Casina da Contrada Speciale
near Contrada Speciale, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Il nostro percorso si snoda all’interno della Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, che ricade nel territorio dei comuni di Ventimiglia di Sicilia, Baucina, Trabia, Altavilla Milicia e Casteldaccia.
Lasciate le auto nei pressi della Strada Intercomunale 12 in contrada Speciale, raggiungeremo quello che un tempo era il "Portone d’ingresso” della tenuta, utilizzato dal Marchese Artale per raggiungere la Casina di caccia.
Da qui inizieremo a salire dolcemente lungo una strada sterrata molto panoramica; affacciandoci sul Tirreno attraverseremo una vasta area dedicata al pascolo. Lasciata la strada sterrata imboccheremo un sentiero e il paesaggio cambierà gradatamente: dalla pineta ci immergeremo nella fitta vegetazione originaria, dominata da bellissimi esemplari di Leccio e Sughera.
Arrivati in cima a Monte Sant’Onofrio visiteremo i ruderi della Casina di Caccia, fatta costruire dal Marchese nel XVI secolo. Dopo una sosta per il pranzo ci rimetteremo in cammino, raggiungendo un punto panoramico sulla vallata di Randino, che divide i rilievi della riserva in due dorsali parellele.
Proseguendo lungo il sentiero Sant’Onofrio scenderemo verso Piano Ferro fino a raggiungere un piccolo laghetto artificiale popolato da raganelle.
Qui imboccheremo il sentiero Vausu Russu e ci addentreremo all’interno di una suggestiva forra (o gola), stretta tra le pareti di roccia calcarea, immersi in una lussureggiante querceta. Da qui in poi il percorso sarà tutto in discesa su strada sterrata sino a raggiungere il punto di partenza
Lasciate le auto nei pressi della Strada Intercomunale 12 in contrada Speciale, raggiungeremo quello che un tempo era il "Portone d’ingresso” della tenuta, utilizzato dal Marchese Artale per raggiungere la Casina di caccia.
Da qui inizieremo a salire dolcemente lungo una strada sterrata molto panoramica; affacciandoci sul Tirreno attraverseremo una vasta area dedicata al pascolo. Lasciata la strada sterrata imboccheremo un sentiero e il paesaggio cambierà gradatamente: dalla pineta ci immergeremo nella fitta vegetazione originaria, dominata da bellissimi esemplari di Leccio e Sughera.
Arrivati in cima a Monte Sant’Onofrio visiteremo i ruderi della Casina di Caccia, fatta costruire dal Marchese nel XVI secolo. Dopo una sosta per il pranzo ci rimetteremo in cammino, raggiungendo un punto panoramico sulla vallata di Randino, che divide i rilievi della riserva in due dorsali parellele.
Proseguendo lungo il sentiero Sant’Onofrio scenderemo verso Piano Ferro fino a raggiungere un piccolo laghetto artificiale popolato da raganelle.
Qui imboccheremo il sentiero Vausu Russu e ci addentreremo all’interno di una suggestiva forra (o gola), stretta tra le pareti di roccia calcarea, immersi in una lussureggiante querceta. Da qui in poi il percorso sarà tutto in discesa su strada sterrata sino a raggiungere il punto di partenza
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