Cappella di Palombara - Chiesa di Sant’Angelo da Cancello Scalo (CE)
near Grotticella-Scarfato, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il percorso inizia dalla piazza “Castra Marcelli” di Cancello Scalo (frazione del Comune di San Felice a Cancello in provincia di Caserta) si gira a sinistra seguendo la via Barracco per circa 200 m e poi ancora a sinistra immettendosi sulla via Castello. Essendo la stessa una strada di servizio dell’acquedotto Vesuviano, dopo circa 500 m si supera un varco pedonale a fianco di un cancello presenziato da personale dell’acquedotto. Si continua a salire lungo la strada a tornanti per circa 2 km fino al cospetto dell’imponente maniero che svetta maestoso sulla collina di Cancello, circondato da un panorama che si estende a perdita d’occhio. Il Castello del Matinale, di forma quadrangolare, con grosse torri ben conservate sui quattro lati, è stato attribuito, per forma e costruzione, all'epoca Longobarda e Normanna.
Si prosegue lungo la strada asfaltata e dopo circa 100 m si gira a sinistra su una strada in salita che passa vicino a costruzioni dell’acquedotto. Sulla sinistra si incontra una scalinata e salendo per alcuni gradini ci si può rifornire di acqua a una fontana dell’acquedotto Vesuviano. Al culmine della scale si varca il cancello a destra e dopo 50 m si imbocca la strada in cemento in salita. Dopo circa 600 m si raggiunge il piazzale dell’acquedotto che fa giungere l’acqua da Serino (AV) a Napoli. Guardando a sud si può scorgere (dai segni al suolo), il tracciato della condotta sotterranea a perdita d’occhio verso Napoli. Da qui la strada diventa sterrata e prosegue alla destra di un’antenna di telecomunicazione e percorsi 400 m si giunge alla sommità della Collina di Cancello a 361 m s.l.m. Dalla cima di questa collina si può osservare un panorama a 360°: a est si staglia maestosa la dorsale del Partenio, a nord si apre la valle di Suessola e la Valle Caudina, l’ovest volge verso tutto il Casertano, mentre a sud si osserva la piana Nolana sovrastata dall’imponente sagoma del Vesuvio monte Somma e dal golfo di Napoli con le sue isole. Si continua sempre lungo l’evidente traccia che segue la cresta della collina. Si costeggia un’enorme cava dove si può notare una depressione ricoperta di alberi. È uno dei pochi esempi di Sinkhole Campani, ovvero il segno lasciato dal crollo della volta di una cavità sotterranea. Il sentiero adesso inizia a salire leggermente, alternando tratti di terreno e rocce affioranti. Giunti di fronte a un rudere a 380 m, si prende la sterrata a destra che, leggermente in discesa, segue il versante sud della collina. Lungo il percorso è possibile osservare vecchi ruderi di case coloniche o terrazzamenti per le coltivazioni, a testimonianza di un passato che vedeva popolate e coltivate queste zone.
Dopo una repentina discesa su fondo misto di terreno e cemento, tra rigogliosi uliveti e fiancheggiando i resti di una cisterna di epoca Romana, si giunge a un bivio dove si trovano i ruderi della Cappella di Sant’Angelo a Palombara. Ai tempi degli antichi pellegrinaggi, la Cappella era un punto di riposo, a metà strada tra San Felice ed il Santuario di Sant’Angelo a Palombara.
Dalla Cappella si abbandona la strada in cemento per imboccare i gradoni del vecchio sentiero dei pellegrini che conduce al Santuario di Sant’Angelo a Palombara dedicato all'Arcangelo San Michele costruito dai Longobardi nell'862.
Questo si erge quasi a nido d'aquila su di uno sperone roccioso a 550 m e domina San Felice a Cancello. Dalla sua posizione incantevole si può osservare un panorama mozzafiato che si estende a perdita d’occhio.
Per il ritorno a poca distanza dal santuario, scendendo per circa 100 m su una strada a gradoni di cemento, ci si può rifornire alla sorgente di acqua sicuramente utilizzata sin da quando il popolo di Suessola si rifugiò sul monte Sant’Angelo. Si prosegue per altri 50 m e si svolta sulla sinistra seguendo il sentiero che gira sotto la il Santuario.
Il sentiero continua e dopo 400 m si svolta a sinistra e dopo 200 m ancora a sinistra, si prosegue seguendo il sentiero per circa 1,5 km giungendo ai ruderi della Cappella di Sant’Angelo a Palombara, si svolta a destra e si segue la stradina asfaltata per circa 400 m dove sulla sinistra si imbocca un sentiero sterrato che corre lungo il fianco della montagna.
Il sentiero conosciuto dagli abitanti del posto col nome il “Traforo” segue il percorso dell’acquedotto immerso nella vegetazione. Guardando verso destra offre scorci sulla valle di Suessola (Arienzo, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Cervino, Maddaloni fino a Caserta ed oltre). Il sentiero si snoda per circa 3,6 km per giungere di nuovo alla scalinata con la fontanina e ricongiungersi di nuovo sulla strada asfaltata (CAI 300). Da qui si può ammirare l’imponente Castello “Il Matinale” e lo sguardo si perde sulla pianura che si estende da Cancello a Caserta fino al litorale Domizio.
Seguendo la strada asfaltata di servizio dell’acquedotto Vesuviano che corre lungo la collina per giungere dopo circa 3 km a Via Barracco, si svolta a sinistra e si giunge nella Piazza Castra Marcelli dove si conclude la nostra passeggiata.
Si prosegue lungo la strada asfaltata e dopo circa 100 m si gira a sinistra su una strada in salita che passa vicino a costruzioni dell’acquedotto. Sulla sinistra si incontra una scalinata e salendo per alcuni gradini ci si può rifornire di acqua a una fontana dell’acquedotto Vesuviano. Al culmine della scale si varca il cancello a destra e dopo 50 m si imbocca la strada in cemento in salita. Dopo circa 600 m si raggiunge il piazzale dell’acquedotto che fa giungere l’acqua da Serino (AV) a Napoli. Guardando a sud si può scorgere (dai segni al suolo), il tracciato della condotta sotterranea a perdita d’occhio verso Napoli. Da qui la strada diventa sterrata e prosegue alla destra di un’antenna di telecomunicazione e percorsi 400 m si giunge alla sommità della Collina di Cancello a 361 m s.l.m. Dalla cima di questa collina si può osservare un panorama a 360°: a est si staglia maestosa la dorsale del Partenio, a nord si apre la valle di Suessola e la Valle Caudina, l’ovest volge verso tutto il Casertano, mentre a sud si osserva la piana Nolana sovrastata dall’imponente sagoma del Vesuvio monte Somma e dal golfo di Napoli con le sue isole. Si continua sempre lungo l’evidente traccia che segue la cresta della collina. Si costeggia un’enorme cava dove si può notare una depressione ricoperta di alberi. È uno dei pochi esempi di Sinkhole Campani, ovvero il segno lasciato dal crollo della volta di una cavità sotterranea. Il sentiero adesso inizia a salire leggermente, alternando tratti di terreno e rocce affioranti. Giunti di fronte a un rudere a 380 m, si prende la sterrata a destra che, leggermente in discesa, segue il versante sud della collina. Lungo il percorso è possibile osservare vecchi ruderi di case coloniche o terrazzamenti per le coltivazioni, a testimonianza di un passato che vedeva popolate e coltivate queste zone.
Dopo una repentina discesa su fondo misto di terreno e cemento, tra rigogliosi uliveti e fiancheggiando i resti di una cisterna di epoca Romana, si giunge a un bivio dove si trovano i ruderi della Cappella di Sant’Angelo a Palombara. Ai tempi degli antichi pellegrinaggi, la Cappella era un punto di riposo, a metà strada tra San Felice ed il Santuario di Sant’Angelo a Palombara.
Dalla Cappella si abbandona la strada in cemento per imboccare i gradoni del vecchio sentiero dei pellegrini che conduce al Santuario di Sant’Angelo a Palombara dedicato all'Arcangelo San Michele costruito dai Longobardi nell'862.
Questo si erge quasi a nido d'aquila su di uno sperone roccioso a 550 m e domina San Felice a Cancello. Dalla sua posizione incantevole si può osservare un panorama mozzafiato che si estende a perdita d’occhio.
Per il ritorno a poca distanza dal santuario, scendendo per circa 100 m su una strada a gradoni di cemento, ci si può rifornire alla sorgente di acqua sicuramente utilizzata sin da quando il popolo di Suessola si rifugiò sul monte Sant’Angelo. Si prosegue per altri 50 m e si svolta sulla sinistra seguendo il sentiero che gira sotto la il Santuario.
Il sentiero continua e dopo 400 m si svolta a sinistra e dopo 200 m ancora a sinistra, si prosegue seguendo il sentiero per circa 1,5 km giungendo ai ruderi della Cappella di Sant’Angelo a Palombara, si svolta a destra e si segue la stradina asfaltata per circa 400 m dove sulla sinistra si imbocca un sentiero sterrato che corre lungo il fianco della montagna.
Il sentiero conosciuto dagli abitanti del posto col nome il “Traforo” segue il percorso dell’acquedotto immerso nella vegetazione. Guardando verso destra offre scorci sulla valle di Suessola (Arienzo, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Cervino, Maddaloni fino a Caserta ed oltre). Il sentiero si snoda per circa 3,6 km per giungere di nuovo alla scalinata con la fontanina e ricongiungersi di nuovo sulla strada asfaltata (CAI 300). Da qui si può ammirare l’imponente Castello “Il Matinale” e lo sguardo si perde sulla pianura che si estende da Cancello a Caserta fino al litorale Domizio.
Seguendo la strada asfaltata di servizio dell’acquedotto Vesuviano che corre lungo la collina per giungere dopo circa 3 km a Via Barracco, si svolta a sinistra e si giunge nella Piazza Castra Marcelli dove si conclude la nostra passeggiata.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
puoi fare anche l'anello tornando lungo la condotta dell'acquedotto sul versante opposto.