Col Visentin versante sud, alla scoperta delle antiche sorgenti: il Giro dei Fontanèi (da Previdal)
near Previdal, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Lo scopo dell'uscita odierna è quello di trovare alcune delle sorgenti che servivano allo sviluppo degli alpeggi lungo il versante sud del Col Visentin.
Tecnicamente il percorso si può dividere in due: l'andata, di facilissima percorrenza senza alcuna difficoltà, ed il ritorno con qualche passaggio "diversamente facile" e qualche incertezza d'orientamento.
L'avvicinamento avviene tramite salita in auto lungo la strada comunale che sale verso Fais, ad un certo punto in prossimità del cartello indicante Previdal Alto, si piega a sinistra e si sale su strada asfaltata fino a arrivare appunto a Previdal Alto dove si parcheggia (Pochi posti) Coordinate: https://maps.app.goo.gl/rQSGFcaGeX8X4QJD6
Si sale inizialmente su strada cementata ma la si abbandona quasi subito a favore della sentiero, segnato con 2 bolli rossi, che cala dal manto stradale e segna l'inizio del giro dei Fontanèi.
Si segue mulattiera ampia senza alcuna difficoltà, si attraversa zona boschiva e si arriva in poco tempo alla borgata di Fais (Borgo Olivi) in concomitanza con l'ex trattoria da Annibale.
Si percorrono verso sinistra su asfalto circa 200m e alla prima stradina che si snoda a sinistra si sale.
Si attraverso il borghetto, dove c'è anche la bella chiesetta di S. Antonio, e si sale dietro al caseggiato per ampia carrabile che torna in direzione sud.
Si prosegue sulla carrabile fino a che si trova sulla destra chiara indicazione a salire (c'è un lavandino/abbeveratoio appoggiato a terra) e si sale ora su mulattiera molto erta.
Si segue precisamente la traccia ben battuta a terra, segnalata con molti (troppi) bolli rossi, la progressione è sempre logica non c'è possibilità di sbagliare.
Seguendo la via senza mai prendere alcuna deviazione si arriva in poco tempo al primo "fontanèl" del giro, da Tabacco si evince nomenclatura "Fontanel del Caglierói".
Da qui si prosegue per logica via e si arriva in poco tempo ad un bel landro che appare all'improvviso agli occhi, meritevole di qualche scatto ed una visita veloce.
Proseguendo si arriva ad un crocevia dove la bollinatura principale invita a scendere a sinistra ma il nostro tour oggi prevede di salire a destra su sentiero poco battuto ma cmq in linea di massima intuibile, che entra in una sorta di gola; aiutandosi con i bolli che riappaiono dopo qualche decina di metri si sale fino ad intersecare la strada che porta a Casera Della Colletta, da qui si segue a sinistra su evidente traccia e si sale velocemente fino ad un altro fontanèl.
Si lascia sulla destra la sorgente e ci si dirige verso la zona sovrastante, dove si incontra un traverso un po' esposto che tende a buttare un po' fuori ma c'è un cordino d'aiuto.
Usciti sulla strada che scende da nord, in concomitanza di una bella casetta, si inizia la fase di rientro.
Si scende su cementata che si lascia dopo qualche decine di metri a favore del sentiero che scende a sinistra (che è anche una ippovia, TV5).
Il sentiero è comodo ed ampio, e sfocia quasi subito su una sterrata che dobbiamo prendere in discesa verso sinistra, si scende velocemente incontrando una serie di casere fino ad una di esse (wonderful cottage) dove bisogna entrare a una sbarra, e seguire traccia verso nord.
Qui porre attenzione ⚠️ e seguire la traccia gps (o di qualche cartina) in quanto la mulattiera diventa stretta, scivolosa ed a tratti impegnativa, non uscire dal sentiero in quanto a dx c'è un salto di circa 30m.
Ci si incanala in un impluvio dove sono stati sistemati un paio di cavi metallici che aiutano ad attraversare il sentiero che sta esattamente sopra ad un paio di cascatelle, cmq niente di impegnativo.
(Oggi sono mi sono calato una 50ina di metri per andare ad osservare e fotografare la cascata d'acqua di cui sopra, ma in questa stagione meglio evitare perché le loppe bagnate diventano assai insidiose ed è facile scivolare)
Si prosegue quindi la via del rientro ed è proprio poco dopo che si incontra qualche difficoltà nell'orientamento; la bollinatura si fa più esigua ed in prossimità di un piccolo fazzoletto di terra scavata bisogna piegare a destra, mentre noi quest'oggi siamo proseguiti dritti fino ad una casera, ed essendoci resi conto di aver sbagliato ci siamo calati per almeno 150m fuori traccia, cmq niente di difficile.
Ritrovata la traccia persa qualche minuto prima si scende ora a sx seguendo i pochi bolli presenti, prestare attenzione a qualche deviazione non proprio immediata da captare ed a qualche smottamento che è meglio attraversare velocemente, si giunge ai ruderi di Casera Pianei, si sale dietro a dei rovi e si punta verso Casera del Camp che segna la fine della mulattiera ed il ritorno alla strada.
Scendendo dalla casera su strada carrabile, si vede ad un certo punto lato strada il cartello che invita a scendere con scritto "FONTANEL N1", potrebbe passare inosservato scendendo, molto più facile notarlo salendo.
Ci si cala una 20 di metri e si arriva ad un bellissimo sistema di raccolta acqua, protetto da una struttura a casetta, sistemata nel 2011 da Gianni Segat ed amici (come recita targhetta affissa lato porta) - l'acqua sgorga dalle rocce calcaree e cade dentro a dei vasi di raccolta che la incanalano poi in un tubo collegato all'esterno che scende a valle.
L'ultimo tratto di rientro continua su ampia strada cementata che scende fino a ritrovare la via dell'andata per poi chiudere l'anello dopo 200m.
Conclusioni: uscita da considerarsi (in linea di massima) di moderata difficoltà, moderato sviluppo sia altimetrico che in lunghezza; regala però grandi soddisfazioni lato paesaggistico e storico-ambientale.
Copertura telefonica scarsa, quasi assente
Diversi punti acqua (stagioni fredde)
Passo odierno molto lento.
DISCLAIMER: Purtroppo all’interno del landro ed all’interno dell’ultimo fontanel il mio cell ha perso segnale gps impazzendo e ha tirato linee a casaccio, non consideratele.
Tecnicamente il percorso si può dividere in due: l'andata, di facilissima percorrenza senza alcuna difficoltà, ed il ritorno con qualche passaggio "diversamente facile" e qualche incertezza d'orientamento.
L'avvicinamento avviene tramite salita in auto lungo la strada comunale che sale verso Fais, ad un certo punto in prossimità del cartello indicante Previdal Alto, si piega a sinistra e si sale su strada asfaltata fino a arrivare appunto a Previdal Alto dove si parcheggia (Pochi posti) Coordinate: https://maps.app.goo.gl/rQSGFcaGeX8X4QJD6
Si sale inizialmente su strada cementata ma la si abbandona quasi subito a favore della sentiero, segnato con 2 bolli rossi, che cala dal manto stradale e segna l'inizio del giro dei Fontanèi.
Si segue mulattiera ampia senza alcuna difficoltà, si attraversa zona boschiva e si arriva in poco tempo alla borgata di Fais (Borgo Olivi) in concomitanza con l'ex trattoria da Annibale.
Si percorrono verso sinistra su asfalto circa 200m e alla prima stradina che si snoda a sinistra si sale.
Si attraverso il borghetto, dove c'è anche la bella chiesetta di S. Antonio, e si sale dietro al caseggiato per ampia carrabile che torna in direzione sud.
Si prosegue sulla carrabile fino a che si trova sulla destra chiara indicazione a salire (c'è un lavandino/abbeveratoio appoggiato a terra) e si sale ora su mulattiera molto erta.
Si segue precisamente la traccia ben battuta a terra, segnalata con molti (troppi) bolli rossi, la progressione è sempre logica non c'è possibilità di sbagliare.
Seguendo la via senza mai prendere alcuna deviazione si arriva in poco tempo al primo "fontanèl" del giro, da Tabacco si evince nomenclatura "Fontanel del Caglierói".
Da qui si prosegue per logica via e si arriva in poco tempo ad un bel landro che appare all'improvviso agli occhi, meritevole di qualche scatto ed una visita veloce.
Proseguendo si arriva ad un crocevia dove la bollinatura principale invita a scendere a sinistra ma il nostro tour oggi prevede di salire a destra su sentiero poco battuto ma cmq in linea di massima intuibile, che entra in una sorta di gola; aiutandosi con i bolli che riappaiono dopo qualche decina di metri si sale fino ad intersecare la strada che porta a Casera Della Colletta, da qui si segue a sinistra su evidente traccia e si sale velocemente fino ad un altro fontanèl.
Si lascia sulla destra la sorgente e ci si dirige verso la zona sovrastante, dove si incontra un traverso un po' esposto che tende a buttare un po' fuori ma c'è un cordino d'aiuto.
Usciti sulla strada che scende da nord, in concomitanza di una bella casetta, si inizia la fase di rientro.
Si scende su cementata che si lascia dopo qualche decine di metri a favore del sentiero che scende a sinistra (che è anche una ippovia, TV5).
Il sentiero è comodo ed ampio, e sfocia quasi subito su una sterrata che dobbiamo prendere in discesa verso sinistra, si scende velocemente incontrando una serie di casere fino ad una di esse (wonderful cottage) dove bisogna entrare a una sbarra, e seguire traccia verso nord.
Qui porre attenzione ⚠️ e seguire la traccia gps (o di qualche cartina) in quanto la mulattiera diventa stretta, scivolosa ed a tratti impegnativa, non uscire dal sentiero in quanto a dx c'è un salto di circa 30m.
Ci si incanala in un impluvio dove sono stati sistemati un paio di cavi metallici che aiutano ad attraversare il sentiero che sta esattamente sopra ad un paio di cascatelle, cmq niente di impegnativo.
(Oggi sono mi sono calato una 50ina di metri per andare ad osservare e fotografare la cascata d'acqua di cui sopra, ma in questa stagione meglio evitare perché le loppe bagnate diventano assai insidiose ed è facile scivolare)
Si prosegue quindi la via del rientro ed è proprio poco dopo che si incontra qualche difficoltà nell'orientamento; la bollinatura si fa più esigua ed in prossimità di un piccolo fazzoletto di terra scavata bisogna piegare a destra, mentre noi quest'oggi siamo proseguiti dritti fino ad una casera, ed essendoci resi conto di aver sbagliato ci siamo calati per almeno 150m fuori traccia, cmq niente di difficile.
Ritrovata la traccia persa qualche minuto prima si scende ora a sx seguendo i pochi bolli presenti, prestare attenzione a qualche deviazione non proprio immediata da captare ed a qualche smottamento che è meglio attraversare velocemente, si giunge ai ruderi di Casera Pianei, si sale dietro a dei rovi e si punta verso Casera del Camp che segna la fine della mulattiera ed il ritorno alla strada.
Scendendo dalla casera su strada carrabile, si vede ad un certo punto lato strada il cartello che invita a scendere con scritto "FONTANEL N1", potrebbe passare inosservato scendendo, molto più facile notarlo salendo.
Ci si cala una 20 di metri e si arriva ad un bellissimo sistema di raccolta acqua, protetto da una struttura a casetta, sistemata nel 2011 da Gianni Segat ed amici (come recita targhetta affissa lato porta) - l'acqua sgorga dalle rocce calcaree e cade dentro a dei vasi di raccolta che la incanalano poi in un tubo collegato all'esterno che scende a valle.
L'ultimo tratto di rientro continua su ampia strada cementata che scende fino a ritrovare la via dell'andata per poi chiudere l'anello dopo 200m.
Conclusioni: uscita da considerarsi (in linea di massima) di moderata difficoltà, moderato sviluppo sia altimetrico che in lunghezza; regala però grandi soddisfazioni lato paesaggistico e storico-ambientale.
Copertura telefonica scarsa, quasi assente
Diversi punti acqua (stagioni fredde)
Passo odierno molto lento.
DISCLAIMER: Purtroppo all’interno del landro ed all’interno dell’ultimo fontanel il mio cell ha perso segnale gps impazzendo e ha tirato linee a casaccio, non consideratele.
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