Capanno Tassoni - Passo di Croce Arcana - Lago Scaffaiolo / Rifugio Duca degli Abruzzi - Passo del Lupo
near Osteria, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Un itinerario che segue in gran parte il crinale dell'Appennino, che è la linea di demarcazione tra Emilia-Romagna e Toscana. Quindi ci sono frequenti panorami. Attraversiamo il tipico paesaggio della brughiera a mirtilli, che a metà settembre assume un colore rosso vivo. Nei tratti a quote più basse si attraversa una zona boschiva.
Provenendo da Ospitale, il percorso inizia poco prima di arrivare alla Capanna Tassoni. Possiamo facilmente parcheggiare lungo la strada da questa parte.
La prima parte del percorso porta al passo di Croce Arcana. Ho provato a prendere la strada più breve e più facile, quindi non seguiamo esattamente un singolo sentiero CAI, ma percorriamo anche un breve tratto su Via Capanna Tassoni. Si parte in una zona boschiva che a circa 2 chilometri dalla partenza si trasforma in un paesaggio aperto dominato dalla brughiera a mirtilli.
Con vaccinieto, o brughiera a mirtilli, si intende un habitat caratterizzato da suoli acidi e poveri di sali e di humus, diffuso principalmente sulle Alpi (Alpi Cozie, Alta Valtellina) e sull'Appennino tosco-emiliano, che rappresenta il limite meridionale di diffusione di questo ambiente. La flora è solitamente costituita da vegetazione arbustiva aperta, a crescita bassa, costituita prevalentemente da mirtillo blu, mirtillo nero, moretta comune ed erica baccifera. Vi si possono anche trovare in misura minore mirtillo rosso, licopodi, muschi e licheni. Raramente può essere presente anche il rododendro delle Alpi (Rhododendron ferrugineum). Si trova ad un'altitudine che può variare con la posizione geografica, comunque tipicamente al di sopra del limite dei boschi, tra i 1700 e i 2000 metri. Questo ambiente, che nei primi anni del XX secolo era quasi scomparso in Italia a causa dello sfruttamento dei terreni ad uso pascolo, sta conoscendo, in questi ultimi anni, una ripresa dovuta essenzialmente al progressivo abbandono dei pascoli (fonte: Wikipedia - 16/9/21).
Nel periodo dell'anno in cui si faceva questa passeggiata (14/9/21), i mirtilli erano maturi e le piante erano già in gran parte colorate di rosso vivo. Uno spettacolo unico da ammirare, fenomeno che era anche lo scopo di questa passeggiata.
In fondo al testo c'è un link a un video in cui è ampiamente documentata la raccolta dei mirtilli.
Raggiungiamo il crinale al Passo di Croce Arcana, dove un tempo esisteva un importante passaggio attraverso l'Appennino. Ad esempio, qui passa un percorso storico come la Via Romea Nonantolana.
Da Croce Arcana seguiremo approssimativamente il crinale. Abbiamo sempre delle belle viste, specialmente alla nostra destra.
Davanti a noi, nella prima parte del passaggio sul crinale, vediamo l'imponente vetta del Monte Spigolino. Il nostro percorso non passa sopra la cima di questa montagna, seguiamo invece un sentiero che si mantiene a quota più bassa, rimanendo in mezzo alla brughiera. Proseguiamo così fino ad arrivare al Lago Scaffaiolo, altra meta molto visitata dell'alto Appennino. Infatti, sia Croce Arcana che il Lago Scaffaiolo sono mete piuttosto ambite dagli escursionisti, quindi in alta stagione su questo tratto possiamo incontrare parecchia gente.
Nelle immediate vicinanze del lago Scaffaiolo troviamo Rifugio Duca degli Abruzzi.
Per informazione: Rifugio: 0534.53390 / Antonio Tabanelli: 347.7129414 / Lucia Ceron: 338.4884782 / Mirco Mori: 327.5705234 / e-mail: rifugiolagoscaffaiolo@gmail.com (aggiornato il 16/09/2021).
Il Lago Scaffaiolo è un lago molto anomalo. Non è un lago alpino: è un invaso naturale derivato dai fenomeni climatici alimentato dalle acque piovane e dallo scioglimento della neve e pare anche da una falda che si trova proprio sotto il Monte Cupolino. Il fatto di non essere un lago di tipo glaciale lo rende un lago molto particolare. Al momento di questa passeggiata l'acqua era insolitamente bassa.
Il sito CORNOALLESCALE.NET in una descrizione del Lago Scaffaiolo:
Un minuscolo specchio d’acqua limpidissima e perenne placidamente adagiato lungo il crinale che separa il Tirreno dalla pianura Padana. E’ il lago Scaffaiolo, fra le cui tante particolarità, con i suoi 1785 metri di quota, c’è anche quella di essere il bacino naturale più alto dell’intera catena appenninica. Un luogo dai tramonti mozzafiato dove si ode solo il silenzio del vento e il fruscio dell’acqua.
Una serie di caratteristiche davvero uniche che, accompagnate dall’assoluta mancanza di pesci e di piante, hanno fatto nascere attorno a questo luogo un alone di mistero e di leggenda. Si racconta, infatti, che il fondo del lago sia comunicante direttamente con l’inferno e che le anime dei dannati usino risalire fin sopra le sue acque per cercare sollievo nei rari momenti in cui è concesso loro un po’ di tregua dalle pene eterne. Per questo motivo, se una mano benedetta ha l’ardire di gettare una pietra nel lago, proprio in quel punto dove il fondo del piccolo invaso si apre sull’inferno, improvvisamente si scatenano terribili bufere capaci di sradicare querce centenarie, di sollevare onde spaventose e di lanciare sassi a grande distanza.
Che, in realtà, sia una zona soggetta a repentini cambiamenti di tempo la sanno bene i tantissimi escursionisti che frequentano il crinale in ogni stagione, soprattutto d’inverno, quando il lago è battuto da improvvise bufere le quali, a volte, si scatenano con una violenza davvero inaudita.
Il nome del lago sembra derivi da “caffa”, termine con cui gli antichi montanari indicavano un avvallamento o una conca. Viene alimentato dalle acque piovane e dallo scioglimento delle nevi che confluiscono nel lago e si conservano tutto l’anno anche per effetto delle temperature rigide e delle frequenti nebbie che limitano l’evaporazione.
Assolutamente privo di pesci anche a causa delle dimensioni davvero modeste, 200 m di lunghezza e 80 m di larghezza Nelle immediate vicinanze del lago sorge anche il Rifugio Duca degli Abruzzi, il più antico rifugio dell’Appennino tosco – emiliano, inaugurato più di 130 anni fa; esattamente il 30 giugno 1878. (Fine citato sito cornoallescale.net).
Superato il lago, che si trova nel punto più alto di questa camminata, lasciamo il percorso sul crinale e scendiamo attraverso una specie di valletta dove ad un certo momento seguiamo un bel ruscello. Questo è uno dei miei passaggi preferiti, perché qui ti senti completamente tutt'uno con la natura. C'è solo il mormorio dell'acqua e in realtà non ci sono altri suoni. Stranamente, sembra che non passano altri escursionisti. Da questa parte abbiamo anche bei pendii di montagna con brughiera intorno a noi, anch'essi splendidamente rossi ai tempi di questa passeggiata. Ma in questo tratto c'erano cespugli verdi in mezzo (ginepro nano) che enfatizzavano ulteriormente l'effetto visivo del colore.
Attraversato il ruscello, iniziamo un'ultima salita verso il Cinghio Sermidiano. Quando ci avviciniamo a questa cima, l'ambiente inizia a trasformarsi sempre più in una foresta. Poco prima di raggiungere questa vetta percorriamo un piccolo tratto un po' esposto. Ma il sentiero è abbastanza ampio e il terreno è solido, quindi non è problematico passare.
Da qui entriamo davvero nel bosco e poco dopo arriviamo al Passo del Lupo. Dopo il passo scendiamo per un po' abbastanza ripidamente. Poi il ritorno è per lo più su strade sterrate abbastanza facili. In quest'ultima parte attraversiamo una zona con molti ruscelli. Ciò che colpisce è anche che la foresta si erge su una superficie sottile sopra le rocce. È evidente che le radici crescono molto poco profonde nel terreno: sono visibili sopra il suolo.
Qualche dettaglio in più:
Il percorso è ideato in senso antiorario.
Tempo impiegato: totale = 8 ore di cui in movimento = 4 ore 25 minuti
Presenza di tavoli picnic: 1,7 km dall'inizio
Presenza di acqua potabile: 1,7 km dall'inizio. C'era anche una fonte dopo 9,7 km ma non c'era alcuna indicazione che l'acqua fosse potabile (direi che lo era)
In condizioni asciutte il percorso sarà abbastanza facile dal punto di vista tecnico. Ci sono alcune brevi discese ripide nel percorso che saranno un po' scivolose in condizioni di bagnato (Dopo il Passo del Lupo).
Presenza di segnavia bianco-rosso:
CAI 415: km 0,2 > 0,5
CAI 413: km 0,7 > 2,9
Alta Via dei Parchi: km 2,9 > 6,0
CAI 401: km 6,0 > 9,3
CAI 411: km 9,3 > 10,3
CAI 445: km 10,3 > fine
Hai fatto il percorso e ti è piaciuto: lascia un feedback. Se hai solo guardato la descrizione e le foto e le hai trovato informative: lascia un applauso. Se hai avuto problemi: fai un commento e spiega la soluzione che hai trovato.
Ricorda che ci vuole molto meno tempo per scrivere un commento o una recensione che per creare e pubblicare un percorso! Ma solo cosi la informazione rimane aggiornata.
Disclaimer.
I have personally performed and than downloaded the route described, along with the track and waypoints, based on my personal experience. However, it is important to note that these should be considered as general guides and not precise instructions. Trails may not always accurately represent the exact itinerary due to factors such as weak satellite reception during GPS recording, especially in areas with ravines, deep gorges, dense forests, and similar conditions. Furthermore, the situation of the hiking trails may change over time, meaning that the descriptions given no longer correspond to the current situation.
It is the sole responsibility of the individual undertaking these trails to take appropriate safety measures, which should be tailored to the specific difficulty level and be in accordance to the prevailing weather conditions. Additionally, it should be realized that one's technical and physical preparedness play a crucial role in ensuring a safe hiking experience.
I strongly recommend hiking with a companion when venturing into the mountains. Always inform a friend or family member of your itinerary and estimated time of return. Ensure that your phone has a sufficient battery charge, and carry an adequate supply of water, food, and appropriate shelter for the season and the chosen route.
Please commit to leaving the natural environment as pristine as you found it, or even better. This way, we can all continue to enjoy the beauty of these trails, leaving behind only the traces of our footsteps.
Provenendo da Ospitale, il percorso inizia poco prima di arrivare alla Capanna Tassoni. Possiamo facilmente parcheggiare lungo la strada da questa parte.
La prima parte del percorso porta al passo di Croce Arcana. Ho provato a prendere la strada più breve e più facile, quindi non seguiamo esattamente un singolo sentiero CAI, ma percorriamo anche un breve tratto su Via Capanna Tassoni. Si parte in una zona boschiva che a circa 2 chilometri dalla partenza si trasforma in un paesaggio aperto dominato dalla brughiera a mirtilli.
Con vaccinieto, o brughiera a mirtilli, si intende un habitat caratterizzato da suoli acidi e poveri di sali e di humus, diffuso principalmente sulle Alpi (Alpi Cozie, Alta Valtellina) e sull'Appennino tosco-emiliano, che rappresenta il limite meridionale di diffusione di questo ambiente. La flora è solitamente costituita da vegetazione arbustiva aperta, a crescita bassa, costituita prevalentemente da mirtillo blu, mirtillo nero, moretta comune ed erica baccifera. Vi si possono anche trovare in misura minore mirtillo rosso, licopodi, muschi e licheni. Raramente può essere presente anche il rododendro delle Alpi (Rhododendron ferrugineum). Si trova ad un'altitudine che può variare con la posizione geografica, comunque tipicamente al di sopra del limite dei boschi, tra i 1700 e i 2000 metri. Questo ambiente, che nei primi anni del XX secolo era quasi scomparso in Italia a causa dello sfruttamento dei terreni ad uso pascolo, sta conoscendo, in questi ultimi anni, una ripresa dovuta essenzialmente al progressivo abbandono dei pascoli (fonte: Wikipedia - 16/9/21).
Nel periodo dell'anno in cui si faceva questa passeggiata (14/9/21), i mirtilli erano maturi e le piante erano già in gran parte colorate di rosso vivo. Uno spettacolo unico da ammirare, fenomeno che era anche lo scopo di questa passeggiata.
In fondo al testo c'è un link a un video in cui è ampiamente documentata la raccolta dei mirtilli.
Raggiungiamo il crinale al Passo di Croce Arcana, dove un tempo esisteva un importante passaggio attraverso l'Appennino. Ad esempio, qui passa un percorso storico come la Via Romea Nonantolana.
Da Croce Arcana seguiremo approssimativamente il crinale. Abbiamo sempre delle belle viste, specialmente alla nostra destra.
Davanti a noi, nella prima parte del passaggio sul crinale, vediamo l'imponente vetta del Monte Spigolino. Il nostro percorso non passa sopra la cima di questa montagna, seguiamo invece un sentiero che si mantiene a quota più bassa, rimanendo in mezzo alla brughiera. Proseguiamo così fino ad arrivare al Lago Scaffaiolo, altra meta molto visitata dell'alto Appennino. Infatti, sia Croce Arcana che il Lago Scaffaiolo sono mete piuttosto ambite dagli escursionisti, quindi in alta stagione su questo tratto possiamo incontrare parecchia gente.
Nelle immediate vicinanze del lago Scaffaiolo troviamo Rifugio Duca degli Abruzzi.
Per informazione: Rifugio: 0534.53390 / Antonio Tabanelli: 347.7129414 / Lucia Ceron: 338.4884782 / Mirco Mori: 327.5705234 / e-mail: rifugiolagoscaffaiolo@gmail.com (aggiornato il 16/09/2021).
Il Lago Scaffaiolo è un lago molto anomalo. Non è un lago alpino: è un invaso naturale derivato dai fenomeni climatici alimentato dalle acque piovane e dallo scioglimento della neve e pare anche da una falda che si trova proprio sotto il Monte Cupolino. Il fatto di non essere un lago di tipo glaciale lo rende un lago molto particolare. Al momento di questa passeggiata l'acqua era insolitamente bassa.
Il sito CORNOALLESCALE.NET in una descrizione del Lago Scaffaiolo:
Un minuscolo specchio d’acqua limpidissima e perenne placidamente adagiato lungo il crinale che separa il Tirreno dalla pianura Padana. E’ il lago Scaffaiolo, fra le cui tante particolarità, con i suoi 1785 metri di quota, c’è anche quella di essere il bacino naturale più alto dell’intera catena appenninica. Un luogo dai tramonti mozzafiato dove si ode solo il silenzio del vento e il fruscio dell’acqua.
Una serie di caratteristiche davvero uniche che, accompagnate dall’assoluta mancanza di pesci e di piante, hanno fatto nascere attorno a questo luogo un alone di mistero e di leggenda. Si racconta, infatti, che il fondo del lago sia comunicante direttamente con l’inferno e che le anime dei dannati usino risalire fin sopra le sue acque per cercare sollievo nei rari momenti in cui è concesso loro un po’ di tregua dalle pene eterne. Per questo motivo, se una mano benedetta ha l’ardire di gettare una pietra nel lago, proprio in quel punto dove il fondo del piccolo invaso si apre sull’inferno, improvvisamente si scatenano terribili bufere capaci di sradicare querce centenarie, di sollevare onde spaventose e di lanciare sassi a grande distanza.
Che, in realtà, sia una zona soggetta a repentini cambiamenti di tempo la sanno bene i tantissimi escursionisti che frequentano il crinale in ogni stagione, soprattutto d’inverno, quando il lago è battuto da improvvise bufere le quali, a volte, si scatenano con una violenza davvero inaudita.
Il nome del lago sembra derivi da “caffa”, termine con cui gli antichi montanari indicavano un avvallamento o una conca. Viene alimentato dalle acque piovane e dallo scioglimento delle nevi che confluiscono nel lago e si conservano tutto l’anno anche per effetto delle temperature rigide e delle frequenti nebbie che limitano l’evaporazione.
Assolutamente privo di pesci anche a causa delle dimensioni davvero modeste, 200 m di lunghezza e 80 m di larghezza Nelle immediate vicinanze del lago sorge anche il Rifugio Duca degli Abruzzi, il più antico rifugio dell’Appennino tosco – emiliano, inaugurato più di 130 anni fa; esattamente il 30 giugno 1878. (Fine citato sito cornoallescale.net).
Superato il lago, che si trova nel punto più alto di questa camminata, lasciamo il percorso sul crinale e scendiamo attraverso una specie di valletta dove ad un certo momento seguiamo un bel ruscello. Questo è uno dei miei passaggi preferiti, perché qui ti senti completamente tutt'uno con la natura. C'è solo il mormorio dell'acqua e in realtà non ci sono altri suoni. Stranamente, sembra che non passano altri escursionisti. Da questa parte abbiamo anche bei pendii di montagna con brughiera intorno a noi, anch'essi splendidamente rossi ai tempi di questa passeggiata. Ma in questo tratto c'erano cespugli verdi in mezzo (ginepro nano) che enfatizzavano ulteriormente l'effetto visivo del colore.
Attraversato il ruscello, iniziamo un'ultima salita verso il Cinghio Sermidiano. Quando ci avviciniamo a questa cima, l'ambiente inizia a trasformarsi sempre più in una foresta. Poco prima di raggiungere questa vetta percorriamo un piccolo tratto un po' esposto. Ma il sentiero è abbastanza ampio e il terreno è solido, quindi non è problematico passare.
Da qui entriamo davvero nel bosco e poco dopo arriviamo al Passo del Lupo. Dopo il passo scendiamo per un po' abbastanza ripidamente. Poi il ritorno è per lo più su strade sterrate abbastanza facili. In quest'ultima parte attraversiamo una zona con molti ruscelli. Ciò che colpisce è anche che la foresta si erge su una superficie sottile sopra le rocce. È evidente che le radici crescono molto poco profonde nel terreno: sono visibili sopra il suolo.
Qualche dettaglio in più:
Il percorso è ideato in senso antiorario.
Tempo impiegato: totale = 8 ore di cui in movimento = 4 ore 25 minuti
Presenza di tavoli picnic: 1,7 km dall'inizio
Presenza di acqua potabile: 1,7 km dall'inizio. C'era anche una fonte dopo 9,7 km ma non c'era alcuna indicazione che l'acqua fosse potabile (direi che lo era)
In condizioni asciutte il percorso sarà abbastanza facile dal punto di vista tecnico. Ci sono alcune brevi discese ripide nel percorso che saranno un po' scivolose in condizioni di bagnato (Dopo il Passo del Lupo).
Presenza di segnavia bianco-rosso:
CAI 415: km 0,2 > 0,5
CAI 413: km 0,7 > 2,9
Alta Via dei Parchi: km 2,9 > 6,0
CAI 401: km 6,0 > 9,3
CAI 411: km 9,3 > 10,3
CAI 445: km 10,3 > fine
Hai fatto il percorso e ti è piaciuto: lascia un feedback. Se hai solo guardato la descrizione e le foto e le hai trovato informative: lascia un applauso. Se hai avuto problemi: fai un commento e spiega la soluzione che hai trovato.
Ricorda che ci vuole molto meno tempo per scrivere un commento o una recensione che per creare e pubblicare un percorso! Ma solo cosi la informazione rimane aggiornata.
Disclaimer.
I have personally performed and than downloaded the route described, along with the track and waypoints, based on my personal experience. However, it is important to note that these should be considered as general guides and not precise instructions. Trails may not always accurately represent the exact itinerary due to factors such as weak satellite reception during GPS recording, especially in areas with ravines, deep gorges, dense forests, and similar conditions. Furthermore, the situation of the hiking trails may change over time, meaning that the descriptions given no longer correspond to the current situation.
It is the sole responsibility of the individual undertaking these trails to take appropriate safety measures, which should be tailored to the specific difficulty level and be in accordance to the prevailing weather conditions. Additionally, it should be realized that one's technical and physical preparedness play a crucial role in ensuring a safe hiking experience.
I strongly recommend hiking with a companion when venturing into the mountains. Always inform a friend or family member of your itinerary and estimated time of return. Ensure that your phone has a sufficient battery charge, and carry an adequate supply of water, food, and appropriate shelter for the season and the chosen route.
Please commit to leaving the natural environment as pristine as you found it, or even better. This way, we can all continue to enjoy the beauty of these trails, leaving behind only the traces of our footsteps.
Waypoints
Intersection
6,007 ft
Lago Scaffaiolo / il percorso continua verso la sinistra - rifugio Duca Degli Abruzzi a destra
Nelle immediate vicinanze del lago Scaffaiolo troviamo Rifugio Duca degli Abruzzi. Per informazione: Rifugio: 0534.53390 / Antonio Tabanelli: 347.7129414 / Lucia Ceron: 338.4884782 / Mirco Mori: 327.5705234 / e-mail: rifugiolagoscaffaiolo@gmail.com (aggiornato il 16/09/2021).
Intersection
5,509 ft
Tenere destra - in seguito breve tratto leggermente esposto ma facile da superare
Mountain pass
5,371 ft
Passo del Lupo / Tenere sinistra
Fountain
4,948 ft
Fonte
Comments (6)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Grazie per la traccia e la descrizione dettagliata e precisa!
Ciao MoniaM, grazie per la recensione e la verifica.
È molto bello sentire che ti è piaciuto il percorso e la descrizione 👍👍
Ti auguro tante altre belle passeggiate!
Percorso favoloso con il bel tempo e il terreno asciutto, indicazioni perfette… panorama stellare! qualche passaggio un po’ ripido sulla via del ritorno che non farei con neve / ghiaccio, comunque raccomandatissimo!
Ciao Ciro, grazie per il commento! È molto bello sentire che ti è piaciuto il percorso!
Direi che in questo momento, con la brughiera a mirtillo colorata di rosso è ancora più bello del solito (ero in zona anch'io qualche giorno fa)
Ti auguro tante altre belle passeggiate.
Bellissimo percorso che ho fatto ieri. Giornata un po’ coperta e molto ventosa ma percorribile e godibile anche a novembre… ovviamente si perde sul rosso dei mirtilli ma sostituito dall’oro dell’erba di brughiera. Molto bello anche passare dai boschi alle creste, percorso molto vario. Complimenti!
Ciao lbdiomedea, grazie per il tuo commento positivo. È bello risentirti ancora una volta.
Ti auguro tante altre belle passeggiate!