San Fele - cascate in versione innevate giro completo

29/01/2023

Cascate di San Fele

San Fele è un piccolo comune della provincia di Potenza, Basilicata.
Ad oggi conta forse 2600 abitanti.
Insomma non sembra un paesino degno di nota, se non fosse per due cose.
Il suo bellissimo borgo antico, con chiese (Bellissima la chiesetta di San Giustino), la casa di San Giustino, un bellissimo belvedere che si raggiunge salendo verso monte Castello e la vetta del suddetto monte.
Monte castello , circa 940 mt slm. Dove in cima possiamo trovare una bellissima croce.
MA OLTRE A QUESTO CI SONO LE BELLISSIME CASCATE.
Certo, alcuni diranno di averle già viste, in primavera, altri diranno che in estate non sono un granchè (!!) ma quanti le hanno viste innevate e impetuose e in alcuni punti ghiacciate , cariche di acqua grazie alle abbondandi nevicate ?

In effetti neanche noi le avevamo mai viste così piene.

L'ESCURSIONE INIZIA
Sono le 8:00 quando arriviamo a San Fele. La macchina segna 0 (zero) gradi, il paese è bello pulito, nonostante la neve sia caduta abbondante. Infatti ai lati delle strade ci sono dei bei cumuli di neve.
Ci attrezziamo per una semplice escursione, oggi davvero non abbiamo voglia di scassarci i quadricipiti , ma l'idea è di fare un bel giretto, sperando di trovare le cascate ghiacciate.
Ve lo dico subito, non le troveremo ghiacciate, o almeno non tipo everest !

IL SENTIERO

Imbocchiamo il sentierino in discesa, già bello ricoperto di neve, non abbiamo le ciaspole, qui sarebbero solo un problema, e quindi in alcuni punti affondiamo fino al polpaccio.
Il percorso "U Urtone" si dipana per circa un chilometro ed è uno dei due itinerari che hanno accesso dal paese di San Fele per giungere alle cascate.
Da subito sentiamo il suono (rumore?!) dell'acqua. é forte...
Al primo ponticello in legno, già rimaniamo a bocca aperta, e chi ha mai visto tanta acqua qui ! La cascata u urtone, alta ben 22 mt , è pienissima !
Seguiamo il sentiero, scendiamo la scalinata, stando attenti a non rotolare giù causa ghiaccio, e andiamo ad ammirarla dal basso.
E cavoli se è bella !
Risaliamo, e proseguiamo il percorso. Non c'è nessuno (in realtà non troveremo nessuno per tutto il giorno ahahah) e possiamo goderci il silenzio, interrotto solo dal rumore dell'acqua.
Di fila troveremo le cascate tutte veramente piene.

Le cascate prendono il nome di “U uattenniere” termine dialettale col quale si definisce la "Gualchiera", un macchinario utilizzato negli antichi opifici della zona, edificati nel tempo proprio a ridosso delle cascate per sfruttare la forza dell'acqua che, tuffandosi, metteva in funzione delle pale che azionavano, a loro volta, dei magli che battevano la lana tessuta. Questa tecnica di lavorazione consentiva di ottenere panni più resistenti pronti per le lavorazioni successive.
La cascata degli innamorati oggi è veramente piena ! Avvicinandoci avvertiamo il cambiamento di temperatura a causa dell'aria che sposta l'acqua !
Siamo persi da tanta bellezza, colori, neve candida, uccellini che ci volano vicini, il meteo che anche se freddo, si apre lasciando passare anche qualche raggio di sole.
Proseguiamo fino ad arrivare alla statale, dall'altra parte del paese.
Da qui andremo a visitare le ultime due cascate, la cascata Paradiso (che è un paradiso davvero !) e le bellissime cascate gemelle !

Bastano, pochi minuti per ultimare il percorso "Le Gemelle" che prende il nome dalle cascate che consente di ammirare. Si tratta di due salti compiuti dai torrenti Bradano ed Acquafredda che si incontrano facendo confluire le proprie acque in un placido laghetto.
Queste poi ci lasciano davvero senza parole.
Se non fosse che siamo a -1 , sarebbe da tuffarsi !
Per il ritorno, preferiamo fare un bel pezzo di statale, fino a ritornare alla macchina.
Qui la voglia di andare in cima a monte castello è tanta, ma l'orario e alcuni nuvoloni minacciosi ci fanno cambiare idea.
Tutto sommato eravamo venuti per goderci le cascate, e in vetta al monte ci siamo già stati due volte (non con la neve però...)

Che dire ragazzi, se avete tempo andateci, un buon paio di scarponi, ghette , guanti e un bel giubbottino e potrete godervi uno scenario fiabesco.

Giuseppe