Campo Felice. Anello Serra Lunga - Monte Rotondo - Monte Cisterna - Colle del Nibbio
near Rocca di Cambio, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Splendida giornata a far da contorno ad un'escursione semplice e veloce. I 10° gradi mattutini, la bruma e il vento sostenuto sono stati ottimi accompagnatori durante il cammino, condizioni atmosferiche che si sono succedute l'una con l'atra sino a piegarsi al dominio incontrastato del sole estivo.
L'escursione nata come semplice passeggiata panoramica e allenante si è rivelata come sempre più ricca di quello che ci si aspettava.
Partendo dal piccolo spazio adiacente la galleria di Serralunga (per chi volesse vi è un centinaio di metri più in là un più ampio spiazzo come tutti ben sanno, ma attenzione ad attraversare la strada con scarsa visibilità) si prende la carrareccia che sale sino al Colle di Forcamiccia per poi poco oltre i cartelli indicativi piegare a destra e salire sulla cresta di Serralunga. Superato un breve tratto boscoso si arriva ad un passaggio attrezzato con un cavo d'acciaio, non vi è grande esposizione ma solo una pendenza e una cengietta che può complicare il passaggio dei meno esperti.
La cresta di Serralunga è ampia e senza pendenza di rilievo, da qui l'unica cosa che si deve fare è godersi il panorama qual'ora il tempo lo permettesse. Si ha la possibilità di vedere di tutto, dal Monte Corvo al Camicia, la Majella con il becco di Monte Amaro, tutta la piana delle Rocche che termina sul massiccio del Sirente, la piana di Avezzano incastonata tra la Serra di Celano e la Magnola...e naturalmente tutte le vette di Campo Felice che lasciano un ampio spazio dal quale appare in lontananza il brullo Terminillo.
La cresta termina sugli impianti sciistici della Brecciara. Dietro l'impianto di risalita parte il sentiero che conduce alla Madonna delle Nevi, saltando il monumento ci siamo diretti alla più panoramica croce che si trova sul versante dell'Altopiano delle Rocche. Camminando accanto alle strutture paravalanghe si arriva ad un piccolo traverso su roccia franosa che costituisce il passo più "rischioso" dell'escursione.
Lasciato il precipizio con la croce si sale fino a riprendere la carrareccia per la manutenzione dei paravalanghe e di seguito alla postazione degli impianti di risalita. Uno scomodo sentieierello accanto ai vecchi piloni conduce direttamente a ciò che rimane del rifugio di Monte Rotondo. Il vento quì sempre forte per via delle correnti ascensionali che si caricano di energia sugli altipiani circostanti rende sempre veloce la permanenza su questa cima e molto spesso rende necessaria la pausa all'interno del rudere, il vento oltre a piegare le strutture in metallo e corrodere il cemento del rifugio, permette ai nobili grifoni di planare come aerei da caccia in cerca dei loro obiettivi.
Ora si scende sulla strada di servizio per gli impianti stando ben attenti a non ruzzolare sul brecciolino, tornati in piano non resta che proseguire sulla carrareccia che con un poco impegnativo saliscendi attraversa tutte le piste degli impianti e le due cime sulle quali si poggiano, Monte Cisterna e Colle del Nibbio.
Decidiamo di scendere dall'ultima pista che ad occhio sembra la meno ripida ma non per questo la meno seccante, il brecciolino rende prudente ogni passo mentre una ricca distesa di lamponi lo fermano del tutto.
Giunti agli chalet sul fondo valle si chiude una piacevole escursione che si è rivelata fresca e gradevole oltre che riccamente panoramica.
L'escursione nata come semplice passeggiata panoramica e allenante si è rivelata come sempre più ricca di quello che ci si aspettava.
Partendo dal piccolo spazio adiacente la galleria di Serralunga (per chi volesse vi è un centinaio di metri più in là un più ampio spiazzo come tutti ben sanno, ma attenzione ad attraversare la strada con scarsa visibilità) si prende la carrareccia che sale sino al Colle di Forcamiccia per poi poco oltre i cartelli indicativi piegare a destra e salire sulla cresta di Serralunga. Superato un breve tratto boscoso si arriva ad un passaggio attrezzato con un cavo d'acciaio, non vi è grande esposizione ma solo una pendenza e una cengietta che può complicare il passaggio dei meno esperti.
La cresta di Serralunga è ampia e senza pendenza di rilievo, da qui l'unica cosa che si deve fare è godersi il panorama qual'ora il tempo lo permettesse. Si ha la possibilità di vedere di tutto, dal Monte Corvo al Camicia, la Majella con il becco di Monte Amaro, tutta la piana delle Rocche che termina sul massiccio del Sirente, la piana di Avezzano incastonata tra la Serra di Celano e la Magnola...e naturalmente tutte le vette di Campo Felice che lasciano un ampio spazio dal quale appare in lontananza il brullo Terminillo.
La cresta termina sugli impianti sciistici della Brecciara. Dietro l'impianto di risalita parte il sentiero che conduce alla Madonna delle Nevi, saltando il monumento ci siamo diretti alla più panoramica croce che si trova sul versante dell'Altopiano delle Rocche. Camminando accanto alle strutture paravalanghe si arriva ad un piccolo traverso su roccia franosa che costituisce il passo più "rischioso" dell'escursione.
Lasciato il precipizio con la croce si sale fino a riprendere la carrareccia per la manutenzione dei paravalanghe e di seguito alla postazione degli impianti di risalita. Uno scomodo sentieierello accanto ai vecchi piloni conduce direttamente a ciò che rimane del rifugio di Monte Rotondo. Il vento quì sempre forte per via delle correnti ascensionali che si caricano di energia sugli altipiani circostanti rende sempre veloce la permanenza su questa cima e molto spesso rende necessaria la pausa all'interno del rudere, il vento oltre a piegare le strutture in metallo e corrodere il cemento del rifugio, permette ai nobili grifoni di planare come aerei da caccia in cerca dei loro obiettivi.
Ora si scende sulla strada di servizio per gli impianti stando ben attenti a non ruzzolare sul brecciolino, tornati in piano non resta che proseguire sulla carrareccia che con un poco impegnativo saliscendi attraversa tutte le piste degli impianti e le due cime sulle quali si poggiano, Monte Cisterna e Colle del Nibbio.
Decidiamo di scendere dall'ultima pista che ad occhio sembra la meno ripida ma non per questo la meno seccante, il brecciolino rende prudente ogni passo mentre una ricca distesa di lamponi lo fermano del tutto.
Giunti agli chalet sul fondo valle si chiude una piacevole escursione che si è rivelata fresca e gradevole oltre che riccamente panoramica.
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Comments (5)
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Ho fatto questo percorso con mio marito e la mia cagnolina il 23 luglio 2023.
La salita è da subito molto ripida ed impegnativa con un breve tratto in cui ci si aiuta con le mani e con un cavo di acciaio attaccato alla roccia.
Fatta la prima cima c'è un passaggio in cresta in piano davvero molto ventoso abbastanza fastidioso ma poi arrivati agli impianti si riprende a salire in modo deciso ed impegnativo fino ad arrivare a Monto Rotondo, vetta over 2000 metà di oggi.
Si riprende a camminare fino alla vetta successiva praticamente senza più salire
Per scendere noi abbiamo evitato il brecciolino della pista e siamo andati giù per un riposo sentiero con comodo manto erboso.
C'è da bere nei rifugi a metá percorso e a fondo valle.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Fatto ieri. Tranquilla escursione con panorami su tutto l appennino centrale.
Grazie per la traccia.
Grazie mille per la recensione!
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Ho fatto questa traccia il 12/4/24 . Grazie per la traccia super dettagliata🙏
Grazie mille per la recensione!