Cilento: Trekking del Faro di Capo Palinuro (Sentiero dei Fortini e delle Torri)
near Porto, Campania (Italia)
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Itinerary description
DESCRIZIONE: Sentiero non severo che porta dal porto di Palinuro sulla sommità del Capo ove sono situati il Faro e la stazione meteorologica. E’ un sentiero che fa godere di paesaggi marini suggestivi e maestosi. Diverse torri costiere furono costruite in epoca aragonese per la difesa costiera dall’azione dei pirati saraceni (1500-1600 ca) e ancora oggi punteggiano le rocce strapiombanti nel mare blu. Più recenti le fortificazioni di Punta del Fortino e di Monte d’Oro (epoca napoleonica). Infine si scende verso il porto di Palinuro mediante un agevole sentiero immerso nella pineta oppure riprendendo parte del sentiero di andata. Vegetazione tipica della macchia mediterranea costiera e particolari endemismi (Primula Palinuri).
ITINERARIO
Si lascia l'auto nel piccolo parcheggio del porto di Palinuro (al momento della nostra gita non a pagamento). Ci si incammina verso il capo e subito si incrocia la segnaletica dei sentieri che indica "Sentiero dei Fortini e delle Torri", parte del più ampio "Sentiero della Primula". Il percorso è facile e ben visibile, adatto praticamente a tutti.
La prima fortificazione che abbiamo incontrato sono i resti di un fortino risalente ai primi anni dell’800 che domina il mare dall’omonima punta (punta del fortino). Questa posizione difensiva permetteva di controllare da un lato l’insenatura del porto e dall’altro la costa che si estende a Sud di Palinuro.
Ritornati sui propri passi si sale sulla costa del promontorio dapprima e poi si lascia il sentiero che porterebbe al faro (da quale scenderemo al ritorno), percorrendo la traccia verso le scogliere. Le viste sul mare sono mozzafiato, il blu intenso e i colori della roccia caldi e sempre vari. Questo tratto vale il prezzo del biglietto (al massimo del gasolio per arrivare a Palinuro!).
Segue un'altra fortificazione in rovina, Torre della Quaglia, poco al di sotto della quale c'è la famosa Grotta Azzurra, raggiungibile solo via mare.
Il percorso prosegue sempre quasi a sbalzo sul blu immenso del mare, e colori stupendi (consigliato in primavera!), per giungere poi con indicazione su palina a Torre di Punta Iacco.
Guardando a sinistra, proprio di fronte al faro si colloca “Punta Spartivento“. Luogo simbolo del promontorio di Palinuro e ben conosciuto dai marinai che frequentano queste acque perchè sanno di dover affrontare questo passaggio sempre con la massima cautela.
Ora si risale per massima pendenza il promontorio su sentiero che porta abbastanza ripido al faro. Con 70m di altezza è uno dei più alti d'Italia, al secondo posto per portata luminosa, la sua luce può essere visibile fino in Sicilia. È stato costruito nel 1970, sorge sui basamenti della Torre di Spartivento, di cui sono visibili diverse tracce. Anticamente funzionava a carbone, poi a petrolio, oggi funziona a corrente, e a batterie in caso di mancanza di energia elettrica.
Dal faro si scende per pochi metri su asfalto e imbocchiamo il sentiero che riporta verso punta del fortino, accerchiati dal blu su tutti i lati. Terminiamo col percorso dell'andata fino a rientrare al porto.
ITINERARIO
Si lascia l'auto nel piccolo parcheggio del porto di Palinuro (al momento della nostra gita non a pagamento). Ci si incammina verso il capo e subito si incrocia la segnaletica dei sentieri che indica "Sentiero dei Fortini e delle Torri", parte del più ampio "Sentiero della Primula". Il percorso è facile e ben visibile, adatto praticamente a tutti.
La prima fortificazione che abbiamo incontrato sono i resti di un fortino risalente ai primi anni dell’800 che domina il mare dall’omonima punta (punta del fortino). Questa posizione difensiva permetteva di controllare da un lato l’insenatura del porto e dall’altro la costa che si estende a Sud di Palinuro.
Ritornati sui propri passi si sale sulla costa del promontorio dapprima e poi si lascia il sentiero che porterebbe al faro (da quale scenderemo al ritorno), percorrendo la traccia verso le scogliere. Le viste sul mare sono mozzafiato, il blu intenso e i colori della roccia caldi e sempre vari. Questo tratto vale il prezzo del biglietto (al massimo del gasolio per arrivare a Palinuro!).
Segue un'altra fortificazione in rovina, Torre della Quaglia, poco al di sotto della quale c'è la famosa Grotta Azzurra, raggiungibile solo via mare.
Il percorso prosegue sempre quasi a sbalzo sul blu immenso del mare, e colori stupendi (consigliato in primavera!), per giungere poi con indicazione su palina a Torre di Punta Iacco.
Guardando a sinistra, proprio di fronte al faro si colloca “Punta Spartivento“. Luogo simbolo del promontorio di Palinuro e ben conosciuto dai marinai che frequentano queste acque perchè sanno di dover affrontare questo passaggio sempre con la massima cautela.
Ora si risale per massima pendenza il promontorio su sentiero che porta abbastanza ripido al faro. Con 70m di altezza è uno dei più alti d'Italia, al secondo posto per portata luminosa, la sua luce può essere visibile fino in Sicilia. È stato costruito nel 1970, sorge sui basamenti della Torre di Spartivento, di cui sono visibili diverse tracce. Anticamente funzionava a carbone, poi a petrolio, oggi funziona a corrente, e a batterie in caso di mancanza di energia elettrica.
Dal faro si scende per pochi metri su asfalto e imbocchiamo il sentiero che riporta verso punta del fortino, accerchiati dal blu su tutti i lati. Terminiamo col percorso dell'andata fino a rientrare al porto.
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