Colle di Stroncone - Moggio
near Colle, Umbria (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Bella escursione da Colle di Stroncone a Moggio passando per il Monastero di San Simeone e la meravigliosa Abbazia di San Benedetto in Fundis.
Si parte dal parcheggio di Colle. Non conviene affatto avventurarsi con l'auto più vicino di quanto fatto in quanto le strade sono tutte mulattiere ricoperte d'asfalto; gli abitanti del luogo hanno auto piuttosto leggere in grado di risalire pendenze superiori al 20% e affrontare curve piuttosto strette. Il sentiero per il monastero è ben segnato. Lo stesso merita una visita in quanto ben tenuto e di libero accesso. Si è proseguito lungo il sentiero 626. Ce ne siamo distaccati per salire su un colle nel cercare un punto panoramico sulla valle di Terni. Tornati sul sentiero 623, abbiamo affrontato un fuori sentiero nel tentativo di raggiungere la Grotta Valle a Femmina. Purtroppo la macchia del monte è stata tagliata da qualche anno ed è diventata inaccessibile per i rovi. Abbiamo quindi piegato sul canalone destro più accessibile e superato agevolmente alcuni antichi sbarramenti di regolazione delle acque, di cui il primo particolarmente grande, quasi una diga. Abbiamo quindi proseguito senza difficoltà in direzione della strada aperta per il taglio del bosco, agganciandola più in alto. Aggirato Colle Rosso, ci siamo diretti verso Moggio passando per una splendida pozza abbeveratoio in cui abbiamo trovato personale CAI intento a segnare il sentiero con le vernici bianca e rossa. Giunti in prossimità di Moggio, ci ha accolto la meravigliosa Torre e i ruderi del castello di cui faceva parte. Attenzione alle cisterne per la raccolta dell'acqua all'interno delle mura! Abbiamo quindi pranzato alla fontana di Moggio, col bel panorama del Terminillo e della piana di Rieti. Ripreso il sentiero 624, abbiamo incrociato una piccola grotta accessibile sulla sinistra, mentre sulla destra si aveva il panorama sul lago di Ventina. Abbiamo tenuto il sentiero 624 sino alla pozza abbeveratoio WP, da cui abbiamo deviato nell'intento di guadagnare un punto panoramico sul lago di Piediluco. Questo tratto di sentiero è risultato di rara bellezza, quasi un giardino. Dopo questo scorcio, ci siamo diretti verso la meravigliosa Abbazia di San Benedetto in Fundis, operando dei fuori sentiero per accorciare il percorso. L'abbazia, e in particolare l'abside con sedile e la cripta, sono di un fascino unico. Al ritorno abbiamo anche cercato la Grotta dell'Arcagnano (una stretta diaclasi pianeggiante lunga15 m) ma senza scorgerla nel breve tempo dedicato alla sua ricerca. Impegnativo il tratto finale di strada con forte pendenza e fondo cementato. Da tornarci, magari con maggiore impegno nella ricerca delle diverse grotte della zona. Buoni passi!
Si parte dal parcheggio di Colle. Non conviene affatto avventurarsi con l'auto più vicino di quanto fatto in quanto le strade sono tutte mulattiere ricoperte d'asfalto; gli abitanti del luogo hanno auto piuttosto leggere in grado di risalire pendenze superiori al 20% e affrontare curve piuttosto strette. Il sentiero per il monastero è ben segnato. Lo stesso merita una visita in quanto ben tenuto e di libero accesso. Si è proseguito lungo il sentiero 626. Ce ne siamo distaccati per salire su un colle nel cercare un punto panoramico sulla valle di Terni. Tornati sul sentiero 623, abbiamo affrontato un fuori sentiero nel tentativo di raggiungere la Grotta Valle a Femmina. Purtroppo la macchia del monte è stata tagliata da qualche anno ed è diventata inaccessibile per i rovi. Abbiamo quindi piegato sul canalone destro più accessibile e superato agevolmente alcuni antichi sbarramenti di regolazione delle acque, di cui il primo particolarmente grande, quasi una diga. Abbiamo quindi proseguito senza difficoltà in direzione della strada aperta per il taglio del bosco, agganciandola più in alto. Aggirato Colle Rosso, ci siamo diretti verso Moggio passando per una splendida pozza abbeveratoio in cui abbiamo trovato personale CAI intento a segnare il sentiero con le vernici bianca e rossa. Giunti in prossimità di Moggio, ci ha accolto la meravigliosa Torre e i ruderi del castello di cui faceva parte. Attenzione alle cisterne per la raccolta dell'acqua all'interno delle mura! Abbiamo quindi pranzato alla fontana di Moggio, col bel panorama del Terminillo e della piana di Rieti. Ripreso il sentiero 624, abbiamo incrociato una piccola grotta accessibile sulla sinistra, mentre sulla destra si aveva il panorama sul lago di Ventina. Abbiamo tenuto il sentiero 624 sino alla pozza abbeveratoio WP, da cui abbiamo deviato nell'intento di guadagnare un punto panoramico sul lago di Piediluco. Questo tratto di sentiero è risultato di rara bellezza, quasi un giardino. Dopo questo scorcio, ci siamo diretti verso la meravigliosa Abbazia di San Benedetto in Fundis, operando dei fuori sentiero per accorciare il percorso. L'abbazia, e in particolare l'abside con sedile e la cripta, sono di un fascino unico. Al ritorno abbiamo anche cercato la Grotta dell'Arcagnano (una stretta diaclasi pianeggiante lunga15 m) ma senza scorgerla nel breve tempo dedicato alla sua ricerca. Impegnativo il tratto finale di strada con forte pendenza e fondo cementato. Da tornarci, magari con maggiore impegno nella ricerca delle diverse grotte della zona. Buoni passi!
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