Perdonanze: Monte Bala da San Fris, ritorno per 1042 (ITINERARIO 1)

Il Monte Bala, (alto poco oltre i 400 m), più che un monte, è una delle tante colline che costellano il panorama vittoriese, posta sulla dorsale tra i Piai di Tarzo e il Monte Altare di Vittorio V.to. Normalmente di raggiunge da San Fris, attraverso il sentiero 1042 (magari per poi scendere a Borgo Castagnè). Per chi volesse diversificare, ci sono tuttavia altri accessi, meno conosciuti e solo in parte individuabili in qualche app (ad esempio assenti su Tabacco). La partenza è stata fissata alla fine dell’abitato di San Fris (sotto pilone autostrada). Si sale per strada asfaltata tenendo la sx al primo bivio (strada privata). Si prosegue per 500 m per poi girare a dx per ampia traccia in zona prativa. Il sentiero vira poi a sx fino ad un prato all’inizio del quale si sale a dx rasentando uno steccato. Non troverete in questa prima parte alcuna segnalazione. Una cinquantina di metri più in alto si incrocia una traccia più marcata che porta a sx. Si sale moderatamente nel bosco fino ad una radura erbosa con stalla semiristrutturata, che si lascia a destra risalendo brevemente fino ad un altro prato (piccola panchina) dal quale si dipartono 3 sentieri. Evitate i due più ampi e prendete il terzo da sx. Dopo qualche centinaio di metri (alla confluenza di un sentiero che scende dalla vostra dx, che sarà oggetto di prossima esplorazione), ci sono i primi bollini rossi che vi condurranno, dopo un ultimo tratto ripido, all’ennesimo steccato con filo spinato. Da qui si può scendere rapidamente a sx sbucando al capitello di San Antonio, oppure, come nel ns caso, scavalcare il recinto e risalire ripidamente a dx fino alla sommità del Monte Bala. (La zona è circoscritta per allevamento asini, anche se non ne ho visti). Quindi si scende per qualche decina di metri e poi si risale fino a raccordarsi al sentiero 1042, ma si può anche scendere subito a sx arrivando in breve alle case Botteon e da qui ritornare a San Fris. Durante la discesa, sulla sinistra (basta deviare di qualche decina di metri) meritevoli un paio di belvederi (panchina) con vista su Bigontina, Le Pellagre, Col Cavaler, Col dei Notol,ecc