Carpen Croci

Parcheggiato nella micro piazza di Carpen saliamo prima per una mulattiera e poi per un sentiero alla frazione di Croci. Raggiunta la strada silvopastorale le la seguiamo a sinistra fino a raggiungere la prima casa del borgo. Croci era abbandonata dalla fine degli anni 50 e caduta in rovina. Poi nel 2010 l’apertura di una strada silvopastorale ha permesso che venisse raggiunta con i fuoristrada e tante case sono state ristrutturate. Prima delle ristrutturazioni “selvagge” Croci conservava un unicum di architettura povera: era stato ricostruito dal genio militare dopo le distruzioni della prima guerra mondiale: gruppi di case allineate lungo il declivio con al piano terra la stalla con la volta a botte e sopra le stanze per la famiglia.

Prendiamo la stradina che unisce i vari gruppi di case poste sul declivio e la seguiamo fino alla chiesetta sul poggio che chiude il paese. Da li’ prendiamo la strada silvopastorare che ci porterà a valle e che presenta in certi punti un fondo in cemento. Poco fuori il paese scendiamo ad una sorgente adattata a lavatoio.

Quasi alla fine della strada per accorciare il percorso prendiamo la deviazione a destra che ci porta nel cortile di una casa. Chiedendo il permesso ai proprietari tagliamo giù per il prato fino alla strada statale Feltrina che attraversiamo facendo molta attenzione dati il traffico molto intenso. Attraversiamo i binari della ferrovia e li costeggiamo camminando a fianco della massicciata fin quasi all’altezza del paesino di San Zan. Riattraversata la Feltrina proseguiamo per una stradina interna che passa per il paesino poi saliamo al cimitero e di li’ per un sentiero verso Carpen. Ad un certo punto una recinzione ci costringe a tornare sulla Feltrina per gli ultimi 300 metri prima del paese. Fare molta attenzione per il traffico di camion.
Ritrovate le ns auto torniamo a casa non prima di esserci fermati a Quero alla birreria per un meritato boccale di birra.