Castellino di Brocco: le cascate della Pollina

L'escursione inizia da Castellino di Brocco, piccolo borgo appenninico, raggiungibile da Pievepelago seguendo la SS12 (Abetone-Brennero). Dopo Pievepelago si supera Sant'Andreapelago, Capannone, Serpiano e dopo poco si devia a destra per Castellino. Si parcheggia vicino al campanile e da qui inizia l'escursione. Attraverso una stradina asfaltata in discesa si giunge rapidamente a Casa Gigli (costruzione del XVII secolo, ora sede di un B&B e di un birrificio artigianale gestiti da due coniugi tedeschi). Esistono due vie per raggiungere le cascate: 1) diretta da Casa Gigli; 2) panoramica, che fa un giro più lungo evitando la forte pendenza in discesa della via diretta, che faremo al ritorno ma in salita. Perciò vicino al lavatoio di Casa Gigli seguiamo le indicazioni per il Cimitero. Il tracciato si svolge sull'antica via Castellino - Serpiano, di cui, presso la chiesa, resta un tratto ben conservato. Giunti nei pressi del cimitero imbocco una stradina sulla sinistra che mi porta in breve tempo nei pressi di un bel fabbricato ristrutturato di recente. Qui devio in discesa ed entro nel bosco: il tracciato è indicato con segnavia bianco-rossi ed è la vecchia mulattiera che conduceva al mulino della Pollina. Si passa di fianco ad un rudere e dopo un po' si arriva ad un bivio dove si intercetta il sentiero che scende diretto da Casa Gigli e che seguirò al ritorno. Da quì in poi i segnavia diventano di colore rosso-blu. Supero un altro rudere e dopo poco giungo ad un altro bivio: a destra un segnavia rosso-blu (Riolunato Trail) e a sinistra una freccia bianca (Cascate della Pollina). Seguo la freccia bianca e dopo poco giungo alle rovine dell'antico mulino della Pollina. Sulla destra del rudere si può accedere facilmente al Rio Monio che in questo tratto degrada dolcemente; sulla sinistra del rudere invece il Rio Monio degrada bruscamente in un orrido. Si nota un piccolo sentiero (non ci sono segnavia) in forte discesa che imbocco; il terreno è ricoperto di fogliame e muschio, è umido e scivoloso. Con molta cautela scendo alla base della cascata della Pollina dove si gode di una meravigliosa vista: l'acqua scende da un'altezza di circa 20 metri in una conca scavata dal Rio Monio. Il Rio effettua successivamente due salti ben visibili, per cui la cascata descritta è detta superiore. Il ritorno procede nella prima parte a ritroso ed in salita dal mulino al bivio dove troviamo le indicazioni rosso-blu per Casa Gigli. Si attraversano facilmente due piccoli ruscelli e si procede sul sentiero che, in questo tratto, è in forte pendenza. Alla fine giungo in uno spazio aperto dove il bosco è sostituito da un campo coltivato. Qui si gode di una magnifica vista sul Monte Cimone. Sempre in salita giungo a Casa Gigli dove mi godo di un meritato riposo sorseggiando una fresca birra artigianale.
Il percorso dura circa 2,30 ore ed ha un dislivello di 170 m. La difficoltà è E o facile sino ai ruderi del mulino della Pollina, mentre diventa EE o medio-difficile nel tratto dal mulino alla cascata. La difficoltà più elevata è dovuta, a mio avviso, alla mancanza di indicazioni o di parapetti (una caduta nella parte che scende all'orrido può essere mortale) e al terreno molto scivoloso. In caso di pioggia sconsiglio la discesa all'orrido. Suggerisco inoltre di indossare scarponi e portare bastoncini da trekking utilissimi nella discesa. L'acqua e soprattutto la birra la trovate a Casa Gigli.