Cima Vallevona dal Santuario di S. Maria dei Bisognosi
near Santa Maria dei Bisognosi, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione sui Monti Carseolani, un sottogruppo montuoso dell'Appennino abruzzese, situati a cavallo tra Abruzzo e Lazio, che prendono il nome dal comune di Carsoli. La Cima di Vallevona, massima elevazione della conformazione montuosa è raggiungibile dal santuario di Santa Maria dei Bisognosi con una lunga e passeggiata in cresta che regala spettacolari panorami a 360gradi.
Si parte dal Santuario di Santa Maria dei Bisognosi, conosciuto anche come il Santuario della Madonna del Monte, situato a quota 1043 mt. sul monte Serra Secca al confine tra i comuni di Pereto e Rocca di Botte. Il santuario, secondo la tradizione, è stato eretto dagli abitanti di Pereto e Rocca di Botte nell'anno 608 d.C. nel luogo in cui la statua lignea della Madonna era stata trasportata da Siviglia, in Spagna-
Nei pressi del sito religioso abbiamo intercettato il sentiero che a mezzacosta lungo le pendici del rilievo inizia a salire nel bosco e subito ci mostra, da un lato, una splendida vista del borgo di Pereto dall’alto mentre in lontananza si vede molto nitidamente il Monte Terminillo innevato. Si continua a percorrere il sentiero, sempre segnato con segni bianco-rossi, tra querce e faggi fino ad arrivare al Prato dei Frati situato a quota 1.400 circa, dove si dirama il Sentiero 3A che al ritorno seguiremo. Intanto compare la neve che aggiunge un tocco magico all’incantevole paesaggio ma, inevitabilmente per proseguire in sicurezza e asciutti, abbiamo dovuto calzare ramponi e ghette.
Lungo il percorso abbiamo trovate fresche tracce di animali selvatici (deiezioni e impronte di cervidi) mentre più avanti si sono materializzati due cavalli che cercano di scovare dell’erba non coperta dal manto bianco. L’ascesa con la neve è divertente, ma anche un po’ impegnativa lungo ripide salite tra alberi almeno fino a raggiungere l’altimetria dei 1800 mt.
Il manto bianco è aumentato di spessore ma oramai siamo sulla cresta che nel più assoluto silenzio iniziamo a percorre con panorami su tutti i versanti. Superato la Torretta iniziamo con l’amico Elfo il rito che consiste nell’individuare con il bastoncino i rilievi conosciuti, partendo da Nord in senso orario: Terminillo, Vettore, monti della Laga-Gran Sasso, Velino-Sirente, Maiella, Viglio, Semprevisa (mar Tirreno) Monte Pellecchia. Rilassati a godere lo scenario circostante siamo arrivati alla vetta della cima di Vallevona, il sole ha fatto i capricci tra le nuvole rendendo il panorama mutevole che ci ha fatto scorgere in lontananza, oltre la città Eterna, un riflesso arancio: il mar Tirreno. Al ritorno abbiamo osservato con più attenzione le zone limitrofe, i boschi e i piccoli borghi che appaiono e scompaiono fino a raggiungere il Campo dei Frati dove scegliamo di proseguire per un sentiero alternativo dall’andata (3A) disegnando un piccolo anello e vivere il bosco di querce e cerri fino a raggiungere, costeggiando in apprezzabile pendio lungo il fosso Rientro, la strada asfaltata che in leggere ascesa ci ha ricondotti al Santuario.
Waypoints
Santuario della Madonna dei Bisognosi
Il santuario della Madonna dei Bisognosi, detto anche santuario della Madonna del Monte, è situato a quota 1043 sul monte Serra Secca al confine tra Pereto e Rocca di Botte. Il santuario, secondo la tradizione, è stato eretto dagli abitanti di Pereto e Rocca di Botte nell'anno 608 d.C. nel luogo in cui la statua lignea della Madonna era stata trasportata da Siviglia, in Spagna-
Waypoint
Appena sopra il Santuario spunta una gradevole vista del sottostante borgo di Pereto dominato dal castello e il Terminillo innevato.
Waypoint
Il panorama inizia a schiudersi e scrutando verso Roma appare ben distinto il Monte Gennaro.
Panorama imbiancato
Da quota 1400 il panorama cambia e inizia a fare la comparsa la neve.
Prato dei Frati
Prato dei Frati e incrocio sent. 3A che percorreremo al ritorno.
Waypoint
I cavalli sono gli unici abitanti "visibili" di questi luoghi freddi e selvaggi.
snow
La coltre di neve arriva a circa 35 cm, da questo punto abbiamo proceduto con ghette e ramponi.
quota 1800
L'ascesa è quasi terminata, da questo punto si segue la cresta innevata con panorama a 360°.
Crinale
La cresta per raggiungere cima Vallevona è pianeggiante, lunga e panoramica.
panorama NORD
I rilievi montuosi che si delineano dal Nord verso Ovest sono: Vettore, Gran Sasso-Monti della Laga e Velino
mare
Quando il sole inizia a calare tra le nuvole si vede in lontananza il mar "dorato" del Tirreno.
bosco di querce
Al rientro dal prato dei Frati abbiamo intercettato il sen. 3A che costeggia il fosso Rientro tra un bosco di querce fino a sbucare sulla strada asfaltata che porta al Santuario.
Comments (7)
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buonasera, avete utilizzato ramponi e piccozza? e, inoltre, sapete se questo periodo c'è ancora molta neve? grazie
@alex, durante l escursione nella parte sommitale abbiamo utilizzato ramponi e ghette la piccozza non è servita.
Non ho la certezza, ma penso che oggi il percorso si possa effettuare solo con scarponi in goretex.
Buona montagna.
Grazie e buona montagna
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Escursione bellissima, lunga ma molto molto bella con visuale magnifica su tutte le catene montuose di Lazio e Abruzzo. La giornata nitida ha permesso di goderne a pieno. Segnaletica in alcuni trattati non tanto presente. Sembrini magici
@diego, grazie della recensione. E' opportuno munirsi di GPS poichè quasi sempre la segnaletica non è sufficiente. Buona montagna.
Ho fatto questo percorso con mio marito e la mia cagnolina il 23 marzo 2024.
Dal Santuario si sale in modo costante, semplice, con pochi strappi e dopo circa 7km si arriva facilmente in quota.
Si prosegue per un altro chilometro e mezzo in cresta fino a toccare la cima da cui si gode un buon panorama.
Il ritorno avviene per la strada dell'andata fino verso la fine, quando una deviazione porta a prendere un fuori sentiero ripidissimo, scomodo ed inpegnativo che ci ha fatto aggiungere un 40 minuti alla tabella di marcia.
La discesa termina sulla strada asfaltata leggermente trafficata, circa un 100m di dislivello sotto al Santuario.
Si deve quindi risalire per un paio di chilometri per poter tornare all'auto.
Abbiamo chiuso il giro in 5 ore e 40 minuti.
Non abbiamo incontrato fonti di acqua lungo il percorso.
@Stefano&Carlo&Dana, grazie per la recensione e buona montagna.