Cima Rovaia e Cima Mattaciul da Vezza d'Oglio
near Tù, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Length: 8.09 km (5.027 mi)
Lasciata l’auto proseguo sulla strada seguendo le indicazioni per il Bivacco Occhi e cima Rovaia. Supero le baite di Gusanì e arrivo a una santella. Qui svolto a destra e prendo la strada che procede parallela a quella principale che attraversa la vallata. Raggiungo la località Pil dove si presenta un bivio. Qui seguo le indicazioni per Cima Rovaia e abbandono la mulattiera. All'inizio il sentiero non èresenza una pendenza esagerata, sale in falso piano. Superato un piccolo rigagnolo incontro un’altra biforcazione, svolto a sinistra. Poco dopo inizia un tratto di zig-zag continui immersi nel bosco di abeti rossi e larici, in poco tempo si prende quota. Ogni tanto sbuca il panorama che mi circonda, mi aspetta un panorama unico. Più salgo e più il bosco è meno fitto arrivo in una vasta radura da cui intrevedo la cima, in pochi minuti sono alla Plazza Grande. Qui mi trovo non ad un altro bivio ma ad un vero incrocio, a sinistra si scende in Val Grande seguendo il sentiero del pastore, a destra si va versoil bivacco Plassa Gerù e dritto si sale verso la Cima Rovaia. Ovviamente proseguo dritto, decido di raggiungere il museo. Onestamente resto un pò deluso, alla fine il museo consiste in un edificio aperto recuperato con alcune foto e descrizioni.
Proseguo sul sentiero che sale dietro l'edificio e in salita mi ricongiungo al sentiero che in pochi minuti mi porta ad un grande edificio risalente al primo conflitto mondiale. Per raggiungere la cima salgo su alcuni massi in modo libero senza seguire un vero e proprio sentiero. Dalla Cima Rovaia torno sul sentiero dell'andata e raggiungo l'edificio, qui proseguo dritto, all'inizio il sentiero e la traccia è piuttosto evidente e dopo un tratto piano inizia il sentiero ripido e tra rocce e omini a indicarmi la via raggiungo Cima Mattaciul non senza fatica. La vista da qui toglie il fiato !
RITORNO. Lungo la via dell'andata.
Lasciata l’auto proseguo sulla strada seguendo le indicazioni per il Bivacco Occhi e cima Rovaia. Supero le baite di Gusanì e arrivo a una santella. Qui svolto a destra e prendo la strada che procede parallela a quella principale che attraversa la vallata. Raggiungo la località Pil dove si presenta un bivio. Qui seguo le indicazioni per Cima Rovaia e abbandono la mulattiera. All'inizio il sentiero non èresenza una pendenza esagerata, sale in falso piano. Superato un piccolo rigagnolo incontro un’altra biforcazione, svolto a sinistra. Poco dopo inizia un tratto di zig-zag continui immersi nel bosco di abeti rossi e larici, in poco tempo si prende quota. Ogni tanto sbuca il panorama che mi circonda, mi aspetta un panorama unico. Più salgo e più il bosco è meno fitto arrivo in una vasta radura da cui intrevedo la cima, in pochi minuti sono alla Plazza Grande. Qui mi trovo non ad un altro bivio ma ad un vero incrocio, a sinistra si scende in Val Grande seguendo il sentiero del pastore, a destra si va versoil bivacco Plassa Gerù e dritto si sale verso la Cima Rovaia. Ovviamente proseguo dritto, decido di raggiungere il museo. Onestamente resto un pò deluso, alla fine il museo consiste in un edificio aperto recuperato con alcune foto e descrizioni.
Proseguo sul sentiero che sale dietro l'edificio e in salita mi ricongiungo al sentiero che in pochi minuti mi porta ad un grande edificio risalente al primo conflitto mondiale. Per raggiungere la cima salgo su alcuni massi in modo libero senza seguire un vero e proprio sentiero. Dalla Cima Rovaia torno sul sentiero dell'andata e raggiungo l'edificio, qui proseguo dritto, all'inizio il sentiero e la traccia è piuttosto evidente e dopo un tratto piano inizia il sentiero ripido e tra rocce e omini a indicarmi la via raggiungo Cima Mattaciul non senza fatica. La vista da qui toglie il fiato !
RITORNO. Lungo la via dell'andata.
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