Campitello Matese (1.450m)-Valle Fondacone con vista sui Campanarielli (1.700 m)
near Campitello, Molise (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso non particolarmente impegnativo, però bisogna essere un minimo attrezzati e allenati. Lo ripeto sempre, anche se di solito chi fa trekking certe cose già le sa. Il dislivello che risulta, ovvero 609 m, ovviamente non è esatto, ma quello esatto è circa 350 m. Non so perché ma stamattina il GPS in certi punti è saltato facendo aumentare appunto il dislivello come si può vedere dal grafico dell'altitudine. Si parte da Campitello Matese (1.450 m) e si sale lungo il sentiero CAI 150, passando prima per la pista lavarelle, poi ci si immette prima nella faggeta, e poi sotto un piccolo circo glaciale in località San Nicola. In questo circo glaciale si passa sotto 'La Grotta delle Ciaole', in questo percorso l'ho raggiunta sulla via del ritorno, non do se il gioco vale la candela, perché non è un granché, è un'insenatura di qualche metro dentro la montagna. È anche pericoloso perché potrebbero cadere dei massi o pietre dalla parete rocciosa, e anche il punto finale per salire oltre che ad essere ripido, è anche scomodo poi a scendere. Bisogna fare attenzione. Passata la grotta, si continua in piccoli saliscendi tra faggeta e zona aperta, per arrivare velocemente nella totalità della zona aperta. Qui si comincia a salire in un tratto ripido, anche se è breve, una pietraia che è abbastanza scomoda, però si fa agevolmente. Il sentiero non è molto segnato però è abbastanza abbattuto, e tracciato con ogni tanto qualche segno del CAI. Finito il tratto in salita della pietraia, si raggiunge lo 'Stazzo del pastore' (1.716 m) qui si lascia il sentiero che porta alla vetta del 'Monte Miletto' il 150b, e si continua sulla destra nel CAI 150 SI. Il sentiero si prende di fianco al rifugio in pietra del pastore o di quello che ne rimane. Si scendere in una pietraia, dove bisogna stare attenti a mettere i piedi, perché si può cadere a causa del terreno molto sconnesso, e bisogna anche stare attenti perché non è segnato. Si intravede qualche segno sulle rocce molto sbiadito, però la traccia per terra è abbastanza visibile anche se non in tutti i punti soprattutto quelli erbosi. Insomma ci vuole anche un occhio abbastanza esperto. Continuando lungo il sentiero prima di arrivare a 'Serra soda' (1.552 m) ho deviato un attimo lungo il sentiero perché ero in compagnia di un mio amico che soffriva di vertigini, e nonostante il sentiero fosse comunque in sicurezza, purtroppo il suo soffrire di vertigini non gli ha permesso di continuare e quindi ho deviato in alto a sinistra. Comunque in questo brevissimo tratto di pochi metri si fa tranquillamente, bisogna proprio soffrire di vertigini in maniera davvero alta per non avere la forza di continuare. Proseguendo invece lungo il sentiero ufficiale, è facilmente individuabile, comunque ho registrato lo stesso percorso, seguendo tutto sentiero sul mio profilo. Poco più avanti mi sono comunque ricongiunto sul sentiero principale, e continuando, poco prima di Serra Soda (1.552 m), in teoria c'è il bivio, che realtà non è proprio un bivio, perché non si lascia un sentiero per un'altro, ma si lascia il sentiero CAI 150 SI, per una deviazione non battuta, quindi non è assolutamente segnato e tracciato. Sulle cartine di 'Open street map', è visibile anche con questa applicazione, se vedete, c'è questo sentiero tracciato, però in realtà solo sulla mappa, ma sul terreno bisogna orientarsi da soli tramite cartina di Wikiloc. Preso questo tracciato, si arriva comunque abbastanza facilmente all'imbocco dell'inizio dei 'Circhi glaciali' e si notano subito i 'Campanarielli' (1.700 m) due guglie di roccia a forma di campane, in uno spettacolo bellissimo. Qui bisogna prestare davvero molta attenzione, a se stessi, e anche se al seguito si hanno cani, bambini o persone magari poco agili, perché c'è il rischio di cadere e le altezze sono notevoli. Qui si costeggia il sentiero facilmente intuibile sopra il cosiddetto 'Lo Scaricaturo' o comunemente detto 'Fondacone'. Io mi sono fermato ad un certo punto, perché in questa uscita volevo solo cercare di fare delle foto panoramiche agli alberi autunnali di vari colori, solo che in questo caso era ancora presto, ma in un altro percorso ho registrato la traccia che continua fino a a tutti i 'Circhi glaciali' e sale fino a 'Monte Tamburo' (1.982 m) 'Vetta del 'M.Miletto' (2.050 m) per poi riscendere a Campitello Matese. Come dicevo quindi mi sono fermato, prima di un punto abbastanza ripido e anche forse il più pericoloso se si decidesse di continuare, perché bisogna anche non soffrire di vertigini e si passa in un tratto molto ripido stretto con altezze non indifferenti. Al ritorno praticamente si fa lo stesso percorso, quindi se siamo in difficoltà basta seguire la traccia inversa sul telefono. Sulla via del ritorno allo 'Stazzo del pastore', mi sono allungato sul belvedere che da sul 'Circo glaciale' San Nicola, in cui siamo passati all'andata ai suoi piedi e ci passeremo anche al ritorno, e da qui si vede bene anche l'ingresso della 'Grotta delle Ciaole'. Con questo percorso si raggiunge secondo me il punto più bello di tutto il Matese ne vale davvero la pena.
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