CAMMINO DI SANTIAGO FRANCESE 7ª TAPPA Torres del Río - Logroño
near Torres del Río, Navarra (España)
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Itinerary description
Settima tappa di difficoltà media.
La distanza è breve ma, nel tratto iniziale, si incontrano diversi saliscendi con strappi brevi ma ripidi.
L’idea di aver allungato la tappa del giorno precedente si rivela corretta, perché affrontare il tratto iniziale con il fresco del mattino, ed avere davanti a se solo 20 chilometri complessivi, riduce di molto le fatiche della giornata e trova, nell’arco delle due giornate (quella di ieri e quella odierna) un buon punto di equilibrio.
Senza contare che si arriva a Logrono non troppo stanchi ed avendo a disposizione tempo sufficiente per la visita alla città e per assaggiare i grandi vini rossi della Rioja.
Partiamo alle 07.00 per poter fare colazione, dato che il chiosco che si incontra dopo il piccolo santuario di Nuestra Senora del Poyo apre dopo le 08.00
Se si parte per le 06.00 (come eravamo intenzionati a fare) si supera il chiosco ben prima che apra e affrontare la prima metà di cammino a digiuno è sconsigliato.
Sarebbe stato meglio anticipare la partenza per non dover affrontare gli ultimi chilometri verso Logrono con il caldo di mezzogiorno, ma decidiamo di dare la precedenza alla colazione presso l’albergue, che si rivela cara e di qualità scadente.
Partiti da Torres del Rio iniziamo il tratto più complicato con l’ultimo fresco del mattino, su strada sterrata e ampia, contornata di rosmarino selvatico.
Nei campi il farro e l’orzo stanno maturando mentre il grano è stato mietuto da qualche giorno.
Le salite sono brusche e ripide seppur brevi, le discese non particolarmente impegnative.
Si arriva al piccolo santuario di Nuestra Senora del Poyo poco dopo il quale si incontra un piccolo chiosco immerso nel verde, con tavolini e sedie che offre caffè, panini e bibite.
Decidiamo di non fermarci visti i prezzi poco economici e di proseguire dritti verso Viana.
Da Torres del Rio a Viana non ci sono fonti d’acqua motivo per cui, al cimitero di Torres del Rio, c’è l’ultima fonte di acqua disponibile prima di Viana.
Viana si mostra con largo anticipo ma occorre camminare abbastanza per raggiungerla.
In città ci sono fonti e bar per ristorarsi.
Attraversata Viana si cammina in falsopiano in leggera discesa verso Logrono.
A 4 chilometri dalla città si supera il confine regionale tra Navarra e La Rioja anche se i vigneti ad alberello di uva tempranillo si incontrano già da due giorni.
Scendendo verso Logrono, quando manca circa un chilometro e mezzo, sulla propria destra, si incontra la casa di Donna Felicia, una delle belle persone che si incontrano lungo il cammino.
Donna Felicia distribuiva gratuitamente ai pellegrini fichi, acqua e amore ed è venuta a mancare all’età di 91 anni nel 2002.
La figlia e la nipote hanno raccolto l’eredità.
Offrono frutta a donativo e il timbro con scritto in castigliano fichi, acqua e amore.
Scegliamo di dormire all’Albergue Santiago El Real.
Si tratta di una struttura parrocchiale a donativo.
Don Jose Inacio Diaz, per anni parroco di Granon, è una sorta di istituzione lungo il cammino.
La struttura, pulita e ben organizzata offre una cena comunitaria in condivisione, un momento di riflessione dopo la cena e un bello spirito giacobeo.
La distanza è breve ma, nel tratto iniziale, si incontrano diversi saliscendi con strappi brevi ma ripidi.
L’idea di aver allungato la tappa del giorno precedente si rivela corretta, perché affrontare il tratto iniziale con il fresco del mattino, ed avere davanti a se solo 20 chilometri complessivi, riduce di molto le fatiche della giornata e trova, nell’arco delle due giornate (quella di ieri e quella odierna) un buon punto di equilibrio.
Senza contare che si arriva a Logrono non troppo stanchi ed avendo a disposizione tempo sufficiente per la visita alla città e per assaggiare i grandi vini rossi della Rioja.
Partiamo alle 07.00 per poter fare colazione, dato che il chiosco che si incontra dopo il piccolo santuario di Nuestra Senora del Poyo apre dopo le 08.00
Se si parte per le 06.00 (come eravamo intenzionati a fare) si supera il chiosco ben prima che apra e affrontare la prima metà di cammino a digiuno è sconsigliato.
Sarebbe stato meglio anticipare la partenza per non dover affrontare gli ultimi chilometri verso Logrono con il caldo di mezzogiorno, ma decidiamo di dare la precedenza alla colazione presso l’albergue, che si rivela cara e di qualità scadente.
Partiti da Torres del Rio iniziamo il tratto più complicato con l’ultimo fresco del mattino, su strada sterrata e ampia, contornata di rosmarino selvatico.
Nei campi il farro e l’orzo stanno maturando mentre il grano è stato mietuto da qualche giorno.
Le salite sono brusche e ripide seppur brevi, le discese non particolarmente impegnative.
Si arriva al piccolo santuario di Nuestra Senora del Poyo poco dopo il quale si incontra un piccolo chiosco immerso nel verde, con tavolini e sedie che offre caffè, panini e bibite.
Decidiamo di non fermarci visti i prezzi poco economici e di proseguire dritti verso Viana.
Da Torres del Rio a Viana non ci sono fonti d’acqua motivo per cui, al cimitero di Torres del Rio, c’è l’ultima fonte di acqua disponibile prima di Viana.
Viana si mostra con largo anticipo ma occorre camminare abbastanza per raggiungerla.
In città ci sono fonti e bar per ristorarsi.
Attraversata Viana si cammina in falsopiano in leggera discesa verso Logrono.
A 4 chilometri dalla città si supera il confine regionale tra Navarra e La Rioja anche se i vigneti ad alberello di uva tempranillo si incontrano già da due giorni.
Scendendo verso Logrono, quando manca circa un chilometro e mezzo, sulla propria destra, si incontra la casa di Donna Felicia, una delle belle persone che si incontrano lungo il cammino.
Donna Felicia distribuiva gratuitamente ai pellegrini fichi, acqua e amore ed è venuta a mancare all’età di 91 anni nel 2002.
La figlia e la nipote hanno raccolto l’eredità.
Offrono frutta a donativo e il timbro con scritto in castigliano fichi, acqua e amore.
Scegliamo di dormire all’Albergue Santiago El Real.
Si tratta di una struttura parrocchiale a donativo.
Don Jose Inacio Diaz, per anni parroco di Granon, è una sorta di istituzione lungo il cammino.
La struttura, pulita e ben organizzata offre una cena comunitaria in condivisione, un momento di riflessione dopo la cena e un bello spirito giacobeo.
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