Cima del Monte Bolza - Monte Bolza - Monte Licciardi - Castel del Monte - Canyon dello Scoppaturo
near Castel del Monte, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione classica, affascinante e non troppo impegnativa su un Monte tra i più panoramici di Campo Imperatore.
Partendo dal piccolo parcheggio di fronte allo stazzo pastorale dove troverete pecore e pastori maremmani, si attraversa la SR17 bis per raggiungere la Fonte di Assergi, attiva e fresca, si continua sulla carrareccia in lieve salita sino alla Sella di San Cristoforo per poi deviare bruscamente a sinistra sul sentiero 274 che sale ripido la costa della Cima del Monte Bolza 1927m.
Si arriva molto velocemente in cima e il panorama già pregevole sulle vette rocciose del Gran Sasso si allarga mostrando anche ad Ovest la Rocca Calascio, il Sirente, il Cagno con il Monte Ocre e il Velino più a Nord.
Il sentiero evidente si divide sotto le prime rocce, io per divertirmi ho proseguito salendo sui massi, altrimenti più comodamente il sentierino passa poco più in basso.
Poco prima di arrivare sul Monte Bolza si può di nuovo optare per il passaggio sul sentiero a sinistra della parete rocciosa oppure inerpicarsi sulle rocce con piccoli passaggi esposti da percorrere con attenzione.
Il sentiero per affrontare l'ultimo strappetto per il Bolza 1904m è unico ed evidente. L'inversione termica purtroppo ha in parte oscurato il paesaggio lasciando spazio a frammenti panoramici ritagliati dal veloce passaggio di nuvole basse.
La discesa per raggiungere la Costa del Cavone è molto ripida e senza segnaletica, la Valle Tagliate è costellata di ruderi facenti parte di vecchi stazzi pastorali utilizzati quando Campo Imperatore era la meta delle lunghe transumanze estive che raccoglievano su questo altipiano migliaia di capi di bestiame.
All'incrocio con il 200E si può proseguire sulla cresta per raggiungere il Monte Licciardi 1642m e poi fuori sentiero la Fonte del Cavone dove riprendendo il 200E si arriva a Castel del Monte.
Dopo un rapido giro in paese causa mal tempo imminente si torna indietro risalendo la Costa del Cavone, svalicando la sella si prosegue sul 200E che si tiene a mezzacosta tra il Bolza e la Valle Tagliate. Al Guado della Montagna si passa in Valle Servella la quale conduce dritta dritta al Canyon dello Scoppaturo.
Residuo del deflusso di detriti del periodo glaciale questo vasto letto di sabbia e rocce crea un ambiente contrastante con le verdi colline tutt'intorno, le ripide pareti rocciose erose dall'acqua hanno offerto un'ottima alternativa nostrana al cinema western degli anni '60 ricreando in piccolo i paesaggi del selvaggio West americano.
Percorrendo il Canyon ci si può imbattere nei periodi di forti piogge o a ridosso della stagione invernale in ampie pozze d'acqua che sbarrano il passaggio obbligando alla risalita del crinale e alla prosecuzione dell'attraversamento del Canyon più a monte.
L'escursione si conclude camminando sul letto argilloso dell'antico corso d'acqua arrivando alla macchina nel mio caso sotto una pioggia battente.
Partendo dal piccolo parcheggio di fronte allo stazzo pastorale dove troverete pecore e pastori maremmani, si attraversa la SR17 bis per raggiungere la Fonte di Assergi, attiva e fresca, si continua sulla carrareccia in lieve salita sino alla Sella di San Cristoforo per poi deviare bruscamente a sinistra sul sentiero 274 che sale ripido la costa della Cima del Monte Bolza 1927m.
Si arriva molto velocemente in cima e il panorama già pregevole sulle vette rocciose del Gran Sasso si allarga mostrando anche ad Ovest la Rocca Calascio, il Sirente, il Cagno con il Monte Ocre e il Velino più a Nord.
Il sentiero evidente si divide sotto le prime rocce, io per divertirmi ho proseguito salendo sui massi, altrimenti più comodamente il sentierino passa poco più in basso.
Poco prima di arrivare sul Monte Bolza si può di nuovo optare per il passaggio sul sentiero a sinistra della parete rocciosa oppure inerpicarsi sulle rocce con piccoli passaggi esposti da percorrere con attenzione.
Il sentiero per affrontare l'ultimo strappetto per il Bolza 1904m è unico ed evidente. L'inversione termica purtroppo ha in parte oscurato il paesaggio lasciando spazio a frammenti panoramici ritagliati dal veloce passaggio di nuvole basse.
La discesa per raggiungere la Costa del Cavone è molto ripida e senza segnaletica, la Valle Tagliate è costellata di ruderi facenti parte di vecchi stazzi pastorali utilizzati quando Campo Imperatore era la meta delle lunghe transumanze estive che raccoglievano su questo altipiano migliaia di capi di bestiame.
All'incrocio con il 200E si può proseguire sulla cresta per raggiungere il Monte Licciardi 1642m e poi fuori sentiero la Fonte del Cavone dove riprendendo il 200E si arriva a Castel del Monte.
Dopo un rapido giro in paese causa mal tempo imminente si torna indietro risalendo la Costa del Cavone, svalicando la sella si prosegue sul 200E che si tiene a mezzacosta tra il Bolza e la Valle Tagliate. Al Guado della Montagna si passa in Valle Servella la quale conduce dritta dritta al Canyon dello Scoppaturo.
Residuo del deflusso di detriti del periodo glaciale questo vasto letto di sabbia e rocce crea un ambiente contrastante con le verdi colline tutt'intorno, le ripide pareti rocciose erose dall'acqua hanno offerto un'ottima alternativa nostrana al cinema western degli anni '60 ricreando in piccolo i paesaggi del selvaggio West americano.
Percorrendo il Canyon ci si può imbattere nei periodi di forti piogge o a ridosso della stagione invernale in ampie pozze d'acqua che sbarrano il passaggio obbligando alla risalita del crinale e alla prosecuzione dell'attraversamento del Canyon più a monte.
L'escursione si conclude camminando sul letto argilloso dell'antico corso d'acqua arrivando alla macchina nel mio caso sotto una pioggia battente.
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