CAMMINO DI SANTIAGO FRANCESE 9ª TAPPA Najera - Granon

Tappa di media difficoltà più facile rispetto al giorno precedente.
Il cielo nuvoloso e la minaccia continua di pioggia hanno evitato che finissimo nella morsa del caldo nel tratto di tappa percorso, tra la fine della mattina ed il primo pomeriggio.
Data la lunghezza della tappa siamo partiti alle ore 06.00.
Dopo 6 chilometri circa si incontra il primo paese Azofra, dove si incontrano un paio di bar in cui fare colazione.
Rispetto al giorno prima si incontrano con regolarità paesi e punti di ristoro, e non ci sono particolari problemi legati all’approvvigionamento idrico.
Fa eccezione il solo tratto tra Azofra e Ciruena che distano tra loro poco più di 9 chilometri.
Si cammina su ampia strada carraia, gli unici problemi sono dovuti al molto fango nel tratto di cammino dopo la discesa da Azofra.
Si cammina con difficoltà su terreno argilloso, tra ampie pozzanghere e molto fango e occorre prestare attenzione a non scivolare.
Dopo un chilometro abbondante si torna su sterrato.
Le salite sono dolci, così come le discese , attorno a noi si srotolano vigneti e campi di farro con alcuni incolti in cui fanno mostra di se la malva, la camomilla e la crepis vescicaria.
Il percorso prosegue tra orizzonti infiniti e terra rossa fino a San Domingo della Calzada traducibile in italiano con San Domenico della carreggiata.
Il nome deriva dalle attività di Domenico Garcia, oggi santo spagnolo della chiesa cattolica.
Attorno al 1100 d.c. scelse di condurre una vita da eremita in questo luogo, prendendosi cura dei pellegrini in transito e del percorso, riparando il sentiero e costruendo un ponte sul fiume Oja.
Nel tempo attorno all’eremita si creó una piccola comunità che realizzo una chiesa ed un ospedale per pellegrini.
Il re di Castiglia Alfonso VI fornì alla comunità protezione militare, essendo funzionale al suo piano di colonizzazione di queste terre sottratte al Regno di Navarra con cui era costantemente in guerra.
Alla morte di Domenico Garcia alla città fu dato il suo nome e la chiesa elevata a cattedrale.
Vi è poi una leggenda legata al luogo connessa con la mitologia religiosa messa in campo nel XV secolo dai propagandisti di Compostela.
A causa della riforma luterana il numero di pellegrini tedeschi precipitó, dato che veniva considerata una pratica eretica il culto dei santi che nella chiesa cattolica era diventato esattamente diffuso.
Il crollo dei pellegrini tedeschi generó la prima crisi del cammino unitamente ad altri motivi quali guerre pestilenze e problemi di sicurezza sul percorso.
Per questa ragione esistono storie e leggende d’epoca con al centro pellegrini tedeschi.
La più celebre parla di una famiglia composta da tra persone, padre, madre e figlio.
Il ragazzo di nome Hugonell ricevette una proposta amorosa da parte della figlia di un locandiere.
La proposta venne respinta e la ragazza nascose nel bagaglio del giovane una coppa d’argento denunciando il furto alle autorità.
I gendarmi raggiunsero la famiglia, ritrovarono la vettovaglia e condussero il giovane davanti a un giudice che lo condannó all’impiccagione.
Il ragazzo venne impiccato ed i genitori straziati dal dolore completarono il pellegrinaggio a Compostela chiedendo a San Giacomo di fare giustizia per il figlio.
Di ritorno a Santo Domingo, e diretti in Germania, vollero rendere omaggio al figlio nel luogo in cui venne impiccato.
Con somma gioia e sorpresa trovarono il ragazzo ancora in vita.
Corsero dal governatore per chiedergli che fosse tirato giù dalla forca ed il governatore, che stava pranzando, derise i due dicendo che il ragazzo era vivo tanto quanto il pollame di cui si sarebbe cibato e che era cotto in tavola.
Dal tegame un gallo e una gallina presero nuovamente le loro sembianze e svolazzarono per la casa lasciando senza cibo ed esterrefatto il governatore.
Per questo motivo si dice “Santo Domingo de la Calzada, donde cantò la gallina después de asada!” (Traducibile con “San Domenico della Calzada, dove cantò la gallina dopo essere stata arrostita”).
Ancora oggi in ricordo di tale evento dentro la cattedrale ci sono un gallo è una gallina in un piccolo recinto, e la tradizione vuole che se si esprime un desiderio e il gallo canta allora il desiderio si realizzerà.
Da San Domingo della Calzada si prosegue seguendo i segnali, sono 6 chilometri facili, con salite piacevoli, che portano al bel paese di Granon dove alloggiamo nella struttura a donativo della Chiesa di San Giovanni Battista.
Una struttura trecentesca magnifica, che offre pernottamento a terra su materassini e cena e colazione comunitarie oltre ad un momento di riflessione collettivo (per chi vuole) dopo cena.