CAMMINO DEI PROTOMARTIRI FRANCESCANI Giorno 5: San Gemini-Terni
near San Gemini, Umbria (Italia)
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Itinerary description
Ci siamo, ultimo giorno di questo splendido cammino che ci ha già regalato tante emozioni. Possiamo chiedere ancora di più?
Sì, perchè nel nostro percorso oggi troviamo altri luoghi affascinanti; abbiamo da poco lasciato San Gemini che già una prima meraviglia ci appare davanti agli occhi: l'area archeologica Carsulae. Esplorare i resti di questa città romana è stato davvero emozionante, si respira la storia tra queste rovine.
Ma la strada è tanta e bisogna riprendere presto il cammino per salire fino alla Romita di Cesi. Qui sembra di entrare in un luogo perso nel tempo: la vita di comunità che la contraddistingue è molto interessante. Veniamo accolti a braccia aperte e siamo molto grati dell'ospitalità che ci viene offerta: mente e corpo si possono così rigenerare e noi siamo così pronti a riprendere il cammino.
Per tanto scendiamo verso Cesi percorrendo uno splendido sentiero nel bosco; questo piccolo borgo è una perla incastonata nel colle, lo attraversiamo apprezzandone ogni scorcio.
La strada è ancora lunga, ma piacevole: siamo circondati da uliveti che donano fascino alla via. Il cammino procede tranquillo e sentiamo la meta avvicinarsi, ma prima c'è ancora una tappa degna di nota: la chiesa di Santa Maria dell'Oro a Terni: ci ritroviamo tutti incantati con il naso all'insù a fissare la bellezza del suo soffitto.
Ora manca davvero poco: una discesa sul sentiero dei frati, il ponte sulla ferrovia a Terni e finalmente gli ultimi passi ci portano alla metà finale: il santuario dei Protomarti Francescani (chiesa di Sant'Antonio Abate). Davanti all'altare dei Protomartiri siamo commossi: è fatta, l'abbiamo percorso tutto e se non ci crediamo a ricordarcelo abbiamo anche ricevuto un testimonium che lo conferma.
Sì, perchè nel nostro percorso oggi troviamo altri luoghi affascinanti; abbiamo da poco lasciato San Gemini che già una prima meraviglia ci appare davanti agli occhi: l'area archeologica Carsulae. Esplorare i resti di questa città romana è stato davvero emozionante, si respira la storia tra queste rovine.
Ma la strada è tanta e bisogna riprendere presto il cammino per salire fino alla Romita di Cesi. Qui sembra di entrare in un luogo perso nel tempo: la vita di comunità che la contraddistingue è molto interessante. Veniamo accolti a braccia aperte e siamo molto grati dell'ospitalità che ci viene offerta: mente e corpo si possono così rigenerare e noi siamo così pronti a riprendere il cammino.
Per tanto scendiamo verso Cesi percorrendo uno splendido sentiero nel bosco; questo piccolo borgo è una perla incastonata nel colle, lo attraversiamo apprezzandone ogni scorcio.
La strada è ancora lunga, ma piacevole: siamo circondati da uliveti che donano fascino alla via. Il cammino procede tranquillo e sentiamo la meta avvicinarsi, ma prima c'è ancora una tappa degna di nota: la chiesa di Santa Maria dell'Oro a Terni: ci ritroviamo tutti incantati con il naso all'insù a fissare la bellezza del suo soffitto.
Ora manca davvero poco: una discesa sul sentiero dei frati, il ponte sulla ferrovia a Terni e finalmente gli ultimi passi ci portano alla metà finale: il santuario dei Protomarti Francescani (chiesa di Sant'Antonio Abate). Davanti all'altare dei Protomartiri siamo commossi: è fatta, l'abbiamo percorso tutto e se non ci crediamo a ricordarcelo abbiamo anche ricevuto un testimonium che lo conferma.
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