Cascate del Doccione - Ghiacci - Libro Aperto
near Casa Re, Emilia-Romagna (Italia)
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Itinerary description
Parcheggio: Superato il borgo di Fellicarolo, dopo qualche km, si incontra, sulla destra, la casa vacanze Casuglie; cercate quindi parcheggio una volta superata.
Partenza: Cominciate a salire lungo la strada ed al primo tornante, sulla destra, prendete il sentiero per le cascate del Doccione opportunamente segnalato.
Nelle immediate vicinanze troverete un bellissimo punto panoramico da cui ammirare le cascate; seguite ora il sentiero (CAI 431) a sinistra delle cascate, fiancheggiate il corso d'acqua fino a raggiungere un piccolo ponte dove incontrerete il sentiero CAI 445.
Dopo un centinaio di metri, sulla sinistra, troverete l'inizio del sentiero CAI 433, ignoratelo e proseguite sulla strada attraverso i boschi arriverete così ad un incrocio, punto di incontro di vari sentieri CAI.
L'incrocio è riconoscibile da una carta della zona ed un edificio chiuso sulla destra (Grand Mogol). Proseguite (a sinistra) sul sentiero CAI 435, il quale si dipana ancora nel bosco fino a giungere ad un piccolo ponte, (la traccia gps in questo punto è confusa e contiene un giro circolare di poco più di un centinaio di metri necessario per ricercare il sentiero). Proseguite diritti davanti alla passerella e, dunque, sulla destra dello spiazzo, uscirete in una radura in salita e nel prato, in alto a sinistra ritroverete la segnalazione del sentiero da seguire fino al crinale.
In cima vedrete di fronte a voi l'Abetone, alla vostra destra il monte Cimone mentre sulla sinistra vedrete la sella del Libro Aperto. Da questo punto, andando a destra seguirete il sentiero CAI 447 verso il monte Cimone. Dopo qualche centinaio di metri, sulla sinistra, vedrete un canalone "rivestito" di rocce e sede, nelle stagioni temperate, di un ghiacciaio chiamato "I Ghiacci". Tornati indietro e andando a sinistra potrete arrivare nella "sella" Libro aperto seguendo il Cai 435 o il CAI 447 scegliendo quello che preferite.
Rientro: Da questo stesso incrocio potete seguire il sentiero CAI 433 (ripido) per tornare al rifugio "I Taburri".
Percorso bello che richiede un po' di preparazione fisica sia per i quasi 1000 m di dislivello sia per i tratti abbastanza ripidi.
Partenza: Cominciate a salire lungo la strada ed al primo tornante, sulla destra, prendete il sentiero per le cascate del Doccione opportunamente segnalato.
Nelle immediate vicinanze troverete un bellissimo punto panoramico da cui ammirare le cascate; seguite ora il sentiero (CAI 431) a sinistra delle cascate, fiancheggiate il corso d'acqua fino a raggiungere un piccolo ponte dove incontrerete il sentiero CAI 445.
Dopo un centinaio di metri, sulla sinistra, troverete l'inizio del sentiero CAI 433, ignoratelo e proseguite sulla strada attraverso i boschi arriverete così ad un incrocio, punto di incontro di vari sentieri CAI.
L'incrocio è riconoscibile da una carta della zona ed un edificio chiuso sulla destra (Grand Mogol). Proseguite (a sinistra) sul sentiero CAI 435, il quale si dipana ancora nel bosco fino a giungere ad un piccolo ponte, (la traccia gps in questo punto è confusa e contiene un giro circolare di poco più di un centinaio di metri necessario per ricercare il sentiero). Proseguite diritti davanti alla passerella e, dunque, sulla destra dello spiazzo, uscirete in una radura in salita e nel prato, in alto a sinistra ritroverete la segnalazione del sentiero da seguire fino al crinale.
In cima vedrete di fronte a voi l'Abetone, alla vostra destra il monte Cimone mentre sulla sinistra vedrete la sella del Libro Aperto. Da questo punto, andando a destra seguirete il sentiero CAI 447 verso il monte Cimone. Dopo qualche centinaio di metri, sulla sinistra, vedrete un canalone "rivestito" di rocce e sede, nelle stagioni temperate, di un ghiacciaio chiamato "I Ghiacci". Tornati indietro e andando a sinistra potrete arrivare nella "sella" Libro aperto seguendo il Cai 435 o il CAI 447 scegliendo quello che preferite.
Rientro: Da questo stesso incrocio potete seguire il sentiero CAI 433 (ripido) per tornare al rifugio "I Taburri".
Percorso bello che richiede un po' di preparazione fisica sia per i quasi 1000 m di dislivello sia per i tratti abbastanza ripidi.
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