Cima Zufallspitze (3757 m) dal Rifugio Larcher al Cevedale
near Casere Alte, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Rifugio Larcher al Cevedale - sentiero 103 - La Forcola - cima Cevedale - Zufallspitze (3757 m) - La Forcola - sentiero 103 - Rifugio Larcher al Cevedale - sentiero 102 - Malga Mare
Dal rifugio si percorre il facile sentiero 103 che aggira a sx il dosso roccioso per un largo canale e si eleva rapidamente nel tratto finale fino alla forcella della Forcola, poco sopra quota 3000 m (1h 15'). Giunti al passo si apre la vista sulla Vedretta della Forcola e del Cevedale verso la Val Martello. Da qui inizia il lungo tratto di cresta in direzione ovest. Mantendosi sul lato del ghiacciaio si prosegue per circa 1 km e mezzo in vista degli ometti cercando il passaggio meno ostico tra rocce e roccioni (brevi passaggi di I-II° grado). Terminata questa prima parte si giunge ad uno strappo di circa 200 m che rimonta la dorsale di un ripido costone. Cercando la linea di salita più semplice tra sfasciumi e rocce si giunge a quota 3400 metri, dove la dorsale diventa ampia e facile, anche se non mancano alcuni passaggi obbligati a ridosso del baratro sulla Vedretta della Forcola. Al termine di questa dorsale rocciosa si attraversa senza difficoltà un tratto piano di ghiacciaio innevato (circa 200 metri). Segue il tratto roccioso più ripido che rimonta la dorsale sud est finale, con delle placconate inclinate che vanno affrontate con attenzione. Alterna alcuni passaggi di I° grado ad altri passaggi obbligati per cresta affilata con discreti strapiombi ai lati. Necessario passo sicuro, attenzione e lucidità che, a queste quote e con la fatica della salita, non sempre sono scontati. Un ultimo tratto roccioso conduce infine all’angusta cima con croce di vetta. Rientro al Rifugio Larcher per la stessa via di salita, con possibilità di evitare l'ultimo tratto di cresta mantenendosi ai margini del ghiacciaio. Successiva discesa a Malga Mare per comodo sentiero 102 percorso all'andata.
NOTE: lo Zufallspitze è la vetta “gemella” del Cevedale, di soli 12 metri inferiore e da cui dista circa 500-600 metri in linea d’aria. La via di salita normale per dorsale SE è abbastanza facile, anche se non banale, con qualche breve tratto esposto. Nell’ultima parte si percorrono delle placconate di roccia inclinate che richiedono attenzione. In tarda estate e fino ai primi di settembre la via è normalmente pulita dalla neve e non occorrono ramponi anche se è consigliabile averli con sé per la possibile presenza di tratti innevati o ghiacciati. La difficoltà maggiore di questa ascensione, riservata comunque ad escursionisti esperti, è rappresentata dall’alta quota e dalla sua lunghezza; necessaria un’ottima forma fisica e adeguato allenamento, passo sicuro e assenza di vertigini.
Dal rifugio si percorre il facile sentiero 103 che aggira a sx il dosso roccioso per un largo canale e si eleva rapidamente nel tratto finale fino alla forcella della Forcola, poco sopra quota 3000 m (1h 15'). Giunti al passo si apre la vista sulla Vedretta della Forcola e del Cevedale verso la Val Martello. Da qui inizia il lungo tratto di cresta in direzione ovest. Mantendosi sul lato del ghiacciaio si prosegue per circa 1 km e mezzo in vista degli ometti cercando il passaggio meno ostico tra rocce e roccioni (brevi passaggi di I-II° grado). Terminata questa prima parte si giunge ad uno strappo di circa 200 m che rimonta la dorsale di un ripido costone. Cercando la linea di salita più semplice tra sfasciumi e rocce si giunge a quota 3400 metri, dove la dorsale diventa ampia e facile, anche se non mancano alcuni passaggi obbligati a ridosso del baratro sulla Vedretta della Forcola. Al termine di questa dorsale rocciosa si attraversa senza difficoltà un tratto piano di ghiacciaio innevato (circa 200 metri). Segue il tratto roccioso più ripido che rimonta la dorsale sud est finale, con delle placconate inclinate che vanno affrontate con attenzione. Alterna alcuni passaggi di I° grado ad altri passaggi obbligati per cresta affilata con discreti strapiombi ai lati. Necessario passo sicuro, attenzione e lucidità che, a queste quote e con la fatica della salita, non sempre sono scontati. Un ultimo tratto roccioso conduce infine all’angusta cima con croce di vetta. Rientro al Rifugio Larcher per la stessa via di salita, con possibilità di evitare l'ultimo tratto di cresta mantenendosi ai margini del ghiacciaio. Successiva discesa a Malga Mare per comodo sentiero 102 percorso all'andata.
NOTE: lo Zufallspitze è la vetta “gemella” del Cevedale, di soli 12 metri inferiore e da cui dista circa 500-600 metri in linea d’aria. La via di salita normale per dorsale SE è abbastanza facile, anche se non banale, con qualche breve tratto esposto. Nell’ultima parte si percorrono delle placconate di roccia inclinate che richiedono attenzione. In tarda estate e fino ai primi di settembre la via è normalmente pulita dalla neve e non occorrono ramponi anche se è consigliabile averli con sé per la possibile presenza di tratti innevati o ghiacciati. La difficoltà maggiore di questa ascensione, riservata comunque ad escursionisti esperti, è rappresentata dall’alta quota e dalla sua lunghezza; necessaria un’ottima forma fisica e adeguato allenamento, passo sicuro e assenza di vertigini.
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