Chiesette, borgate e piloni votivi di Portacomaro
near Portacomaro, Piemonte (Italia)
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Itinerary description
Bel sentiero ad anello del CAI di Asti che, come dice il titolo, porta a toccare vari borghi e alcune chiesette ed edicole votive.
Da Piazza Marconi a Portacomaro facciamo una veloce puntata al il ricetto dove sorge la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo ed il municipio.
Tornati sulla piazza, proseguiamo in discesa su Corso Matteotti fino all'incrocio con la SP26, dove tiriamo dritto in direzione Castiglione.
Dopo una breve salita passiamo sulla sinistra la Chiesetta di San Rocco e subito dopo il cimitero, e rimaniamo sulla SP37 che percorre il crinale della collina per circa 1km, passando le borgate di Montà a Cappelletta.
Trecento metri dopo aver ignorato un bivio a destra (deviazione per il pilone Madonna delle Grazie, che noi non abbiamo fatto) giriamo a sinistra appena dopo una casa per prendere una carrozzabile che, passate altre due case, si addentra nel bosco diventando tratturo e poi sentiero che scende rapidamente nella valle (ultimo tratto in discreta pendenza, prestare attenzione in caso di fango).
Fuori dagli alberi passiamo a lato di un campo e raggiungiamo Strada Valmoretta, la carrozzabile di fondovalle, che attraversiamo per andare a prende un tratturo che risale la collina opposta, nuovamente tra gli alberi e ben infossato.
Giunti alle prime case della borgata Castellazzo (le sentirete col naso prima ancora di vederle, c'è lo scolo di una fossa biologica che scorre fianco al tratturo...) si ritrova l'asfalto e, girati a destra, passiamo il pilone votivo della Madonnina.
Proseguiamo per poco più di 200 metri prima di abbandonare l'asfalto deviando a destra, prendendo uno sterrato che scende fianco la recinzione di una casa.
Con due tornanti ritorniamo a incrociare Strada Valmoretta.
Andiamo a sinistra, seguendo la carrozzabile che taglia prati e campi fino ad arrivare ad un bivio a T su asfalto.
Andiamo a destra in Strada Tagliaferro e, dopo 200 metri, andiamo a sinistra.
Passiamo un piccolo rio su ponticello e siamo sulla SP38.
Andiamo a destra (attenzione, strada trafficata) per arrivare alla borgata di Cornapò.
Passato un ristorante e un negozio di alimentari si percorrono ancora pochi metri lungo la provinciale per poi prendere a sinistra un tratturo un po' infrascato che sale, passa a fianco di un orto e diventa poi più evidente quando prosegue sul retro di una casa.
Guadagniamo quota con un tornante e poi, arrivati ad una rimessa per attrezzi, andiamo tutto a destra in un secondo tornante, ora su sentiero, che sale ancora fino a passare tra due ville e sbucare subito dopo in Via Silva.
Andiamo a sinistra e cominciamo un piacevole tratto su asfalto che corre il crinale della collina, tra cascinali e ville sparse.
Dopo aver passato la chiesa di San Rocco arriviamo a Migliandolo, graziosa borgata dove troviamo in rapida successione la chiesa della Madonna della Neve e la Chiesa di San Dalmazio.
Scesa una rampa di scale e, dopo aver passato una grande villa andiamo a destra per prendere la strada asfaltata che ridiscende sulla SP38.
Arrivati alla provinciale andiamo a sinistra per 150 metri e poi a destra e, dopo il ponticello, ancora a desta per tornare nuovamente su Strada Tagliaferro.
Proseguiamo sulla stradina asfaltata per 750 metri circa, passando cascinali sparsi, fino ad arrivare sul retro della ditta Manucem.
Da il sentiero "ufficiale" prosegue dritto, piegando a sinistra su tratturo.
Noi, per andare a toccare anche la Chiesetta di Sant'Evasio, decidiamo di fare una deviazione (vedi waypoint).
Andiamo sempre a sinistra ma pochi metri prima, prendendo l'asfalto che sale ad un grande cascinale.
A circa metà strada svoltiamo ancora a sinistra, ora su tratturo erboso che aggira il cascinale sulla sinistra seguendone la recinzione.
Arrivato uno spiazzo guadagnamo quota con due fornanti e, cascinale ora alle spella, risaliamo la collina prima su strada erbosa e poi su sentiero nel bosco un po' infrascato.
Andiamo a destra al sentiero che incrociamo più avanti e, dopo circa 350 metri, saliamo il sentierino a gradini di legno che troviamo sulla sinistra per raggiunge il poggio su cui sorge la Chiesetta di Sant'Evasio (dentro è presente una sorta di "libro di vetta" su cui lasciare eventualmente la testimonianza del proprio passaggio).
Ritornati alla carrozzabile andiamo ancora avanti per poche decine di metri, dopo di che svoltiamo a destra su sentiero che discende la collina (segnaletica CSE Cammino di Sant'Evasio) e dopo 850 metri circa ci ricongiungiamo al sentiero "ufficiale".
Andiamo a sinistra e proseguiamo su tratturo per circa 100 metri, dopo di che lasciamo lo sterrato che piega a destra per andare dritti su strada erbosa di fondovalle che corre parallela alla provinciale, in leggerissima ma costante salita.
Dopo circa 600 metri ci immettiamo su miglior sterrato e continuiamo per altri 650 metri fino ad incrociare la SP26. Qua facciamo una breve deviazione a destra, raggiungendo Case Berruti per toccare la Chiesetta di Sant'Anna, sita tra orti e pollai a due passi dalle case.
Tornati al bivio con la SP26 andiamo a destra su bell'inghiaiato ignorando le prime 3 deviazioni a sinistra per prendere poi la quarta appena dopo un depuratore.
Continuiamo tra campi e noccioleti fino a descivere un'ampia curva a sinistra in salita più marcata che ci porta sulla SP37, all'asfalto andiamo a destra e poi dritto in Via Mongaribatto, abbandonando la provinciale.
Ancora un breve tratto di salita e cominciamo a scendere, incrociando la Chiesa di San Fantino e, 100 metri dopo, svoltiamo a sinistra sul fianco di un bel cascinale per prendere un'ampia carrozzabile che perde quota serpeggiando nel fondovalle.
Dopo circa 1,5km andiamo a sinistra, aggirando una proprietà con capanno e laghetto, su peggior tratturo che con uno strappo finale ci porta nuovamente sulla SP37, nei pressi della Chiesa Romanica di San Pietro (in quel momento chiusa al pubblico).
Siamo appena fuori da Portacomaro, e in 5 minuti ritorniamo in Piazza Marconi da dove eravamo partiti.
Percorso l'08 Dicembre 2018.
Segnaletica generalmente buona.
Da Piazza Marconi a Portacomaro facciamo una veloce puntata al il ricetto dove sorge la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo ed il municipio.
Tornati sulla piazza, proseguiamo in discesa su Corso Matteotti fino all'incrocio con la SP26, dove tiriamo dritto in direzione Castiglione.
Dopo una breve salita passiamo sulla sinistra la Chiesetta di San Rocco e subito dopo il cimitero, e rimaniamo sulla SP37 che percorre il crinale della collina per circa 1km, passando le borgate di Montà a Cappelletta.
Trecento metri dopo aver ignorato un bivio a destra (deviazione per il pilone Madonna delle Grazie, che noi non abbiamo fatto) giriamo a sinistra appena dopo una casa per prendere una carrozzabile che, passate altre due case, si addentra nel bosco diventando tratturo e poi sentiero che scende rapidamente nella valle (ultimo tratto in discreta pendenza, prestare attenzione in caso di fango).
Fuori dagli alberi passiamo a lato di un campo e raggiungiamo Strada Valmoretta, la carrozzabile di fondovalle, che attraversiamo per andare a prende un tratturo che risale la collina opposta, nuovamente tra gli alberi e ben infossato.
Giunti alle prime case della borgata Castellazzo (le sentirete col naso prima ancora di vederle, c'è lo scolo di una fossa biologica che scorre fianco al tratturo...) si ritrova l'asfalto e, girati a destra, passiamo il pilone votivo della Madonnina.
Proseguiamo per poco più di 200 metri prima di abbandonare l'asfalto deviando a destra, prendendo uno sterrato che scende fianco la recinzione di una casa.
Con due tornanti ritorniamo a incrociare Strada Valmoretta.
Andiamo a sinistra, seguendo la carrozzabile che taglia prati e campi fino ad arrivare ad un bivio a T su asfalto.
Andiamo a destra in Strada Tagliaferro e, dopo 200 metri, andiamo a sinistra.
Passiamo un piccolo rio su ponticello e siamo sulla SP38.
Andiamo a destra (attenzione, strada trafficata) per arrivare alla borgata di Cornapò.
Passato un ristorante e un negozio di alimentari si percorrono ancora pochi metri lungo la provinciale per poi prendere a sinistra un tratturo un po' infrascato che sale, passa a fianco di un orto e diventa poi più evidente quando prosegue sul retro di una casa.
Guadagniamo quota con un tornante e poi, arrivati ad una rimessa per attrezzi, andiamo tutto a destra in un secondo tornante, ora su sentiero, che sale ancora fino a passare tra due ville e sbucare subito dopo in Via Silva.
Andiamo a sinistra e cominciamo un piacevole tratto su asfalto che corre il crinale della collina, tra cascinali e ville sparse.
Dopo aver passato la chiesa di San Rocco arriviamo a Migliandolo, graziosa borgata dove troviamo in rapida successione la chiesa della Madonna della Neve e la Chiesa di San Dalmazio.
Scesa una rampa di scale e, dopo aver passato una grande villa andiamo a destra per prendere la strada asfaltata che ridiscende sulla SP38.
Arrivati alla provinciale andiamo a sinistra per 150 metri e poi a destra e, dopo il ponticello, ancora a desta per tornare nuovamente su Strada Tagliaferro.
Proseguiamo sulla stradina asfaltata per 750 metri circa, passando cascinali sparsi, fino ad arrivare sul retro della ditta Manucem.
Da il sentiero "ufficiale" prosegue dritto, piegando a sinistra su tratturo.
Noi, per andare a toccare anche la Chiesetta di Sant'Evasio, decidiamo di fare una deviazione (vedi waypoint).
Andiamo sempre a sinistra ma pochi metri prima, prendendo l'asfalto che sale ad un grande cascinale.
A circa metà strada svoltiamo ancora a sinistra, ora su tratturo erboso che aggira il cascinale sulla sinistra seguendone la recinzione.
Arrivato uno spiazzo guadagnamo quota con due fornanti e, cascinale ora alle spella, risaliamo la collina prima su strada erbosa e poi su sentiero nel bosco un po' infrascato.
Andiamo a destra al sentiero che incrociamo più avanti e, dopo circa 350 metri, saliamo il sentierino a gradini di legno che troviamo sulla sinistra per raggiunge il poggio su cui sorge la Chiesetta di Sant'Evasio (dentro è presente una sorta di "libro di vetta" su cui lasciare eventualmente la testimonianza del proprio passaggio).
Ritornati alla carrozzabile andiamo ancora avanti per poche decine di metri, dopo di che svoltiamo a destra su sentiero che discende la collina (segnaletica CSE Cammino di Sant'Evasio) e dopo 850 metri circa ci ricongiungiamo al sentiero "ufficiale".
Andiamo a sinistra e proseguiamo su tratturo per circa 100 metri, dopo di che lasciamo lo sterrato che piega a destra per andare dritti su strada erbosa di fondovalle che corre parallela alla provinciale, in leggerissima ma costante salita.
Dopo circa 600 metri ci immettiamo su miglior sterrato e continuiamo per altri 650 metri fino ad incrociare la SP26. Qua facciamo una breve deviazione a destra, raggiungendo Case Berruti per toccare la Chiesetta di Sant'Anna, sita tra orti e pollai a due passi dalle case.
Tornati al bivio con la SP26 andiamo a destra su bell'inghiaiato ignorando le prime 3 deviazioni a sinistra per prendere poi la quarta appena dopo un depuratore.
Continuiamo tra campi e noccioleti fino a descivere un'ampia curva a sinistra in salita più marcata che ci porta sulla SP37, all'asfalto andiamo a destra e poi dritto in Via Mongaribatto, abbandonando la provinciale.
Ancora un breve tratto di salita e cominciamo a scendere, incrociando la Chiesa di San Fantino e, 100 metri dopo, svoltiamo a sinistra sul fianco di un bel cascinale per prendere un'ampia carrozzabile che perde quota serpeggiando nel fondovalle.
Dopo circa 1,5km andiamo a sinistra, aggirando una proprietà con capanno e laghetto, su peggior tratturo che con uno strappo finale ci porta nuovamente sulla SP37, nei pressi della Chiesa Romanica di San Pietro (in quel momento chiusa al pubblico).
Siamo appena fuori da Portacomaro, e in 5 minuti ritorniamo in Piazza Marconi da dove eravamo partiti.
Percorso l'08 Dicembre 2018.
Segnaletica generalmente buona.
Waypoints
Waypoint
719 ft
Pilone votivo Madonna delle Grazie (non visitato)
Pilone votivo Madonna delle Grazie (non visitato)
Information point
470 ft
Inizio della deviazione per la Chiesetta di Sant'Evasio
Inizio della deviazione per la Chiesetta di Sant'Evasio
Information point
483 ft
Fine della deviazione per la Chiesetta di Sant'Evasio
Fine della deviazione per la Chiesetta di Sant'Evasio
Comments (2)
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Interessante, lo proverò!
Bene! Facci poi sapere se ti è piaciuto :)