivo pianoro. Sceso sul prato mi sono diretto a destra attraversando la distesa erbosa (sulla dx, esiste una casetta in muratura). Di fronte a me ho raggiunto un abbeveratoio in cemento nei pressi del quale vi è una palina (inclinata) che reca rudimentali indicazioni di destinazioni tra cui quella per il M. Miletto. Ho raggiunto un manufatto in cemento (opera idrica) ed ho risalito il pendio di erba e sassi alle sue spalle. Ho quindi deviato sulla mia destra a mezza costa per un centinaio di metri per riprendere poi a salire un pendio sassoso in cima al quale (quota 1525) ho finalmente visto la zona elevata della montagna ed ho ritrovato i segnavia. Qui inizia la salita vera e propria. Si costeggia un impluvio che tende a curvare verso destra (radi segnavia). Piu' in alto si percorre una sorta di gola rocciosa che sbuca in un piccolo pianoro (quota 1730) attraversato il quale si raggiunge un rudimentale riparo di pastori costituito da pietre accatastate. Da qui si riprende a salire ripidamente cercando di tenersi non lontano dal ciglio di cresta (che è sulla destra) e che conduce in vetta. Su questo tratto finale di tracciato non ho scorto alcun segnavia. Il ritorno è avvenuto per la stessa via.

Comments  (2)

  • bruno sardella Jun 23, 2022

    Salve Riccardo. metti difficoltà MEDIA. volevo chiederti se il percorso presenta particolari difficoltà o punti esposti e pericolosi. in autunno mi piacerebbe farlo, ma cerco di evitare passaggi pericolosi. grazie.

  • riccardo.adiletta Jun 24, 2022

    Il percorso da me seguito non presenta punti esposti. Saluti.

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