Colle S. Marco, Castello di Cesura e Monte Rua dalla Piana di Foce (Basanello)
near Basanello, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
In compagnia di Giuseppe ("giuseppe sette ik6den") che ha già esplorato parte di questi percorsi, abbiamo realizzato questo tracciato cercando di ripulire (per quanto possibile) i tratti di sentiero che abbiamo trovato più chiusi dalla vegetazione. Ci ha piacevolmente accompagnati la sua bellissima e affettuosa Jolie, sempre pronta a fiutare il giusto percorso e attenta a tutto.
Per salire abbiamo seguito, una parte della traccia postata su Wikiloc da Rita Ceci:
"anello-di-foce-basanello-castello-di-cesura-colle-s-marco-casaline ", che ringraziamo.
Il problema di questi antichi sentieri è che oramai vengono calpestati di rado e solo da pochi irriducibili appassionati. La flora quindi, si sta velocemente riappropriando dei luoghi. Basta pensare che solo fino a circa 50 anni fa, tutta la rete sentieristica locale conosciuta, era utilizzata e battuta almeno dagli abitanti dei paesi vicini (Casaline, Santi di Preturo, Basanello e Teora).
Dal 1° al 2° Waypoint, abbiamo cercato di percorrere (riuscendoci solo a tratti e soprattutto al ritorno) un'antica mulattiera, completamente invasa dalla vegetazione. Bypassata a destra e a sinistra nei punti più ostici, risulta ora forse un poco più percorribile (work in progress!).
Al 2° WP, si intercetta il comodo sentiero che sale e ci conduce (costeggiando un fosso) fino a ben 2 aree attrezzate per Picnic (con belle viste panoramiche) ed alla salita per la cresta delle cimette in sequenza che formano "Colle S. Marco" (Proprio sopra l'abitato di Casaline).
La cresta raggiunta, unisce appunto 4 cime in linea retta (tutte a circa 1100 Mt.) ed in breve ci porta facilmente fino all'ultima, dove sono ancora ben visibili le tracce dell'incastellamento medievale di Cesura (o Castello di Casaline). I muri perimetrali ben spessi (!) e piccoli resti delle costruzioni, resistono tenacemente vicino a corposi cumuli di pietrame che un tempo componevano gli alzati dello storico Castello.
Da questo punto, dopo un breve ristoro, siamo tornati indietro sulla nostra traccia, fino a riscendere dalla cresta per andare ad aggirare la cima denominata "Conche" (da IGM a Mt. 1042). Dopo aver aggirato questo Colle, abbiamo intercettato un visibile sentiero nel letto del Fosso. Questo ci ha portato in breve al punto più facile per l'attacco alla salita verso Monte Rua.
Anche in questo tratto, abbiamo cercato di ripercorrere una mia vecchia traccia, cercando di ripulirla nei punti + difficili.
La salita che si affronta è abbastanza ripida, ma diventa sempre più scoperta e pulita man mano che si va in alto.
Oggi il tempo non proprio bello, ci ha negato le stupende viste che di solito si possono ammirare dalle 2 cime brulle di Monte Rua.
Il leggero vento freddo e qualche goccia di pioggia, ci hanno consigliato di ridiscendere quasi subito, cercando di ripercorrere la traccia lasciata (abbiamo composto in vari punti qualche "ometto" e cercato di tagliare i rami più fastidiosi nel tracciato).
Comoda discesa (con relativa pulitura nel tratto finale) fino al punto di partenza.
Grazie a Giuseppe e al suo tenace spirito di avventura, aggiungiamo e condividiamo questo bel giro esplorativo che ci ha fatto conoscere ancor di più questi bellissimi luoghi.
WP= Abbreviativo di Waypoint
Waypoints
Rovine e resti del Castello di Cesura (o di Casaline)
I cospicui ruderi del Castello di Cesura (o di Casaline) formavano un'importante cinta fortificata del XII secolo che contribui' alla fondazione dell'Aquila. Questa tipologia di incastellamento, la ritroviamo in diverse alture e cime dei monti attorno alla conca aquilana e amiternina. Castelli e Torri, spesso rovinati/e già agli inizi della storia nella nuova "Aquila" (1254) conservano intatto il loro fascino di ruderi antichi, rimanendo caparbiamente aggrappati alla loro difficile terra. Chi più, chi meno, avrebbero senz'altro bisogno di più attenzione e cura, se non altro per cercare di preservarne le poche e affioranti strutture ed evitare cosi il loro lento ma inesorabile decadimento (leggi, sic, azzeramento totale).
Muri a secco
Lunghissimi muri a secco sono disseminati un pò ovunque, segno tangibile della frequentazione assidua e fattiva di questi luoghi, almeno fino all'immediato dopoguerra (fino agli anni '50/60). La terra da strappare alla montagna per sostentamento e l'esigenza di avere carrarecce e sentieri facilmente percorribili per una più veloce comunicazione fra le frazioni o semplicemente per procurarsi prezioso legname, sono il motivo della costruzione di questi muri a secco che ancora oggi, caparbiamente, sfidano il tempo. Spesso segnavano anche confini territoriali per il pascolo e l'agricoltura, oppure sostruzioni per sostenere il terreno vicino ai sentieri/carrarecce faticosamente tracciati. Resi oggi ancor più affascinanti perché rivestiti di morbido e verdissimo muschio, sembrano però sempre più volersi mimetizzare fra rami secchi e vegetazione sempre più predominante. Il senso di queste tracce riscoperte, è forse anche cercare di ripulirle, per poter facilmente rifrequentare ed apprezzare questi luoghi così ricchi di fascino storico e naturalistico.
Tratto di sentiero nel Fosso che mette in comunicazione 'Fossa Piana' con 'Valle Varzano' (da IGM)
Cippo di confine a parallelepipedo con simbolo e lettere scolpite
Davvero curioso questo cippo conficcato sul terreno. Posizionato appena al di sotto di Monte Rua, tale parallelepipedo è stato scolpito in tutti e 4 i lati e posizionato proprio su un piccolo pianoro con vista sulla conca amiternina. Giuseppe sostiene che forse possa trattarsi di una pietra di confine, cosa altamente probabile, visto che le lettere scolpite su 3 lati potrebbero indicare i luoghi confinanti (BT-Barete, PR-Preturo e PI-Pizzoli). Sul 4° lato, quello che guarda verso Pizzoli e la conca, c'è una croce scolpita del tutto uguale a quella da me trovata vicino a Colle S. Mauro (esattamente su Colle Collacchiolo) proprio sopra l'area archeologica dell'anfiteatro di Amiternum: https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/un-salto-indietro-nel-tempo-su-colle-s-mauro-ad-amiternum-tracciato-esplorativo-47041558
Cime di Monte Rua (Mt. 1235)
La parte sommitale di Monte Rua presenta almeno due cime più o meno di uguale altezza, chiuse ad EST da altre tre alture poco più basse, quasi a chiudere e a formare, al centro, un "cratere" (in realtà un piccolo pianoro che può contenere un pò d'acqua nel punto più depresso). L'area è praticamente brulla, ad eccezione di pochi arbusti vicino a enormi pietre su una delle due cime più alte. Nelle giornate con cielo limpido è possibile avere una vista davvero bella su tutti i monti circostanti.
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