Col San Martino - Col Moliana - Col Mongarda
near Colbertaldo, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Col San Martino - Via Canal Vecchio - Riva dei Frati - Pè de Moliana - Casera Ghizzo - cima Col Moliana - sentiero 1016 - Casere dei Polenta - cima Colle di Costa Grande - cima Col Mongarda (418 m) - Via Scandolera - Via Canal Vecchio - Col San Martino
Piacevole itinerario collinare che si sviluppa sulla parte occidentale della lunga dorsale pedemontana tra Vittorio Veneto e Vidor. Punto di partenza e arrivo è la chiesetta di San Martino, caratteristico tempietto a pianta ottagonale posto sull'omonimo colle da cui deriva il nome di questa frazione (Col San Martino). Da qui si scende di poche decine di metri per imboccare a sinistra Via Canal Vecchio. La si percorre in direzione N per circa 300 m, girando a sinistra su una strada laterale che costeggia il lato settentrionale del colle, ai piedi del quale sono visibili due piccole caverne riconducibili alla Grande Guerra ed utilizzate dall'esercito austro-ungarico come ricovero. Si percorre tutta la strada per circa 500 m fino a raggiungere un ampio tornante nei pressi di una biforcazione. Qui si tiene la destra risalendo la strada che si inerpica tra i vigneti, alternando tratti cementati ad altri sterrati. Si prosegue in direzione ovest lungo la Riva dei Frati tagliando il versante sud del Col Moliana (Pè de Moliana). Mantendo fede alla traccia più intuitiva e marcata si inizia ad aggirare il versante ovest del colle, mentre ai nostri piedi si aprono gli splendidi terrazzamenti che entrano nel Vallon dei Romit. Laddove la mulattiera inizia a scendere, si abbandona la via salendo su traccia di sentiero che si stacca a destra tra gli alberi. Ha inizio così un single track a mezzacosta che supera prima una piccola vasca in muratura, quindi raggiunge la sella di divisione tra il Col Moliana e il Col Mongarda, riconoscibile dalla presenza di Casera Ghizzo. Da qui si può effettuare una breve deviazione per la cima di Col Moliana prendendo il largo sentiero che sale a destra (indicato). Purtroppo la fitta vegetazione non consente alcuna visuale. Ritornando sui nostri passi fino alla sella si prosegue in direzione SE riprendendo il sentiero 1016 che passa dietro la casera. Giunti in breve alla biforcazione nei pressi di alcuni ruderi (Casera di Martin de la Bia) si gira a sinistra su stretto sentiero che porta a sfiorare la strada che sale da Guia. Ignorato l'asfalto si prosegue su sentiero fino alle Casere dei Polenta, da cui si apre la visuale verso il Col Moliana. Portandoci a sinistra delle due case si prende il sentiero che si stacca in netta salita. Aggirata la base del Colle di Costa Grande si giunge ad una nuova sella, dove sono presenti due abitazioni di recente costruzione. Da qui è d'obbligo una rapida deviazione a destra verso la cima. Dalla croce di vetta si può ammirare una bellissima visuale: in primo piano, verso nord, il paese di Guia e sullo sfondo quello di Combai. Di fronte a noi il massiccio del Cesen e più a ovest quello del Grappa. Proseguendo verso sud i Colli Asolani, quelli Berici e il Montello. Scesi nuovamente alla sella si continua il percorso in direzione SO seguendo il segnavia bianco/rosso e facendo tappa al successivo Col Mongarda, caratterizzato dal rudere di una vecchia altana di caccia. Scesi sul versante opposto si attraversano i vigneti fino ad una nuova sella. Da qui si svolta a sinistra in direzione sud scendendo lungo la strada per stretti tornanti. Arrivati al fondovalle, in prossimità di un piccolo torrente, si gira a sinistra percorrendo il lato nord della sovrastante Slavina Rossa. Arrivati a poche centinaia di metri dalla provinciale, si devia a sinistra lungo una strada privata tra i vigneti che costeggia la recinzione di una abitazione. Ci si immette a sinistra su via Scandolera risalendola verso nord. Al successivo bivio si gira a destra in salita su strada cementata. Pochi metri dopo, in corrispondenza della curva a gomito, si risale tra i vigneti puntando la linea di massima pendenza. Dopo aver scollinato si affrontano un paio di curve su strada bianca che riporta alla biforcazione incontrata in precedenza.
Piacevole itinerario collinare che si sviluppa sulla parte occidentale della lunga dorsale pedemontana tra Vittorio Veneto e Vidor. Punto di partenza e arrivo è la chiesetta di San Martino, caratteristico tempietto a pianta ottagonale posto sull'omonimo colle da cui deriva il nome di questa frazione (Col San Martino). Da qui si scende di poche decine di metri per imboccare a sinistra Via Canal Vecchio. La si percorre in direzione N per circa 300 m, girando a sinistra su una strada laterale che costeggia il lato settentrionale del colle, ai piedi del quale sono visibili due piccole caverne riconducibili alla Grande Guerra ed utilizzate dall'esercito austro-ungarico come ricovero. Si percorre tutta la strada per circa 500 m fino a raggiungere un ampio tornante nei pressi di una biforcazione. Qui si tiene la destra risalendo la strada che si inerpica tra i vigneti, alternando tratti cementati ad altri sterrati. Si prosegue in direzione ovest lungo la Riva dei Frati tagliando il versante sud del Col Moliana (Pè de Moliana). Mantendo fede alla traccia più intuitiva e marcata si inizia ad aggirare il versante ovest del colle, mentre ai nostri piedi si aprono gli splendidi terrazzamenti che entrano nel Vallon dei Romit. Laddove la mulattiera inizia a scendere, si abbandona la via salendo su traccia di sentiero che si stacca a destra tra gli alberi. Ha inizio così un single track a mezzacosta che supera prima una piccola vasca in muratura, quindi raggiunge la sella di divisione tra il Col Moliana e il Col Mongarda, riconoscibile dalla presenza di Casera Ghizzo. Da qui si può effettuare una breve deviazione per la cima di Col Moliana prendendo il largo sentiero che sale a destra (indicato). Purtroppo la fitta vegetazione non consente alcuna visuale. Ritornando sui nostri passi fino alla sella si prosegue in direzione SE riprendendo il sentiero 1016 che passa dietro la casera. Giunti in breve alla biforcazione nei pressi di alcuni ruderi (Casera di Martin de la Bia) si gira a sinistra su stretto sentiero che porta a sfiorare la strada che sale da Guia. Ignorato l'asfalto si prosegue su sentiero fino alle Casere dei Polenta, da cui si apre la visuale verso il Col Moliana. Portandoci a sinistra delle due case si prende il sentiero che si stacca in netta salita. Aggirata la base del Colle di Costa Grande si giunge ad una nuova sella, dove sono presenti due abitazioni di recente costruzione. Da qui è d'obbligo una rapida deviazione a destra verso la cima. Dalla croce di vetta si può ammirare una bellissima visuale: in primo piano, verso nord, il paese di Guia e sullo sfondo quello di Combai. Di fronte a noi il massiccio del Cesen e più a ovest quello del Grappa. Proseguendo verso sud i Colli Asolani, quelli Berici e il Montello. Scesi nuovamente alla sella si continua il percorso in direzione SO seguendo il segnavia bianco/rosso e facendo tappa al successivo Col Mongarda, caratterizzato dal rudere di una vecchia altana di caccia. Scesi sul versante opposto si attraversano i vigneti fino ad una nuova sella. Da qui si svolta a sinistra in direzione sud scendendo lungo la strada per stretti tornanti. Arrivati al fondovalle, in prossimità di un piccolo torrente, si gira a sinistra percorrendo il lato nord della sovrastante Slavina Rossa. Arrivati a poche centinaia di metri dalla provinciale, si devia a sinistra lungo una strada privata tra i vigneti che costeggia la recinzione di una abitazione. Ci si immette a sinistra su via Scandolera risalendola verso nord. Al successivo bivio si gira a destra in salita su strada cementata. Pochi metri dopo, in corrispondenza della curva a gomito, si risale tra i vigneti puntando la linea di massima pendenza. Dopo aver scollinato si affrontano un paio di curve su strada bianca che riporta alla biforcazione incontrata in precedenza.
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