Campitello Matese (1.450m)-Capo d'acqua-Passo Colle monaco (1.650m)-Monte Miletto(2.050 m)-Grotta delle Ciaole (1.600m)

Percorso diverso da quelli che di solito ho registrato per andare sul Monte Miletto da Campitello Matese, facendo un giro in senso orario, forse anche meno ripido per salire rispetto al tipico giro in senso antiorario. Bisogna essere comunque allenati abbastanza perché dislivello non è tantissimo e percorso non particolarmente lungo, però come dico sempre io, non guardate i miei tempi perché io se sono solo vado sempre abbastanza costante, mi fermo sempre soltanto a fare delle foto e osservare col binocolo. Ovviamente bisogna essere equipaggiati con un abbigliamento comodo, scarpe da trekking, impermeabile perché i temporali in montagna sono frequenti, e portare l'acqua perché non ci sono fonti per riempire le borracce. Se fa caldo portare anche creme solari perché la maggior parte del percorso, è vero che si dà più o meno il sole alle spalle, però comunque non ci sono alberi. In questo percorso nonostante fosse quasi Giugno c'erano delle chiazze di neve da attraversare dopo aver raggiunto la vetta del Miletto nel versante Nord Est però era comunque neve marcia quindi non c'era il rischio di scivolare o al massimo si deviava qualche metro il sentiero tranquillamente, e si attraversava. Come tutti i sentieri del Matese non sono segnati granché, anzi praticamente quasi zero, questo però più del solito, all'inizio no ma a un certo punto qualche segno sporadico lo si intravede, soprattutto dal Monte Miletto a scendere. Comunque le intersezioni principali nel caso, le ho messe tutte nel waypoint.

Si parte da Campitello Matese con il Sentiero Italia CAI150, e dopo aver attraversato la bella Piana di Campitello si giunge rapidamente a capodacqua e se non è piena estate c'è un bel rigagnolo d'acqua appunto che sgorga dalla sorgente. Da qui si prende il Sentiero CAI 100DM-101 e si comincia a salire attraversando un breve tratto alberato per poi aprirsi di nuovo con la vista sulla Gallinola,Colle la crocetta e Colle Monaco. Da qui nella zona aperta s'intravede anche il Monte Miletto sulla destra in alto, e in questa parte il sentiero sono praticamente tracce di animali, bisogna fare attenzione perché spesso vanno in diverse direzioni. Ad un certo punto si deve attaversare un piccolo filo spinato che divide la provincia di Isernia da quella di Campobasso, e se arriva velocemente al Passo Colle del Monaco dove si vede al di sotto campo dell'Arco. Qui c'è l'intersezione sulla destra con il Sentiero CAI 13D e continuando a salire si comincia a vedere un panorama bellissimo, l'unica cosa che in questa registrazione c'è stata una perturbazione il giorno precedente c'era un po' di nuvolosità bassa quindi dalle foto non rende l'idea. Continuando a salire facendo attenzione al sentiero perché non è tanto segnato, anzi quasi zero, si arriva all'intersezione nei pressi di forca di cane. Qui alle nostre spalle, ma questo anche durante la salita, se ci si gira si vede il Lago del Matese in basso e si comincia a vedere in lontananza anche il Vesuvio, Monti Picentini, Massiccio del Taburno, Partenio, Golfo di Napoli, Ischia, Capri etc. Qui nei pressi di Forca di cane ci si ricongiunge con il Sentiero CAI 100DM e continuando a salire sulla destra si raggiunge il Monte Miletto. Qui in giornate con aria pulita la visuale bellissima perché si può vedere la Maiella, o se è molto sereno senza umidità anche il Gran Sasso. Verso sud-ovest invece come dicevo prima tutto il golfo di Napoli con Ischia, Capri Il Vesuvio, il massiccio del Taburno,la catena del Partenio, i Picentini etc. Invece sotto i nostri piedi c'è il lago del Matese, in lontananza anche il lago di gallo Matese, e proprio sotto i nostri piedi Campitello Matese da dove siamo partiti. Per Montemiletto si ritorna indietro per un circa 200 metri e si prende il Sentiero Italia CAI 150 b, in direzione della casetta dei vigili del fuoco ben visibile. Da qui si comincia a scendere in un sentiero abbastanza battuto quindi ben visibile e poi da quello che ho visto qualche segno CAI è stato fatto. Si continua a scendere seguendo la linea dei tralicci fino a raggiungere dopo una bella pietraia, in cui bisogna fare attenzione alle caviglie, lo stazzo del pastore, da qui continuando sempre a scendere arrivando in faggeta, si passa sotto un circo glaciale chiamato Dan Nicola, dove è presente anche la Grotta delle Ciaole. In questa registrazione non ci sono andato perché vi sono andato tante volte, ma non è niente di che, anzi è pericoloso per via delle rocce che potrebbero cadere dall'alto. Da qui in faggeta si continua a scendere e se arriva facilmente al punto di partenza di Campitello Matese chiudendo l'anello.