Campitello Matese (1.450m)-Serra tre finestre (1.694 m)-Colle bellavista (1.730m)

Percorso molto bello e neanche particolarmente impegnativo e difficile, ovviamente continuo a dire che anche se la distanza non è esorbitante un minimo di allenamento ci vuole e anche l'equipaggiamento consono come scarpe da trekking e abbigliamento comodo perché comunque è sempre un sentiero di montagna. Il dislivello non è eccessivo e a parte il tratto iniziale dove c'è una salita costante ma non impossibile, il resto del percorso è abbastanza tranquillo, soprattutto a fine faggeta e raggiunto brevemente Serrra le tre finestre, dopo si può decidere anche di tornare indietro senza raggiungere Colle Bellavista. Nel tratto iniziale i segni CAI, cosa unica più unica che rara sul Matese sono abbastanza visibili e fatti discretamente, ma nel tratto che va da Serra le tre finestre fino alla selletta per scendere sul Monte Acerone sono praticamente inesistenti, poi ovviamente sono assenti nel tratto fuori sentiero descritto di seguito. Bisogna portarsi l'acqua perché non ci sono sorgenti o fontane lungo il percorso. Sulla via del ritorno poco dopo la selletta che scende al Monte Acerone, ho deviato di alcuni metri perché da lontano ho visto un qualcosa morto, alla fine ho visto che era un piccolo puledro.

Si parte dalla strada asfaltata che sale vicino alla piana di Campitello Matese, io ho parcheggiato vicino al punto pic-nic di cemento con la tettoia, per poi prendere la stradina asfaltata e salire raggiungendo alcune abitazioni alcune abbandonate e altre usate in periodo turistico, pochissimo dopo queste ultime si sale con il Sentiero CAI 112BT che sale sulla sinistra, c'è un omino di pietre e un paio di segni CAI e si prosegue in faggeta con un pendenza costante e alcuni zig zag passando alcune piazzole per carbonaie. Continuando a salire dopo un po' di saliscendi si entra in zona aperta in una radura con un canalone dove si può già vedere Serra Le tre finestre con la non grandissima croce della vetta. Qui bisogna tenere la sinistra e salire, i segni CAI si fanno un po' meno adocchiabili ma comunque è zona aperta e si raggiunge abbastanza tranquillamente la piccola cima. Raggiunta la cima, nonostante non sia un'altezza esorbitante lo spettacolo è molto bello. Si può vedere tutta la parte est del Molise e anche il mare se è pulitissima l'aria, verso nord il massiccio del Monte Miletto, verso ovest La Gallinola, verso sud Monte Mutria e altre vette dell'Appennino. In questa giornata particolarmente serena, anche se dalle foto non rende l'idea, si vedeva verso nord tutta la Majella… tutta la catena delle Mainarde, con Monte Meta etcc, e in lontananza il Gran Sasso con il Corno Grande. Come dicevo per riscendere si può fare il percorso inverso, oppure come ho fatto io poco dopo la vetta ad essere scesi di qualche metro, continuare sempre sul sentiero CAI 112BT e ad un certo punto sul valico per raggiungere il Monte Acerone si fa un fuori sentiero lungo il crinaletto, dove già da lontano si può vedere la croce che spicca sul Colle Bellavista. Si raggiunge abbastanza velocemente e anche da qui c'è un bellissimo panorama, volendo per tornare indietro si può fare anche un dritto per dritto e scendere sulla strada asfaltata provinciale sottostante ma ovviamente consiglio di tornare indietro per lo stesso percorso perché è molto più appagante. Come sempre ho segnato tutti i punti importanti nei waypoint.