Cascate Monte Gelato - Mazzano Romano - Fosso del Peccato
near Grezzano-Pian delle Rose, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Dopo poco più di un anno siamo tornati nella Valle del Treja, andando a verificare se il sentiero lungo il Treja fosse stato riaperto dopo la frana. Purtroppo è rimasto chiuso; al suo posto è stato aperto il sentiero aletrnativo 001 che aggira la frana passando sui campi del pianoro. Il percorso seguito è un classico, tranne che per la visita nel borgo antico di Mazzano (spesso saltato) e la sostituzione dell'accalcata Calcata con il selvaggio Fosso del Peccato il cui fascino rimane indescrivibile. In quest'ultimo abbiamo rilevato due frane rispetto all'anno scorso; la prima (a valle) che a reso un po' più difficile quel passaggio che era impegnativo già prima. La seconda (a monte) facilmente scavalcabile. Si spera che in futuro non ve ne sia un'altra che chiuda definitivamente il fosso, anche se alcuni costoni non promettono bene. Abbiamo inoltre cercato quella che viene indicata come i ruderi della chiesa di San Nicola di Bari, trovando solo un edificio distrutto da un incendio al cui interno vi era un generatore container, bruciato anch'esso.
Abbiamo poi cercato le rovine di quello che viene indicato come Castello di Monti Li Santi, trovando solo alcuni resti di mura (come Narce) e molta vegetazione ad ostruire il passaggio. A meno che non siate amatori di questi ruderi (e dei rovi), si sconsiglia questa visita. Siamo poi passati per la Necropoli del Cavone trovandola ripulita dalle sterpaglie.
Per ragioni di tempo, abbiamo proseguito lungo le strade comunali per tornare alle cascate di Monte Gelato. Le abbiamo trovate piacevoli (nessuna auto di passaggio, molta ombra e panorami degni di nota). La strada comunale delle Calcare è invece ridotta ad un sentiero. Interessante è stato percorrere il sentierino finale che dal campo di grano porta alle cascate di Monte Gelato; non vi è una vera traccia segnata, bensì dei viottoli creati dagli animali che portano all'acqua dei torrenti. Sembra che il tratto finale sia parte di un sentiero battuto anche dalle persone, ma per ragioni di tempo non lo abbiamo percorso nel verso opposto per scoprire dove portasse.
La difficoltà è media per via del salto da superare nel Fosso del Peccato, altrimenti sarebbe Facile. Come per tutta la Tuscia, l'acqua delle fontane non è potabile per via dell'arsenico, per cui si consiglia di portare una buona scorta d'acqua. Buoni passi!
Abbiamo poi cercato le rovine di quello che viene indicato come Castello di Monti Li Santi, trovando solo alcuni resti di mura (come Narce) e molta vegetazione ad ostruire il passaggio. A meno che non siate amatori di questi ruderi (e dei rovi), si sconsiglia questa visita. Siamo poi passati per la Necropoli del Cavone trovandola ripulita dalle sterpaglie.
Per ragioni di tempo, abbiamo proseguito lungo le strade comunali per tornare alle cascate di Monte Gelato. Le abbiamo trovate piacevoli (nessuna auto di passaggio, molta ombra e panorami degni di nota). La strada comunale delle Calcare è invece ridotta ad un sentiero. Interessante è stato percorrere il sentierino finale che dal campo di grano porta alle cascate di Monte Gelato; non vi è una vera traccia segnata, bensì dei viottoli creati dagli animali che portano all'acqua dei torrenti. Sembra che il tratto finale sia parte di un sentiero battuto anche dalle persone, ma per ragioni di tempo non lo abbiamo percorso nel verso opposto per scoprire dove portasse.
La difficoltà è media per via del salto da superare nel Fosso del Peccato, altrimenti sarebbe Facile. Come per tutta la Tuscia, l'acqua delle fontane non è potabile per via dell'arsenico, per cui si consiglia di portare una buona scorta d'acqua. Buoni passi!
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