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Casalecchio - Palazzo de Rossi (09/01/2022)

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Trail stats

Distance
11.29 mi
Elevation gain
308 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
308 ft
Max elevation
508 ft
TrailRank 
52
Min elevation
295 ft
Trail type
Loop
Time
4 hours 53 minutes
Coordinates
3605
Uploaded
January 9, 2022
Recorded
January 2022
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near Croce di Casalecchio, Emilia-Romagna (Italia)

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Itinerary description

Si tratta di una tranquilla escursione in pianura lungo il bacino del fiume Reno, fatta sotto la neve diventa un'esperienza magica.
Si parte dalla ciclopedonale che costeggia il canale di Reno da dove si può ammirare il Paraporto Scaletta, la cosiddetta “Casa dei Ghiacci”, un’opera cinquecentesca che è stata restaurata dal Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno nel 2008.
Si prosegue verso il parco della Chiusa noto anche come Parco Talon, costituito dagli ex possedimenti dei marchesi Sampieri Talon, che dal '600 qui costruirono diverse ville.
Il parco ha conosciuto momenti di grande splendore mondano, in particolare nel '700. Nell'Ottocento Stendhal, assiduo frequentatore di questi luoghi, lo paragonò al "Bois de Boulogne".
Dal 1975 il parco è di proprietà comunale ed è stato aperto al pubblico. Ancora oggi è possibile immaginarne gli antichi fasti nobiliari passeggiando lungo i viali alberati, sostando nei grandi prati all'inglese e attraversando boschetti pensati apposta per perdervisi dentro.
Qua e là si riconoscono i ruderi delle artificiose invenzioni architettoniche, per le quali gli studiosi fanno anche il nome del famoso architetto e scenografo Ferdinando Galli Bibiena.
Si seguono le indicazioni della via della Lana e della Seta che procede fiancheggiando il fiume Reno fino al ponticello pedonale che attraversa il fiume, al termine del quale si svolta a sinistra sulla strada asfaltata.
Il paesaggio tra Sasso Marconi e Casalecchio; è stato profondamente modificato dall'uomo sfruttando una ex cava sono stati creati i laghetti del Maglio: due laghetti adibiti alla pesca con la canna. Al centro del primo laghetto, popolato da germani, anatre e cormorani, è presente una graziosa isoletta.
Superato il sottopasso ciclopedonale si arriva al bellissimo viale alberato che porta al borgo di Palazzo de' Rossi.
La prestigiosa dimora di Palazzo De’ Rossi di Vizzano fu commissionata dal bolognese Bartolomeo de' Rossi e la costruzione, con aspetto tipico feudale, avvenne tra il 1482 e il 1485. Questa dimora subì nel tempo modifiche e restauri. Nel ‘500 affrontò un devastante incendio dal quale si salvarono le strutture portanti. Il restauro portò alla costruzione delle volte nelle sale e, probabilmente, di tutte le parti in legno. Altre modifiche avvennero nel ‘700 per mano di Camillo Rossi, che fece demolire la grande torre e riordinare gli appartamenti.Tra il 1907-09 l’architetto Rubbiani restituì al Palazzo il suo volto quattrocentesco. Durante la seconda guerra mondiale venne adibito ad alloggio di truppe e sfollati. I danni furono restaurati nel ’57. Dai Rossi, estintisi nell’800, il Palazzo passò di proprietà prima ai Turrini-Rossi, quindi ai Marsigli, e infine agli attuali proprietari: i duchi Bevilacqua Ariosti.
Illustri personaggi sono stati ospiti di queste mura, i pontefici: Giulio II nel 1506, Leone X nel 1516 e Paolo III nel 1541. Più recentemente, il 5 ottobre 1989, fu ospite di Palazzo De’ Rossi il presidente della Repubblica francese Francois Mitterand.
Il palazzo è un complesso formato dalla residenza signorile, dal borgo, le stalle e la scuderia. La residenza signorile comunica con il borgo tramite un’ampio portone dentro al quale troviamo la bellissima corte d’onore ricca di affreschi, loggiati e dal bello scalone, salito il quale si entra nella parte nobile del castello. Un delizioso giardino all’italiana, che ha visto nel tempo sostanziali modifiche, e un grande cortile incorniciano la parte opposta del castello.
Tutto il borgo è cinto da mura merlate. Di grande importanza per l’epoca, il canale, fatto costruire dai Rossi, alimentava le varie “industrie” già presenti a valle del castello.Ancora oggi la presa d’acqua nei pressi del ponte di Vizzano fa correre l’acqua nel canale che passa sotto l’ampio portone della residenza signorile. Lavori di recupero e restauro hanno coinvolto tutto il borgo, dentro al quale troviamo abitazioni, botteghe, la torre colombaia e un rinomato ristorante.
Si ritorna per lo stesso sentiero fino al ponticello pedonale che attraversa il Reno, da qui invece di attraversarlo si prosegue rimanendo sulla stessa riva del fiume fino al Lido di Casalecchio.
In passato Casalecchio divenne meta di turismo estivo. Molti e variegati erano i luoghi d'incontro: locande, osterie, caffè, trattorie e perfino tre eleganti alberghi. Professionisti, industriali e commercianti bolognesi vi mandavano le loro famiglie, che potevano facilmente raggiungere la sera, senza dover abbandonare la loro attività in città. Dopo la rotta del Reno (1893) fu decisa la costruzione di uno sfioratore di colmata meglio conosciuto come "Chiusa Nuova". A monte di questa struttura si era formato un rigoglioso prato, che qualcuno iniziò a frequentare per fare il bagno nel fiume. Verso gli anni Venti del Novecento il luogo divenne sempre più alla moda e fu così che nel 1931 l'amministrazione comunale diede incarico all'Associazione Mutilati di Guerra di aprire un vero e proprio stabilimento balneare. Furono dunque costruiti uno spogliatoio e un posto di ristoro, che funzionarono a pieno regime dall'anno successivo a fronte del pagamento di un biglietto dal basso costo. Visto il crescente successo, anno dopo anno furono apportate notevoli migliorie: docce, giochi da spiaggia e un vero e proprio ristorante bar. La seconda guerra mondiale interruppe ovviamente l'attività, che al termine del conflitto fu ripresa con la creazione anche di un locale da ballo. Dal 1955, invece, il Lido declinò e nel 1966, in seguito ad una terribile piena del Reno, quanto rimaneva fu completamente distrutto. Nel 1998 però vi è stato un notevole rilancio e oggi, grazie alla gestione di un privato lo stabilimento balneare è meta estiva gettonatissima.

Waypoints

PictographIntersection Altitude 362 ft

Parco Talon

Si lascia il percorso ciclopedonale e si attraversa la via Porrettana per accedere al parco Talon e si segue la via della Lana e della Seta.

PictographBridge Altitude 371 ft
Photo ofPonte sul fiume Reno

Ponte sul fiume Reno

Si attraversa il Reno e si prosegue a sinistra per la strada asfaltata.

PictographWaterfall Altitude 350 ft
Photo ofCanale del Maglio

Canale del Maglio

Si può osservare il canale del Maglio che scorre impetuoso.

PictographLake Altitude 319 ft
Photo ofLaghetti del Maglio Photo ofLaghetti del Maglio

Laghetti del Maglio

Sulla sinistra si possono ammirare i laghetti del Maglio dove si può praticare la pesca sportiva.

PictographCastle Altitude 398 ft
Photo ofPalazzo de' Rossi Photo ofPalazzo de' Rossi Photo ofPalazzo de' Rossi

Palazzo de' Rossi

Proseguendo lungo l’itinerario si raggiunge il viale alberato con fondo in ghiaia che porta al quattrocentesco Palazzo de’ Rossi. Esso fu commissionato dal ricco mercante parmense Bartolomeo de’ Rossi, trasferitosi a Bologna, e realizzato tra il 1482 e il 1485. aspetto feudale, subì nel tempo diversi restauri in particolare nel ‘700 quando fu demolita la torre. Nel 1907-1909 l’architetto Rubbiani eseguì un restauro volto a restituire al palazzo un volto quattrocentesco. Il palazzo è un complesso formato dalla residenza signorile, dalla chiesa e dal borgo, con scuderie, botteghe e mulini, costruito contemporaneamente al castello per la conduzione agricola dei terreni posseduti dai conti Rossi. Un piccolo canale da tempo immemorabile scorre silenzioso, quasi a non voler disturbare la vita della Corte, animata e frastornata dal vocio di quella folla che ogni anno, da secoli, si ritrova l’otto di settembre per celebrare la fiera: un rito rimasto immutato nel tempo. Questo canale artificiale inizia alla Chiusa di Vizzano, scorre parallelo al fiume Reno per alcuni chilometri per poi ritornarvi a monte della Chiusa di Casalecchio.

PictographIntersection Altitude 355 ft

Procedere dritto

Invece di riprendere il ponticello a destra che ci riporterebbe al parco della Chiusa si prosegue diritto. La strada di fronte a noi è sbarrata da un cancello ma si può prendere il sentiero parallelo sulla sinistra e pochi metri dopo attraversare il passaggio nella rete metallica e percorrere la strada asfaltata oltre il cancello fino al rio Bolsenda. Si segue l'argine fino ad un precario ponticello su un ruscello fino al Lido di Casalecchio.

PictographBridge Altitude 375 ft
Photo ofPasserella sul Reno

Passerella sul Reno

Si attraversa Casalecchio fino alla passerella pedonale sul Reno fino a ritornare al punto di partenza.

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