Col Rodella Sassopiatto Val Duron Canazei
near Fossel, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Itinerary description
Da Col Rodella ci incamminiamo verso il Rifugio Des Alpes sperando che il Sassopiatto si tolga il colbacco fatto di nuvole.
Su sentiero prima un po' in discesa e poi in falsopiano che lambisce la montagna sulla destra ci incamminiamo verso il Rifugio Friedrich August che espone i suoi rinomati ed appetitosi bomboloni in bella mostra. Il sentiero prosegue tra i prati verdi delle collinette.
Si attraversa un guado e si passa nell'altro versante per raggiungere il Rifugio Pertini. Ora si prosegue su sentiero che affianca le pareti rocciose e dopo una breve salitella si arriva al Rifugio Sassopiatto.
Bando alle chiacchiere, troppi rifugi, ora inizia la salita vera prima su sentiero di terra con canalette di legno per far defluire più agevolmente la pioggia: il sentiero è affiancato da rari spruzzi di erba, poi a tratti acciottolato e infine con pietre, rocce, massi all'infinito. Si continua in salita mentre il via vai di escursionisti, anche privi di zaini, si fa intenso. Si prosegue e dopo un ultimo sforzo, tra rocce a strapiombo e passaggi di facile arrampicata, si arriva alla desiderata vetta con la sua croce maestosa. Le pareti solenni del Sassolungo si mostrano e incutono timore.
Il forte vento ci costringe a scendere e iniziamo la discesa con attenzione fino a trovare un ristoro al Rifugio Sassopiatto. Si prosegue nel bosco della Val Duron e si arriva al Rifugio Micheluzzi (ci sono navette a pagamento per Campitello di Fassa). L'orgoglio per la conquista della vetta del Sassopiatto ci ha fornito ulteriore energia per continuare e proseguiamo su carrareccia ma con un po' di tristezza nel vedere il bosco malato.
Arriviamo a Campitello e continuiamo fino a Canazei.
Trekking con Michela e tanti altri.
Su sentiero prima un po' in discesa e poi in falsopiano che lambisce la montagna sulla destra ci incamminiamo verso il Rifugio Friedrich August che espone i suoi rinomati ed appetitosi bomboloni in bella mostra. Il sentiero prosegue tra i prati verdi delle collinette.
Si attraversa un guado e si passa nell'altro versante per raggiungere il Rifugio Pertini. Ora si prosegue su sentiero che affianca le pareti rocciose e dopo una breve salitella si arriva al Rifugio Sassopiatto.
Bando alle chiacchiere, troppi rifugi, ora inizia la salita vera prima su sentiero di terra con canalette di legno per far defluire più agevolmente la pioggia: il sentiero è affiancato da rari spruzzi di erba, poi a tratti acciottolato e infine con pietre, rocce, massi all'infinito. Si continua in salita mentre il via vai di escursionisti, anche privi di zaini, si fa intenso. Si prosegue e dopo un ultimo sforzo, tra rocce a strapiombo e passaggi di facile arrampicata, si arriva alla desiderata vetta con la sua croce maestosa. Le pareti solenni del Sassolungo si mostrano e incutono timore.
Il forte vento ci costringe a scendere e iniziamo la discesa con attenzione fino a trovare un ristoro al Rifugio Sassopiatto. Si prosegue nel bosco della Val Duron e si arriva al Rifugio Micheluzzi (ci sono navette a pagamento per Campitello di Fassa). L'orgoglio per la conquista della vetta del Sassopiatto ci ha fornito ulteriore energia per continuare e proseguiamo su carrareccia ma con un po' di tristezza nel vedere il bosco malato.
Arriviamo a Campitello e continuiamo fino a Canazei.
Trekking con Michela e tanti altri.
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