Calalzo di Cadore - rifugio Chiggiato
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Trail stats
- Distance
- 11.53 mi
- Elevation gain
- 3,734 ft
- Technical difficulty
- Difficult
- Elevation loss
- 3,734 ft
- Max elevation
- 6,246 ft
- TrailRank
- 67
- Min elevation
- 2,614 ft
- Trail type
- Loop
- Time
- 6 hours 15 minutes
- Coordinates
- 3092
- Uploaded
- September 27, 2022
- Recorded
- August 2021
near Calalzo di Cadore, Veneto (Italia)
Viewed 585 times, downloaded 12 times
Trail photos
Itinerary description
Escursione impegnativa per la lunghezza e il dislivello, soprattutto nella prima parte di salita al rifugio.
Si parte dal centro di Calalzo di Cadore dove è facile trovare un posto dove parcheggiare. Si percorre via Caravaggio fino all’incrocio con via Leopardi dove c’è il sentiero che costeggia il torrente Molinà che prendiamo fino ad arrivare alla chiesa della Beata Vergine del Caravaggio.
Poco più avanti, oltrepassato il torrente Molinà, troviamo il bivio dove chiuderemo l’anello: all’andata si prende a sinistra risalendo il torrente Molinà. Si arriva facilmente prima in località Praciadelan (m. 1046), dove c’è il ristorante Alla Pineta, poi alla località La Diassa a sinistra della quale si apre la Val d’Oten. Proseguiamo a destra seguendo sempre il sentiero 260 e dove inizia una salita impegnativa che ci porterà al rifugio Chiggiato (m. 1911) e quindi a Pala del Bèco Pianezze (m. 1920).
Per scendere a Calalzo si prende il sentiero 261 più lungo ma con minore pendenza, quasi completamente sotto-bosco. Si incontrano nell’ordine: La Serra (m. 1600), Costa Piana (m. 1337) e La Stua (m. 1150) dove incrociamo il torrente Ru de la Vedessana che seguiremo nella discesa, attraversandolo più volte con vari ponti, fino a quando tale torrente si immette nel Molinà, chiudendo così l’anello.
Si prende via Caravaggio evitando via Leopardi per fare una strada diversa, fino a ritornare a Calalzo.
Consiglio di fare l’anello nel verso che ho indicato per non fare in discesa il sentiero 260 più impervio e a maggiore pendenza rispetto al 261, con tratti su pietra e su sentieri con molte radici di alberi insidiose.
Si parte dal centro di Calalzo di Cadore dove è facile trovare un posto dove parcheggiare. Si percorre via Caravaggio fino all’incrocio con via Leopardi dove c’è il sentiero che costeggia il torrente Molinà che prendiamo fino ad arrivare alla chiesa della Beata Vergine del Caravaggio.
Poco più avanti, oltrepassato il torrente Molinà, troviamo il bivio dove chiuderemo l’anello: all’andata si prende a sinistra risalendo il torrente Molinà. Si arriva facilmente prima in località Praciadelan (m. 1046), dove c’è il ristorante Alla Pineta, poi alla località La Diassa a sinistra della quale si apre la Val d’Oten. Proseguiamo a destra seguendo sempre il sentiero 260 e dove inizia una salita impegnativa che ci porterà al rifugio Chiggiato (m. 1911) e quindi a Pala del Bèco Pianezze (m. 1920).
Per scendere a Calalzo si prende il sentiero 261 più lungo ma con minore pendenza, quasi completamente sotto-bosco. Si incontrano nell’ordine: La Serra (m. 1600), Costa Piana (m. 1337) e La Stua (m. 1150) dove incrociamo il torrente Ru de la Vedessana che seguiremo nella discesa, attraversandolo più volte con vari ponti, fino a quando tale torrente si immette nel Molinà, chiudendo così l’anello.
Si prende via Caravaggio evitando via Leopardi per fare una strada diversa, fino a ritornare a Calalzo.
Consiglio di fare l’anello nel verso che ho indicato per non fare in discesa il sentiero 260 più impervio e a maggiore pendenza rispetto al 261, con tratti su pietra e su sentieri con molte radici di alberi insidiose.
Orario inizio: 08:02 19 ago 2021
Orario fine: 14:17 19 ago 2021
Distanza: 18659,8 m (06:15)
Tempo movimento: 04:52
Velocità media: 2,98 km/h
Velocità media mov.: 3,83 km/h
Max. Velocità: 7,3 km/h
Altitudine minima: 796 m
Altitudine massima: 1903 m
Velocità di salita: 402,3 m/h
Velocità di discesa: -372,1 m/h
Dislivello positivo: 1201 m
Dislivello negativo: -1202 m
Tempo di salita: 02:59
Tempo di discesa: 03:13
Waypoints
Waypoint
2,717 ft
Inizio
Comments (2)
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Fattibile da fare a marzo?
Ho qualche dubbio si possa fare a marzo. Considera che si deve arrivare m. 1900 di quota e la salita all'andata non è proprio agevole, figuriamoci se ci fosse anche il ghiaccio o il pericolo di valanghe! Secondo me la cosa migliore prima di salire è contattare i gestori del rifugio (trovi riferimenti al sito https://www.rifugiochiggiato.it/).
Nel sito alla data del 08/03/2024 sconsigliano di salire.