Calalzo-sent. Fienili Colòn-sent.261-Rif. Chiggiato-sent. 261-Val Vedessana-Calalzo 14.03.2022
near Calalzo di Cadore, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Alla ricerca di un accesso alternativo al Rif. Chiggiato.
Dalla stazione di Calalzo, si sale la scalinata di fronte alla stazione e in breve si giunge alla Via Nazionale (semaforo). Attraversatala, si continua per strada asfaltata per un breve tratto, poi a sinistra per ripida scalinata e sentiero che accorcia il percorso per la strada soprastante.
Velocemente si rasenta il Comune: volendo, il percorso più breve è quello di seguire Via S. Giovanni Caravaggio. In alternativa, si può passare accanto alla chiesa di San Biagio, lasciando a destra il sentiero per Rizzios (cabina elettrica, pannello informativo).
Ora sulla strada per la Val d'Oten, la si segue lungamente (dopo 1 km circa: fontana), trascurando sulla destra la deviazione per Rizzios.
Poco oltre la Chiesa della Beata Vergine del Caravaggio si oltrepassa il torrente, ignorando sulla destra la strada per la Val Vedessana (per la quale si scenderà al ritorno).
Un paio di tornanti e si lascia la strada di fondovalle per una una buona pista, sulla destra, che termina presso un ponticello di metallo sul torrente (nei pressi: tabià).
Si segue un sentiero, ben tracciato, che si inoltra nell'abetaia parallelamente al torrente; passato un piccolo fienile, il tragitto compie un tornante sulla sinistra: alberi schiantati impediscono di proseguire, così si sale lungo la massima pendenza fino a un solco (sembra una mulattiera) che si oltrepassa e piegando, appena possibile, decisamente a sinistra.
Un'altra buona traccia sale moderatamente e, superato uno schianto, si immette in una evidente mulattiera: bolli rossi, è la via che sale da Praciadelàn.
La salita continua e ben presto si lascia a sinistra una traccia, rasentando subito dopo un rudere (segnato sulla mappa IGM). Il sentiero si restringe un po', ma resta evidente e i bolli sono utili per orientarsi. L'andamento è riportato bene sulla mappa IGM con linea nera continua.
Superata una zona con risorgiva, con qualche svolta il sentiero giunge al pianoro del Fienili Colòn (diversi tabià e grandiosa veduta sull'Antelao).
Ora si segue una pista forestale, quasi pianeggiante, fino a una casa in muratura con affresco sulla facciata: su un albero si nota l'indicazione per il Rif. Chiggiato.
Si lascia dunque la pista per prendere un ripido sentiero ben tracciato che rimonta il pendio e si innesta sul sent. 261 (altra tabella: per Praciadelàn).
Il sentiero CAI è di fatto una mulattiera, larga. Verso i 1600 m si trova la cappella che ricorda la visita di Papa Giovanni Paolo II e poco oltre si lascia a destra la traccia per Casera d'Aieròn. Con percorso lungo e un po' monotono si esce su una bella radura (deviazione per Casera d'Aieròn) con tabià; al sommo del prato il sentiero compie qualche svolta per rimontare il lariceto, sbucando infine su un ameno pianoro erboso che ospita la Capanna Frescura e, poco più in basso, il Rif. Chiggiato.
Alcune panche e un tavolo favoriscono una sosta per ammirare il vasto e interessante panorama.
Discesa.
Si segue a ritroso il sent. 261, in verità molto lungo, fino al parcheggio della Val Vedessana 1150 m. Vaia ha danneggiato pesantemente il fondovalle.
Ad ogni modo la strada permette di scendere fino alla Val d'Oten senza problemi; da qui a Calalzo, lungo il percorso dell'andata.
Dalla stazione di Calalzo, si sale la scalinata di fronte alla stazione e in breve si giunge alla Via Nazionale (semaforo). Attraversatala, si continua per strada asfaltata per un breve tratto, poi a sinistra per ripida scalinata e sentiero che accorcia il percorso per la strada soprastante.
Velocemente si rasenta il Comune: volendo, il percorso più breve è quello di seguire Via S. Giovanni Caravaggio. In alternativa, si può passare accanto alla chiesa di San Biagio, lasciando a destra il sentiero per Rizzios (cabina elettrica, pannello informativo).
Ora sulla strada per la Val d'Oten, la si segue lungamente (dopo 1 km circa: fontana), trascurando sulla destra la deviazione per Rizzios.
Poco oltre la Chiesa della Beata Vergine del Caravaggio si oltrepassa il torrente, ignorando sulla destra la strada per la Val Vedessana (per la quale si scenderà al ritorno).
Un paio di tornanti e si lascia la strada di fondovalle per una una buona pista, sulla destra, che termina presso un ponticello di metallo sul torrente (nei pressi: tabià).
Si segue un sentiero, ben tracciato, che si inoltra nell'abetaia parallelamente al torrente; passato un piccolo fienile, il tragitto compie un tornante sulla sinistra: alberi schiantati impediscono di proseguire, così si sale lungo la massima pendenza fino a un solco (sembra una mulattiera) che si oltrepassa e piegando, appena possibile, decisamente a sinistra.
Un'altra buona traccia sale moderatamente e, superato uno schianto, si immette in una evidente mulattiera: bolli rossi, è la via che sale da Praciadelàn.
La salita continua e ben presto si lascia a sinistra una traccia, rasentando subito dopo un rudere (segnato sulla mappa IGM). Il sentiero si restringe un po', ma resta evidente e i bolli sono utili per orientarsi. L'andamento è riportato bene sulla mappa IGM con linea nera continua.
Superata una zona con risorgiva, con qualche svolta il sentiero giunge al pianoro del Fienili Colòn (diversi tabià e grandiosa veduta sull'Antelao).
Ora si segue una pista forestale, quasi pianeggiante, fino a una casa in muratura con affresco sulla facciata: su un albero si nota l'indicazione per il Rif. Chiggiato.
Si lascia dunque la pista per prendere un ripido sentiero ben tracciato che rimonta il pendio e si innesta sul sent. 261 (altra tabella: per Praciadelàn).
Il sentiero CAI è di fatto una mulattiera, larga. Verso i 1600 m si trova la cappella che ricorda la visita di Papa Giovanni Paolo II e poco oltre si lascia a destra la traccia per Casera d'Aieròn. Con percorso lungo e un po' monotono si esce su una bella radura (deviazione per Casera d'Aieròn) con tabià; al sommo del prato il sentiero compie qualche svolta per rimontare il lariceto, sbucando infine su un ameno pianoro erboso che ospita la Capanna Frescura e, poco più in basso, il Rif. Chiggiato.
Alcune panche e un tavolo favoriscono una sosta per ammirare il vasto e interessante panorama.
Discesa.
Si segue a ritroso il sent. 261, in verità molto lungo, fino al parcheggio della Val Vedessana 1150 m. Vaia ha danneggiato pesantemente il fondovalle.
Ad ogni modo la strada permette di scendere fino alla Val d'Oten senza problemi; da qui a Calalzo, lungo il percorso dell'andata.
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