Campigna: Casa S. Francesco - S. Agostino - Bivacco Ballatoio - Pian dei Termini - Villaneta

Perdurando la chiusura del sentiero 241 per fare un giro in Campigna ho dovuto riscrivere il giro, cercando però di partire da un punto che fosse corretto per me, in modo cioè da avere tutte le salite all'inizio e il finale rigorosamente in discesa.
Ho quindi individuato con Google Street View la strada che porta alle case S. Francesco che risultava accettabile per l'auto (normale berlina). Vedendo le diverse auto alla messa a S. Agostino mi sono però fatto l'idea che anche la strada che , molto prima della mia, scende dalla SP4 verso S. Agostino sia accettabile. S. Agostino risulterebbe in questo caso perfetto: punto più basso dell'anello, si. va in su e poi si torna giù. Inoltre i parcheggi sono ampi e pianeggianti.
In ogni modo si parte seguendo il sentiero 249 (Balzette - Castagnoli - Villaneta) fino appunto alla Chiesa S. Agostino.
Da qui si comincia a salire, sul 275 verso Ballatoio.Si resta sempre nel bosco, anche se le essenze cambiano spesso.
Giunti al Bivacco Ballatoio, ormai il più è fatto. Siamo già infatti oltre i 900m di altitudine e ci resta un'ultima bella salita sul sentiero che segue il Fosso della Ruota.
Si arriva così alla forestale che da Campigna va a Cullacce e che è molto ben curata. Ci sono diversi cartelli illustrativi e numerose etichette di identificazione alberi.Fra tutti mi incuriosisce la presenza del tasso che non avevo mai notato a queste altezze.
Il percorso sulla forestale è bello e comodo. Diverse cascatelle lo rallegrano e gli alberi la fanno da padrone. Dopo 4 km si arriva a Campigna, il tempo di ritrovare le tracce del Granducato e poi si scende, di nuovo su bel sentiero in mezzo ai boschi e, seguendo sempre il 249, si torna all'auto.
Percorso non difficile in cui la salita è tutta all'inizio (sono in fondo 400m di dislivello), molto battuto e spesso ben segnalato. Qualche incertezza ai bivi viene risolta col gpx. Bisogna però aver precaricato le mappe altrimenti la connessione non c'è.
La vera star sono i boschi rigogliosi e un po' fatati