Activity

Circhi glaciali dell'Aquilana e Colle Tamburo da Rifugio Guado La Melfa

Download

Trail photos

Photo ofCirchi glaciali dell'Aquilana e Colle Tamburo da Rifugio Guado La Melfa Photo ofCirchi glaciali dell'Aquilana e Colle Tamburo da Rifugio Guado La Melfa Photo ofCirchi glaciali dell'Aquilana e Colle Tamburo da Rifugio Guado La Melfa

Author

Trail stats

Distance
8.77 mi
Elevation gain
3,671 ft
Technical difficulty
Experts only
Elevation loss
3,671 ft
Max elevation
6,502 ft
TrailRank 
34
Min elevation
6,502 ft
Trail type
Loop
Time
10 hours 23 minutes
Coordinates
1867
Uploaded
June 22, 2023
Recorded
June 2023
Be the first to clap
Share

near Roccamandolfi, Molise (Italia)

Viewed 43 times, downloaded 2 times

Trail photos

Photo ofCirchi glaciali dell'Aquilana e Colle Tamburo da Rifugio Guado La Melfa Photo ofCirchi glaciali dell'Aquilana e Colle Tamburo da Rifugio Guado La Melfa Photo ofCirchi glaciali dell'Aquilana e Colle Tamburo da Rifugio Guado La Melfa

Itinerary description

Percorso ad anello fatto con la sezione CAI di Campobasso. Il seguente testo è ripreso dalla scheda escursione, redatta dalla Sezione.
La prima dell'escursione parte, su quote che variano dai 1500m fino oltre i 1600m, attraversa a mezza costa i circhi glaciali del Folumbrico e del Fondacone; la seconda parte, su altezze decisamente più elevate che superano i 1900m, sale sulla dorsale montana compresa tra Forca di Cane e Colle Tamburo.

Da Roccamandolfi per carrozzabile si raggiunge il Rifugio di Guado la Melfa (1302m), aperto, dove è possibile parcheggiare.
Ci si incammina su una carrareccia in direzione E per il sentiero n.100-DM, che si mantiene sul margine esterno sn del pianoro.
Dopo circa 0,15h, raggiunto il pianoro Cesa Cala Castrilli (1358m), si abbandona la carrareccia e si svolta verso sx, per imboccare il sentiero che, inoltrandosi nel bosco, ci conduce davanti ai ruderi della Postierla del Soldato (1412m), piccola caserma della Guardia Nazionale costruita alla fine dell’800 per cercare di arginare il fenomeno del brigantaggio che nel territorio di Roccamandolfi si era diffuso notevolmente.

Dalla postierla si scende rapidamente imboccando una sterrata fino alle Masserie Valli Secche (1430m) altro grande pianoro, dove sono presenti numerosi stazzi di pecore, un abbeveratoio e un rifugio pastorale.

Abbandonato il sentiero n.100-DM, si continua a salire in direzione S-SE su una costa scoperta per entrare nel primo circo glaciale del Folumbrico (1657m). E' evidente la forte azione erosiva dei ghiacci esercita sul calcare delle strapiombanti pareti rocciose esposte a N, confermata dalla presenza dei conoidi che partono alle basi delle pareti.

Si prosegue in direzione E su una traccia appena visibile sui ghiaioni fino a raggiungere
l’ingresso al secondo circo del Folumbrico (1637m), di dimensioni maggiori rispetto al primo (circa 200m di diametro) e più impegnativo nell’attraversamento dei conoidi fluvioglaciali.
Si sale in diagonale, sempre verso E, su un costone roccioso (circa 1735m) oltre il quale è la valle del Fondacone che ha al centro del circo glaciale due guglie, dette Campanarielli (1677, quello di monte).
Rimanendo a mezza costa, sul lato dx del circo, si scende sfruttando una traccia scavata nelle pareti che lo circondano per raggiungere (a monte delle due guglie) la località Arca di Pane (1630m), luogo in cui i pastori solevano fermarsi per rifocillarsi e per dissetarsi visto la presenza di una piccola sorgiva, sita nel greto di un canale. Sottostante tale località, si apre una profondissima forra, detta lo Scaricatur, sede di nevai anche in stagione avanzata.

Il sentiero ora sale sotto le imponenti pareti di sx del circo su un breve ghiaione molto ripido, che a valle precipita dentro lo Scarcatur.
Oltre il ghiaione si sale su una diagonale molto esposta a valle su terrazzamenti rocciosi scavati in alcuni punti dai pastori locali per consentire il transito delle pecore per i pascoli più alti della Soda (1529m e ancor più in alto gli Stazzi di Campitelletti, 1800m).

Usciti in cresta, si risale, in direzione SO, una costa molto brulla che domina l’intera valle del Fondacone.
Si guadagna repentinamente quota sino a Forca di Cane (1930m), sella interposta tra M.Miletto (2050m) e il Colle Tamburo (1982m) dove si incrociano diversi sentieri (il n.100-DM, il n.102, il n.100 e raccordo per il n.106 e il n.13-D del settore campano).

Imboccando il sentiero n.100-DM, si segue la bella e panoramica dorsale montana in direzione O e si svetta sulla cima brulla e rocciosa di Colle Tamburo (1982m, detto anche monte Telegrafico), chiamato così probabilmente perché un tempo si soleva radunare le mandrie di animali dalle valli sottostanti a suon di tamburo.
Dalla cima il panorama è veramente suggestivo, aperto sino alle coste dell’Adriatico ad E e del Tirreno ad O con il Vesuvio, il Golfo di Napoli, Ischia e a NE svetta imponente il Gran Sasso.
La discesa, prosegue sul sentiero n.100-DM,
E' bene munirsi di una buona scorta di acqua: lungo il percorso non ci sono sorgenti.

Comments

    You can or this trail