Chiaserna - Croce del Monte Catria - Rifugio Vernosa - Chiesa di San Pieri Damiani - Monte Acuto - Fonte Luca - Chiaserna
near Chiaserna, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Bellissimo, davvero bellissimo. Ma tosto, assolutamente non per tutti.
Questo è il giro che abbiamo battezzato per la consueta uscita annuale del "Porchetta Trekking", una giornata di escursione con alcuni amici alla quale abbiniamo una cena "importante" dal punto di vista delle calorie. Quest'anno la scelta è ricaduta sulla doppietta Catria+Acuto, con cena al Ristorante Il Poggio di Cagli, locale arci-noto per la sua carbonara kilometrica.
Ero già stato precedentemente sul Catria alcuni anni fa durante il periodo autunnale, ma non era stato il massimo per goderselo, anche in ragione della nebbia e delle basse temperature in quota. Questa volta abbiamo pensato di attaccare la cima da un altro versante, partendo dal punto più basso, ossia Chiaserna. Questa località è ottima per una numerosa serie di ragioni: facile da raggiungere, diversi parcheggi lungo la strada del paese o in fondo, un bar+alimentari sufficientemente forniti, punto di arrivo e ritorno dell'escursione (qualora si partisse da qui), nonché a breve distanza dal Birrificio (BirRifugio del Catria), un amabile locale dove come recita il nome producono birra artigianale di ottimo livello, almeno dal nostro punto di vista.
Come descrivono correttamente altre tracce già presenti su Wikiloc e alle quali ci siamo ispirati, la prima salita non ti lascia scampo. Si tratta fondamentalmente di una pietraia che sale costante finché il panorama non si apre in prossimità di un pianoro con un abbeveratoio. Da qui occorrerà praticamente per quasi tutto il giro orientarsi con lo sguardo e tenendo sempre d'occhio la traccia sul GPS. Zero segnaletica verticale, pochissima e comunque poco utile segnaletica orizzontale (o meglio sui sassi).
In realtà è più corretto dire che fino alla Croce del Catria (1700 m) né la prima, né la seconda nè la terza salita ti lasciano scampo...si sale sempre costantemente, spesso dovendo fronteggiare il vento sferzante e i ripidi cambi di temperatura e tempo atmosferico. Comunque sia la meraviglia dei panorami è davvero impagabile (anche se il meglio lo offrirà più avanti).
Si arriva alla Croce con due alternative, in prossimità dello stradone che si incontra dopo aver risalito il crinale. Continuare di gamba sul crinale per la via "diretta" oppure seguire il più tranquillo stradone che fa un giro un po' più ampio e rilassato.
Dalla Croce si ridiscende, ed anche qui le possibilità sono le medesime (noi seguiamo il crinale, ma il vento è davvero tosto), finché dopo un breve tratto di faggeta arriviamo verso ora di pranzo al Rifugio della Vernosa, dove riposiamo il tempo per un veloce pasto.
La seconda parte dell'escursione è dedicata al Monte Acuto, che non è meno implacabile del Catria. Forse più semplice arrivare in cima (1669 m) - dove è possibile vedere facilmente tutti i principali rilievi romagnoli confinanti con le Marche: dall'Alpe della Luna al Sasso Simone, la Carpegna e San Marino. Mentre dall'altro versante abbiamo - partendo dal Conero, il Monte San Vicino e i Monti Sibillini (difficile riconoscerli bene, però). Qui occorre prestare davvero moltissima attenzione alla discesa perché è facile farsi male. Ghiaione con estrema pendenza, ma riusciamo a portare bene o male la pelle a casa...l'ultimo tratto è un tutto sommato comodo zig zag e tagli rispetto alla strada asfaltata. Segnalo solo che l'ultimo "taglio" al nostro passaggio non era facilmente affrontabile...comunque per fare ritorno a Chiaserna se ne trova un altro poco più avanti.
l'ho già detto? GIRO STUPENDO!
Questo è il giro che abbiamo battezzato per la consueta uscita annuale del "Porchetta Trekking", una giornata di escursione con alcuni amici alla quale abbiniamo una cena "importante" dal punto di vista delle calorie. Quest'anno la scelta è ricaduta sulla doppietta Catria+Acuto, con cena al Ristorante Il Poggio di Cagli, locale arci-noto per la sua carbonara kilometrica.
Ero già stato precedentemente sul Catria alcuni anni fa durante il periodo autunnale, ma non era stato il massimo per goderselo, anche in ragione della nebbia e delle basse temperature in quota. Questa volta abbiamo pensato di attaccare la cima da un altro versante, partendo dal punto più basso, ossia Chiaserna. Questa località è ottima per una numerosa serie di ragioni: facile da raggiungere, diversi parcheggi lungo la strada del paese o in fondo, un bar+alimentari sufficientemente forniti, punto di arrivo e ritorno dell'escursione (qualora si partisse da qui), nonché a breve distanza dal Birrificio (BirRifugio del Catria), un amabile locale dove come recita il nome producono birra artigianale di ottimo livello, almeno dal nostro punto di vista.
Come descrivono correttamente altre tracce già presenti su Wikiloc e alle quali ci siamo ispirati, la prima salita non ti lascia scampo. Si tratta fondamentalmente di una pietraia che sale costante finché il panorama non si apre in prossimità di un pianoro con un abbeveratoio. Da qui occorrerà praticamente per quasi tutto il giro orientarsi con lo sguardo e tenendo sempre d'occhio la traccia sul GPS. Zero segnaletica verticale, pochissima e comunque poco utile segnaletica orizzontale (o meglio sui sassi).
In realtà è più corretto dire che fino alla Croce del Catria (1700 m) né la prima, né la seconda nè la terza salita ti lasciano scampo...si sale sempre costantemente, spesso dovendo fronteggiare il vento sferzante e i ripidi cambi di temperatura e tempo atmosferico. Comunque sia la meraviglia dei panorami è davvero impagabile (anche se il meglio lo offrirà più avanti).
Si arriva alla Croce con due alternative, in prossimità dello stradone che si incontra dopo aver risalito il crinale. Continuare di gamba sul crinale per la via "diretta" oppure seguire il più tranquillo stradone che fa un giro un po' più ampio e rilassato.
Dalla Croce si ridiscende, ed anche qui le possibilità sono le medesime (noi seguiamo il crinale, ma il vento è davvero tosto), finché dopo un breve tratto di faggeta arriviamo verso ora di pranzo al Rifugio della Vernosa, dove riposiamo il tempo per un veloce pasto.
La seconda parte dell'escursione è dedicata al Monte Acuto, che non è meno implacabile del Catria. Forse più semplice arrivare in cima (1669 m) - dove è possibile vedere facilmente tutti i principali rilievi romagnoli confinanti con le Marche: dall'Alpe della Luna al Sasso Simone, la Carpegna e San Marino. Mentre dall'altro versante abbiamo - partendo dal Conero, il Monte San Vicino e i Monti Sibillini (difficile riconoscerli bene, però). Qui occorre prestare davvero moltissima attenzione alla discesa perché è facile farsi male. Ghiaione con estrema pendenza, ma riusciamo a portare bene o male la pelle a casa...l'ultimo tratto è un tutto sommato comodo zig zag e tagli rispetto alla strada asfaltata. Segnalo solo che l'ultimo "taglio" al nostro passaggio non era facilmente affrontabile...comunque per fare ritorno a Chiaserna se ne trova un altro poco più avanti.
l'ho già detto? GIRO STUPENDO!
Waypoints
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Information
Easy to follow
Scenery
Very difficult
Giro molto duro per la costanza della pendenza. Non sempre segnato e tracce a volte da indovinare ma regala eccezionali paesaggi e soddisfazioni. Consiglio ginocchia buone: scendere dalla cima del monte acuto è un percorso accidentato e molto ripido che mette alla prova.