Cima Lepri e Pizzo di Sevo da Voceto attraverso il Peschio Palombo
near Voceto, Lazio (Italia)
Viewed 55 times, downloaded 1 times
Trail photos
Itinerary description
In questa escursione si salirà su due cime importanti della Laga, Cima Lepri e Pizzo di Sevo, per un itinerario insolito e anche abbastanza sfidante per il dislivello continuo, ovvero attraverso la salita del Peschio Palombo: una dorsale molto panoramica che divide di netto due vallate e che confluisce in quota nella linea di cresta delle principali alture del gruppo montuoso.
Si parte dalla frazione di Voceto, vicinissima ad Amatrice: vi consiglio di lasciare la macchina nei pressi della fonte del paesino, che sarà molto utile al ritorno, soprattutto nelle giornate calde.
La prima parte dell'escursione è su strada sterrata, che con pendenze tranquille pass attraverso boschi: questo tratto di circa 4 km è un po' noioso e dovete farlo anche al ritorno.
Nell' ultima parte dello sterrato prima di arrivare alla fonte del Moro, abbiamo trovato la vegetazione molto alta, fino alla vita: consiglio vivamente pantaloni lunghi, anche perché è possibile trovarla di nuovo in un tratto in discesa dopo la fonte Ranna (ovviamente dipende molto dal periodo). Lasciata la fonte inizia la salita vera e propria del Peschio Palombo. Inizialmente bisogna aggirare un rilievo roccioso della dorsale passando a sinistra: si cammina su alcuni tratti di sentiero con roccia friabile e anche leggermente esposto, ma nulla di proibitivo. Ci sono dei segnavia un po' sbiaditi che aiutano a trovare la giusta direzione, fare attenzione ad individuarli per non andare fuori sentiero. Questa è anche la parte dove le pendenze sono più accentuate, ma poi diminuiranno man a mano che si sale la dorsale. Arrivati finalmente in cresta, l'itinerario sarà più logico e intuitivo da seguire fino ad arrivare alla prima vetta della giornata ovvero Cima Lepri (sono presenti comunque segnavia e omini di pietra). Dalla vetta si torna indietro per un piccolo tratto e camminando sempre in cresta si arriva fino alla sella di Pizzo di Sevo, dove confluisce anche il Tracciolino di Annibale (volendo non c'è bisogno di arrivare fino alla sella , ma tenendosi sulla destra poco prima si può superarla senza perdere quota).
Al Pizzo di Sevo ci si arriva con una pettata di circa 300 metri di dislivello, il sentiero all'inizio non è molto evidente, bisogna puntare la parte terrosa/rocciosa libera dalla vegetazione di quota.
Tornati nei pressi della Sella , si scende dal fianco della vallata opposto rispetto al Tracciolino di Annibale che porta a Macchia Piane. Poco dopo la discesa il sentiero passa per la Fonte Ranna, provvidenziale nelle giornate calde (non è presente un incanalamento dell'acqu, bisogna prenderla dalle rocce). Il sentiero ora scende in una dorsale, prima d'immettersi deciso all'interno di una vallata e poi in un fosso, dove si deve guadare agevolmente un ruscello. Da qui si arriva in breve alla chiusura dell'anello, nei pressi della Fonte del Moro e si prosegue fino a Voceto per lo stesso tragitto dell'andata.
Si parte dalla frazione di Voceto, vicinissima ad Amatrice: vi consiglio di lasciare la macchina nei pressi della fonte del paesino, che sarà molto utile al ritorno, soprattutto nelle giornate calde.
La prima parte dell'escursione è su strada sterrata, che con pendenze tranquille pass attraverso boschi: questo tratto di circa 4 km è un po' noioso e dovete farlo anche al ritorno.
Nell' ultima parte dello sterrato prima di arrivare alla fonte del Moro, abbiamo trovato la vegetazione molto alta, fino alla vita: consiglio vivamente pantaloni lunghi, anche perché è possibile trovarla di nuovo in un tratto in discesa dopo la fonte Ranna (ovviamente dipende molto dal periodo). Lasciata la fonte inizia la salita vera e propria del Peschio Palombo. Inizialmente bisogna aggirare un rilievo roccioso della dorsale passando a sinistra: si cammina su alcuni tratti di sentiero con roccia friabile e anche leggermente esposto, ma nulla di proibitivo. Ci sono dei segnavia un po' sbiaditi che aiutano a trovare la giusta direzione, fare attenzione ad individuarli per non andare fuori sentiero. Questa è anche la parte dove le pendenze sono più accentuate, ma poi diminuiranno man a mano che si sale la dorsale. Arrivati finalmente in cresta, l'itinerario sarà più logico e intuitivo da seguire fino ad arrivare alla prima vetta della giornata ovvero Cima Lepri (sono presenti comunque segnavia e omini di pietra). Dalla vetta si torna indietro per un piccolo tratto e camminando sempre in cresta si arriva fino alla sella di Pizzo di Sevo, dove confluisce anche il Tracciolino di Annibale (volendo non c'è bisogno di arrivare fino alla sella , ma tenendosi sulla destra poco prima si può superarla senza perdere quota).
Al Pizzo di Sevo ci si arriva con una pettata di circa 300 metri di dislivello, il sentiero all'inizio non è molto evidente, bisogna puntare la parte terrosa/rocciosa libera dalla vegetazione di quota.
Tornati nei pressi della Sella , si scende dal fianco della vallata opposto rispetto al Tracciolino di Annibale che porta a Macchia Piane. Poco dopo la discesa il sentiero passa per la Fonte Ranna, provvidenziale nelle giornate calde (non è presente un incanalamento dell'acqu, bisogna prenderla dalle rocce). Il sentiero ora scende in una dorsale, prima d'immettersi deciso all'interno di una vallata e poi in un fosso, dove si deve guadare agevolmente un ruscello. Da qui si arriva in breve alla chiusura dell'anello, nei pressi della Fonte del Moro e si prosegue fino a Voceto per lo stesso tragitto dell'andata.
Waypoints
Fountain
0 ft
Fonte Ranna
You can add a comment or review this trail
Comments