Colle del Vento mt.2010 , Monte di Mezzo mt.2155 , La Montagnola mt.2014 , anello da Rio Fucino .

Torno sulla Laga , approfittando della scarsezza di neve che da queste parti normalmente la butta a secchiate . Si parcheggia poco dopo la diga di Rio Fucino e si torna leggermente indietro a piedi per prendere una evidente sterrata , prima cmnq di qualsiasi indicazione . Subito ci si addentra in bosco ove cartelli ci invitano alla prudenza per veicoli che caricano legname . Poco dopo un segnavia indica un altro sentiero per il ritorno (lo faremo ma senza successo) . All'altezza di un piccolo simpatico rifugetto viriamo su consiglio del segnavia a sinistra ove inizia il vero sentiero . La salita in bosco non e' niente male , decisa , ripida , prima dell'uscita nella localita' il Coppo , da cui si dirama anche il sentiero Italia che porta a Campotosto . Supportati dai segnavia paletti , nel grande prato del Coppo seguiamo la traccia che porta al bosco e ci introduce nel ripido tratturo che sale sul filo di cresta . Paletti verticali sono i punti di riferimento e a quota 1900 circa siamo sul filo ove un vento forte ci sferza . Poco piu' avanti la vetta non segnalata di Peschio Menicone , da cui inizia lo spettacolo del panorama sul Lago di Campotosto . Il Gran Sasso , dal Monte San Franco fino al Camicia e' di fronte a noi a tratti anche discretamente innevato . Si sale e si incontra il Colle del Vento (ed abbiamo capito perche' si chiama cosi) , segno che abbiamo superato quota 2000 mt. L'ultimo sforzo e si raggiunge la croce del Monte di Mezzo , con Campotosto sottostante . Tutte le cime della Laghetta e del Gorzano si aprono alla vista . Purtroppo non possiamo esitare per il vento e scendiamo subito in direzione della Montagnola . La discesa non e' molto ripida e chiazze di neve facilitano la nostra discesa . Meno vento e possiamo godere della vista dei Monti Gemelli e della Valle delle Cento Fonti col paese di Cesacastina . Sotto la Montagnola un laghetto ghiacciato ci invita con prudenza a qualche scatto e di li iniziamo a scendere , un po' su tratturi evidenti ma poi totalmente fuori sentiero , che ci impegna all'attraversamento di qualche fosso , per fortuna totalmente asciutto (diversamente sarebbe pericoloso vista la roccia levigata) . Dopo essere passati in un boschetto , recuperiamo un tratturo che e' quello che ci porta nuovamente al Coppo , da dove abbiamo preso la salita in bosco all'andata . Tempo di riposo prima di riprendere il cammino sul sentiero di andata . Quasi alla fine prendiamo quel segnavia segnalato all'andata come direzione al Rio Fucino , ma ci rendiamo presto conto che un reticolato ci invita a risalire sul sentiero normale . Escursione che in un periodo come questo con forte innevamento richiederebbe attrezzature e preparazioni di altro tipo . Se si segue il fuori sentiero , come abbiamo fatto , la raccomandazione e' sempre quella di essere in grado di orientarsi e superare qualche difficolta' sul terreno . Attenzione a verificare le condizioni dei laghetti ghiacciati prima di calpestarli eventualmente .