Calalzo di Cadore-Rizzios-Fienili di Ronco inf e sup-Col Falmòn-sent. CAI-Tabià de Luana-Rizzios-Calalzo 01.03.2022
near Calalzo di Cadore, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Da Calalzo a Rizzios per la stradina dal ponte sulla Val d'Oten.
Da Rizzios (pressi lavatoio) per ripida scorciatoia (tabella per Grea) alla strada cementata. Prendendo direzione Grea, alla prima curva con 4 grossi faggi c'è verso monte una mulattiera (tracce cingolato per lavori forestali) ripida e ben tracciata.
Essa conduce dapprima a una fonte con panchina (Ega de Festinel), quindi attraversa in pari o con poca salita una zona interessata da schianti (nessun problema); con un'ultima erta salita e un paio di svolte, raggiunge il piede dell'alpeggio Fienili di Ronco inferiore (due costruzioni).
Il sentiero prosegue sempre ripido in destra idrografica, ben tracciato (tagli di tronchi caduti) e lascia a sinistra una traccia (quella per il crinale SW del Col Falmòn?); si tocca una piazzola (muro a secco) a 1260 m circa, dove si svolta decisamente a destra per seguire il fondo del poco marcato impluvio e incontrando un capanno nero (Val do Poz, 1300 m).
Sempre per l'impluvio, nell'abetina, ripide svolte consentono di raggiungere un pendio meno ripido, nel bosco di abeti. I recenti schianti costringono a qualche serpentina, ma senza grossi intoppi si raggiungono dei fienili di recente ristrutturazione e una pista che viene dalla strada principale degli alpeggi.
Una mulattiera, al sommo della radura, prosegue ben delineata nel bosco, in falsopiano; dopo un fienile diviene più incerta, con diversi alberi di traverso, e quando la vista di apre un po' si guadagna il crinale; breve discesetta ed ecco il Col Falmòn (crocifisso con bicchiere da birra attaccato): muraglione e resti di una fortificazione militare.
Il punto più alto è occupato da una casetta abbandonata.
Adesso si può seguire il crinale SW del monte, per tracce più o meno evidenti, fino a raggiungere un'evidente pista che verso destra, con percorso pressoché pianeggiante, conduce ai fienili e allo stradello con segnavia CAI (1540 m di quota).
Lo stradello termina al fienile più alto (1580 m), quindi diventa buon sentiero.
Non appena possibile si devia per raggiungere il vicino crinale che offre suggestivi scorci verso le Marmarole.
Discesa: a ritroso per il sentiero (stradello) segnato, passando accanto a numerosi e graziosi fienili ristrutturati.
A Pian del Capo 1340 m curva a destra: oltre il fienile a sinistra, c'è una traccia di sentiero che potrebbe condurre ai Fienili Ortighe e Pomartine, al di là della Val Beggia (da verificare, un giorno).
Un paio di tornanti (quello a destra mostra un altro sentiero da controllare: per Fienili Pomartine?) e una ripida discesa conducono a un quadrivio: la stradina di destra, ben tracciata, porta, dopo uno slargo con madonnina, alla strada cementata Grea-Rizzios e quindi ai 4 faggi, dove cioè inizia la mulattiera per i Fienili di Ronco Inferiore.
Da Rizzios (pressi lavatoio) per ripida scorciatoia (tabella per Grea) alla strada cementata. Prendendo direzione Grea, alla prima curva con 4 grossi faggi c'è verso monte una mulattiera (tracce cingolato per lavori forestali) ripida e ben tracciata.
Essa conduce dapprima a una fonte con panchina (Ega de Festinel), quindi attraversa in pari o con poca salita una zona interessata da schianti (nessun problema); con un'ultima erta salita e un paio di svolte, raggiunge il piede dell'alpeggio Fienili di Ronco inferiore (due costruzioni).
Il sentiero prosegue sempre ripido in destra idrografica, ben tracciato (tagli di tronchi caduti) e lascia a sinistra una traccia (quella per il crinale SW del Col Falmòn?); si tocca una piazzola (muro a secco) a 1260 m circa, dove si svolta decisamente a destra per seguire il fondo del poco marcato impluvio e incontrando un capanno nero (Val do Poz, 1300 m).
Sempre per l'impluvio, nell'abetina, ripide svolte consentono di raggiungere un pendio meno ripido, nel bosco di abeti. I recenti schianti costringono a qualche serpentina, ma senza grossi intoppi si raggiungono dei fienili di recente ristrutturazione e una pista che viene dalla strada principale degli alpeggi.
Una mulattiera, al sommo della radura, prosegue ben delineata nel bosco, in falsopiano; dopo un fienile diviene più incerta, con diversi alberi di traverso, e quando la vista di apre un po' si guadagna il crinale; breve discesetta ed ecco il Col Falmòn (crocifisso con bicchiere da birra attaccato): muraglione e resti di una fortificazione militare.
Il punto più alto è occupato da una casetta abbandonata.
Adesso si può seguire il crinale SW del monte, per tracce più o meno evidenti, fino a raggiungere un'evidente pista che verso destra, con percorso pressoché pianeggiante, conduce ai fienili e allo stradello con segnavia CAI (1540 m di quota).
Lo stradello termina al fienile più alto (1580 m), quindi diventa buon sentiero.
Non appena possibile si devia per raggiungere il vicino crinale che offre suggestivi scorci verso le Marmarole.
Discesa: a ritroso per il sentiero (stradello) segnato, passando accanto a numerosi e graziosi fienili ristrutturati.
A Pian del Capo 1340 m curva a destra: oltre il fienile a sinistra, c'è una traccia di sentiero che potrebbe condurre ai Fienili Ortighe e Pomartine, al di là della Val Beggia (da verificare, un giorno).
Un paio di tornanti (quello a destra mostra un altro sentiero da controllare: per Fienili Pomartine?) e una ripida discesa conducono a un quadrivio: la stradina di destra, ben tracciata, porta, dopo uno slargo con madonnina, alla strada cementata Grea-Rizzios e quindi ai 4 faggi, dove cioè inizia la mulattiera per i Fienili di Ronco Inferiore.
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Fattibile con le nevicate di questo mese?